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ᴍɪɴ ʏᴏᴏɴɢɪ
ͶOIꙄꙄƎЯꟼƎᗡ|DEPRESSION
Depressione
/de·pres·sió·ne/
sostantivo femminile
In psichiatria, deviazione del tono dell'umore in senso malinconico per cui si ha avvilimento, difficoltà di pensiero e di concentrazione, rallentamento psicomotorio oppure agitazione, senza però che si giunga a una vera e propria forma patologica.
generic.
Grave riduzione dell'efficienza fisica e spirituale, abbattimento, avvilimento, prostrazione.
~
Era il 31 dicembre. Un altro anno era trascorso, ma che differenza faceva. Il prossimo sarebbe stato tale e quale a questo. Tutti i giorni indistinti. Scorrono muti sul calendario. Indistinguibili. Ogni giorno mi alzo, mi lavo, vado a scuola, torno a casa, mangio e vado a dormire. Sempre la stessa routine incapace di donarmi emozioni. Non ho amici. Se ne sono andati tutti. Non ho uno scopo. Non ho una passione. Ho perso entrambi i miei genitori. Non ho un motivo concreto per cui vivere. Mi sento senza speranza.
La cosa divertente è che nessuno, ma davvero nessuno, se n'è mai accorto. Nessuno si è mai reso conto del dolore che covo e che giorno dopo giorno aumenta, i brutti pensieri si espandono e l'unica emozione che riesco a provare è il dolore.
Ma gli sono grato. Quando provo dolore mi sento umano, quasi vivo. Ma la verità è che io sono morto dentro, ed è anche peggio dell'esserlo per davvero.
Ho smesso di vivere prima che il mio cuore smettesse di battere.
Il mio fisico funziona. La mia mente no. E lo odio. Odio sentirmi in questo modo. È così straziante. All'inizio pensavo fosse un periodo, che però non accennò di migliorare, anzi, peggiorò notevolmente.
Ormai vado male a scuola, potrei non passare l'anno. Anzi, non lo farò. Non ci sarà un anno nuovo per il sottoscritto.
Ci ho pensato a lungo, sapete, non è una decisione che si prende al momento. Si pianifica il momento ed il posto perfetto. Si riflettere... Molto.
La vita è ingiusta. Ho cercato con tutto me stesso di rifiorire dall'oceano che mi trascinava sempre più giù negli abissi. Ma sono così stanco e affaticato. Tutti i miei tentativi sono falliti.
Il freddo vento gelido di dicembre solletica le mie guance e mi fa rabbrividire. La mia leggera maglia bianca svolazza ed un senso di nausea mi pervade guardando giù.
Il mio respiro si fa pesante, ma non sento niente dentro di me. Guardo impassibile la strada a me sottostante e guardo l'orologio.
23:59
Manca un minuto. Un minuto soltanto al nuovo anno. Le mie mani iniziano a tremare ininterrottamente e comincio a sentire l'adrenalina e la paura che attraversa come una scossa elettrica il mio intero corpo.
Sento le persone che fanno il conto alla rovescia.
