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ᴘᴀʀᴋ ᴊɪᴍɪɴ

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ᴘᴀʀᴋ ᴊɪᴍɪɴ

ꙄЯƎᗡЯOꙄIᗡ ᗡOOꟻ| FOOD DISORDERS

Disturbi alimentari.

I disturbi del comportamento alimentare (DCA) o disturbi dell'alimentazione sono patologie caratterizzate da una alterazione delle abitudini alimentari e da un'eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo.

~

Ogni mattina uscivo di casa con la consapevolezza che sarei potuto svenire da un momento all'altro. Lo sapevo, sapevo che era sbagliato, ma la malattia ormai faceva parte di me.
Non ricordo nemmeno perché iniziò, forse perché nessuno vedeva il dolore che covavo dentro me stesso, cosi decisi di mostrarlo. Volevo che gli altri sapessero che erano stati loro a farmi questo.
Iniziò tutto dimezzando le porzioni. Togliendo tutto ciò che potesse fare ingrassare, continuai eliminando del tutto il pane e la pasta.
Dio... È cosi tanto tempo che non mangio un gelato.
Ma ne vale la pena.
Finalmente riesco a toccarmi le ossa.

Ormai ho cosi tante scuse per far credere agli altri di aver mangiato. Potrei scriverci un libro.
Ma non riesco più a nasconderlo. Ormai è evidente. Delle occhiaie rosse mi circondano gli occhi, la mia pelle è pallida e adesso è ben visibile il mio calo di peso.
È un incubo dal quale non voglio uscire, ne ho il terrore.
Ogni volta che mangio qualcosa sento come se il grasso mi avvolgesse tutto ed inizio a piangere.
Perché deve essere così difficile?

La parte peggiore arriva quando ho talmente tanta fame che la mia mente non ha più il controllo sul mio corpo.
E nel giro di pochi minuti la credenza è svuotata e la mia pancia piena fino a scoppiare. E poi come ormai mi sono abituato a fare, mi inginocchio di fronte al gabinetto e rigurgito tutto.

È un circolo dal quale non riesco a vedere via d'uscita. Mi sto facendo morire di fame.

L'altro giorno mia mamma mi fece un panino e pretese che io lo mangiassi.
Mi sedetti a tavola e la mia mente da calcolatrice umana iniziò a lavorare.

Pane: duecento calorie
Prosciutto: duecento e venti calorie
Pomodoro: dieci calorie
Insalata: cinque calorie

Troppe. Troppe. Troppe. Troppe.

Rimasi a fissarlo con mia madre accanto.
Mi obbligò a mangiarlo.
Ad ogni morso percepivo il cibo nella bocca ed era così disgustoso.
Dovevo punirmi.

Poco dopo mia madre usci di casa ed io ero di nuovo inginocchiato a vomitare.
Ma non bastò. Per essere perfetto non bastava.

Presi le mie scarpe da ginnastica e uscii a correre.
Sentivo il vento che pungeva sulla mia pelle mentre correvo a tutta velocità.
Non so quanto passò esattamente, forse quasi un'ora.
Mi fermai, sfinito.
Le mani sulle ginocchia ed il sudore che colava.
Il respiro affannato e poi iniziò a girare tutto.
Non feci in tempo a sedermi che caddi a terra ma non volevo svenire. Non potevo.
Mi sedetti e appoggiai la schiena su un albero e alzai lo sguardo.
Potei vedere il cielo limpido e azzurro, ed i raggi di sole che penetravano tra le foglie dell'albero.

Dopo poco la situazione si stabilizzò e tornai a casa lentamente, e appena arrivato, preso dalla stanchezza, mi addormentai immediatamente.

La mattina dopo mi sentivo ancora più stanco, ma ci avevo fatto l'abitudine.
Come al solito mi andai subito a pesare e finalmente mi sentii felice.
Avevo perso un chilo. Un' altro chilo in meno verso la perfezione.

Non mi importava di aver troncato le amicizie e di non avere più rapporti ne con i miei genitori ne con nessun altro.
Ero magro. Stavo bene.

Ma questo non durò.
Qualche giorno dopo i miei professori avvertirono mia mamma che forse avevo perso troppo peso.
Mia madre mi portò subito in ospedale e quando un dottore mi pesò, dopo aver guardato il numero sulla bilancia, sbiancò.

"Jimin, sei alto un metro e settantacinque e pesi cinquantacinque chili. Ti rendi conto di quanto tu sia in sottopeso?"

Appena me lo disse, sorrisi.
Certo che lo sapevo... E lo adoravo.

So in che casini mi sono cacciato, ma sapete, non mi importa.
Me lo promisi dal primo giorno.

Non ingrasserò mai più e nessuno mai me lo impedirà.

SᴚƎᗡᴚOSIᗡ || DISORDERS◾Bₜₛ (✔)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora