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ᴊᴇᴏɴ ᴊᴜɴɢᴋᴏᴏᴋ
MЯAH ꟻ⅃ƎꙄ|SELF HARM
Autolesionismo
L'autolesionismo o auto-danno intenzionale è un atto che implica il procurare, consciamente o meno, danni rivolti alla propria persona, sia in senso fisico che in senso astratto.
Guardo il sangue colare lungo il mio polso. Ormai i tagli diventano sempre più profondi, perché ormai quelli più in superficie non mi donano sollievo, non più.
Le persone si chiedono sempre il perché, ma se non si prova non si capisce. Per farla semplice diciamo che è l'unica cosa che mi distrae. Ho provato con tutto. Ho cercato di concentrarmi nello studio, di disegnare, di prendere a pugni il cuscino... Ma nulla di questo ha funzionato.
Ma il dolore, questo si che funziona. Mi distrae così bene e mi dà altro a cui pensare.
Ma "da cosa ti devi distrarre?" vi chiederete. Sono anni, dieci lunghi anni, che convivo nel bullismo. Vorrei farmi degli amici, vivere come una persona normale, divertirmi ed andare in discoteca come qualsiasi altro adolescente, ma questo non mi è possibile.
Sono costretto in casa per la paura di uscire. A scuola faccio troppe assenze ed in me si radica pian piano la sociofobia.
Ho paura di chiunque, compresi i miei genitori. Oramai non ricordo com'era essere sereni e felici. Mio padre non c'è mai, e mia madre, beh, mi rinfaccia qualsiasi cosa, persino quella di essere nato. Non so cosa le sia successo. Prima era amorevole e gentile con me, ma da quando mio padre è sempre meno presente a casa, lei è sempre più irritabile. A volte mi alza anche le mani, e quando l'ho detto a papà non mi ha voluto credere. Dice che sono maldestro e cado spesso, e per non fare la figura dell'idiota incolpo mia madre. Ma mi crede scemo?! Ho quindici anni, non quattro, non sono cosi maldestro.
Ma la verità è che lui lo sa, ma fa finta di essere nella famiglia perfetta e da sempre ragione a mamma.
Non so davvero più cosa fare. Qualche volta vorrei che qualcuno si accorgesse che sto male, ma la verità è che a nessuno importa di me. Perché dovrebbe, comunque. Alla fine non sono nulla di speciale, sono un ragazzo al di sotto della media, qualcosa da buttar via, insomma.
Il peso dell'aria lo sento, giorno per giorno, sempre più pesante ed è come una tortura. Se questa deve essere la mia vita, io non la voglio.
Poi, comunque, domani compio sedici anni e non ho ancora concluso niente. Sarebbe davvero triste dire di aver vissuto sedici anni senza alcun successo.
Quindi credo che questa sera la lametta andrà un po' più a fondo, e magari taglierò in verticale.
Ma è solo un pensiero, forse un po ridicolo. Forse c'è ancora speranza per me.
