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ᴊᴜɴɢ ʜᴏꜱᴇᴏᴋ

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ᴊᴜɴɢ ʜᴏꜱᴇᴏᴋ

AIͶMOꙄͶI|INSOMNIA

Insonnia

/in·sòn·nia/

sostantivo femminile

1.

Impossibilità, difficoltà o anormale brevità del sonno, sintomo fondamentale degli stati depressivi o ansiosi.

2

Veglia penosamente o febbrilmente protratta.

~

Ormai delle profonde e violacee occhiaie circondavano i mei occhi.
Sembravo un morto che cammina, e tutta l'energia era sparita completamente.

Non riuscivo più a prestare attenzione durante le lezioni, mi era difficile concentrarmi ed i miei voti iniziavano a calare.

Era già tanto se riuscivo a dormire più di tre ore a notte.
Ma ogni volta che posavo la testa sul cuscino i pensieri cominciavano a vorticare nella mia mente non dandomi pace.

Chiudevo gli occhi, cercavo di scacciarli come se fossero uno sciame di api, ma nulla.
Rimanevano fissi nella mia testa, non mi davano tregua.

Ogni sera ripensavo a tutto ciò che mi preoccupava e non riuscivo rilassarmi.
L'unico modo erano i sonniferi, ma gli avevo finiti.

Un'altra notte in bianco.

Mi alzai lentamente dal letto e mi diressi verso il salotto dove il mio cappotto era appeso.

Lo presi ed uscii di casa.
Saranno state le due di notte.
La calma e la tranquillità avvolgevano il mio quartiere e nessun suono si poteva udire.
Penso che non ci sia nulla di più bello.

Mi sedetti su una panca al lato di un parco. Ricordai i momenti in cui ci venivo insieme a mia madre che mi spingeva lentamente sull'altalena, ed io che le chiedevo di andare più forte.

Ripensai poi ai mesi più recenti della mia vita e a come le cose iniziarono a degenerare, a partire dalla morte della donna che mi crebbe per tutta la mia vita, mia madre, per poi continuare con i miei due migliori amici che si trasferirono e a finire con la mia imminente bocciatura.

Le mie ore di sonno iniziarono a calare e cominciai a stare sempre peggio.

La mia mente era piena di paranoie, ansie e tristezza.
Smisi di vivere davvero, cominciai a sopravvivere.

Ma forse... Forse bisognava avere solo di un po' di forza di volontà, e probabilmente chiedere aiuto a qualcuno avrebbe potuto fare la differenza.
Ma io, che ormai non avevo più nessuno a cui appoggiarmi cosa avrei potuto fare.
Avrei potuto aggrapparmi con le unghie ed i denti, ma non avrei mai potuto continuare fino all'infinito.
Come...

I miei pensieri furono interrotti da un rumore di passi che si avvicinavano a me.
Alzai il volto ed un ragazzo poco piu basso di me, mi sorrideva. Non riuscii a vederlo bene fino a quando non si spostò un po' verso destra finendo sotto la luce di un lampione.

"Ciao" mi salutò flebilmente "Anche tu non riesci a dormire?" mi chiese per poi prendere posto accanto a me. Annuii e sorrise.
Quando sorrideva i suoi occhi diventavano piccoli e sottili. Era adorabile.
"Possiamo farci compagnia se ti va... Non dobbiamo parlare per forza" mi disse visibilmente imbarazzato.
Avrei giurato che fosse arrossito leggermente.

"Certo. Sarebbe un' idea fantastica. Io sono Hoseok" dissi allungando una mano.
Lui la fissò per un secondo, ma poi la strinse.
Aveva le mani piccole.
"Io sono Jimin"



_______


Angolo autrice.
Ok, questo capitolo lo dedico a @InsideMin che ama la JiHope <3

SᴚƎᗡᴚOSIᗡ || DISORDERS◾Bₜₛ (✔)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora