Tornai in me, ed iniziai a scrivere sul mio diario.
“Oggi fai male,
Più di ieri. Più di quanto io pensassi.
Non credevo fosse possibile provare tanto dolore, guardando ciò che un tempo ti dava gioia. Allora sorrido malconcia: sei andata via, e non mi appartieni più. Ma son sicura, ci sono momenti che non passerai più, e che non passerò più. Ci saranno momenti in cui avrai bisogno di un abbraccio. Di quel calore diverso. Di quell’amore mancato che adesso mi lacera. Ed io forse, conserverò tutto questo dolore, per essere migliore, attendendo un tuo ritorno.”
Passavano i giorni ed i tentativi di cercarla erano sempre vani. La mattina del dodici settembre, andai da lei. Mi sedetti su una panchina, di fronte al bar dove lavorava. Mi vide e venne verso di me.
“Cosa ci fai qui?” mi chiese infastidita.
“Volevo.. io.. mi mancavi.” Balbettai.
“Senti basta eh?! Io mi sto facendo la mia vita ora, lasciami in pace.” Sputò cattiva. “E vedrai che vita. Sono felice ora!”
Come era possibile?.. “cosa..” provai a dire qualcosa.
Cercai di trattenere le lacrime e per un pò ci ero riuscita.
"Mi hai sempre detto che ero io la tua felicitá, cosa è cambiato?"
Mi guardava con aria strafottente e dopo qualche secondo esclamò:
"Mi sbagliavo, la mia felicitá l'ho trovata altrove. Ieri ho baciato un’altra, e mentre lo facevo sì che ero felice."
Quelle parole furono peggio di una pugnalata e i miei buoni propositi riguardo al non piangere e non sembrare ridicola, svanirono.
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Para siempre en mi.
RomanceNon riuscivo più a descrivere il mondo in cui vivevo con parole realistiche, o a spiegare fatti che avessero un senso per qualcun altro al di fuori di me.. così presi carta e penna, ed iniziai a scrivere ciò che c'era nella mia testa. Anche se in ma...