Ti rivedrò

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Era un caldo sabato estivo ed Eren era appena arrivato alla stazione ferroviaria con il treno e stava scendendo dal veicolo.

Mentre passava attraverso la porta scorrevole, al suo fianco passò una ragazza.

Era bellissima.

La corporatura magra, le gambe lunghe e dritte, la faccia ovale con la pelle chiara e liscia.

Degli grandi occhi grigi contornati da lunghe sopracciglia e delle labbra carnose, ma non troppo grandi.

La ragazza lo guardò e gli sorrise leggermente, ma poi lei entrò in treno ed Eren uscì.

Non appena il ragazzo uscì dal treno si girò e vide che dalla borsa della ragazza era caduta una sciarpa rossa.

La raccolse e l' altra lo guardò, poi gli fece cenno di tenerla.

Lui la prese in mano ed accarezzò la stoffa morbida.

Il treno ripartì e lui rimase lì, in piedi, consapevole di una sola cosa.

Eren Jaeger si era appena innamorato per la prima volta.

-Ti rivedrò. Fosse l' ultima cosa che faccio.- si promise mentalmente Eren e tornò a casa sua.

Gli anni passavano ed il ragazzo ogni sabato andava alla stazione, sperando con tutto se stesso di rivedere la ragazza della quale si era perdutamente innamorato.

Ma non la vide. Mai.

Ogni sabato pomeriggio tornava a casa demoralizzato, ma poi pensava che magari la incontrava la settimana dopo e tornava speranzoso, perchè lui sapeva che la speranza è l'ultima a morire e lui ci credeva.

Eren finì l' università, iniziò a lavorare e, infine, divenne un anziano signore.

Anche da vecchio andava alla stazione, sempre sperando di incontrare la ragazza.

Erano circa coetanei, quindi anche lei era ormai invecchiata, ma Eren era sicuro che fosse ancora bellissima, forse anche di più.

Un giorno Eren stava tornando dalla stazione quando, improvvisamente, una macchina lo investì, anche se lui stava camminando sulle strisce.

Eren cadde a terra dolorante, sbatté forte la testa e svenne.

Si risvegliò in ospedale, la testa fasciata e riuscì a sentire i dottori dire accanto a lui che non avrebbe sopravvissuto a lungo per colpa di vari sanguinamenti interni che non potevano venire operati.

Eren si guardò intorno nella camera e strabuzzò gli occhi quando vide la persona sdraiata nel letto vicino al suo.

C' era la, ormai anziana, ragazza della stazione.

Lei si accorse dello sguardo di Eren e gli sorrise come aveva fatto alla stazione anni prima.

L' altro sorrise a sua volta e chiuse gli occhi per sempre, quasi subito seguito dalla ragazza della stazione.

Nell' altro mondo vissero insieme per sempre.

Angolo autore
Spero che vi sia piaciuta questa one-shot e vi avviso che sto un po' perdendo le idee. Ovviamente non vi libererete così facilmente da me, perché se mi concentro trovo qualcosa su cui scrivere, ma, per favore, consigliatemi qualcosa.
Ciao!

Eremika One-ShotsWhere stories live. Discover now