Capitolo 3 <Amicizia>

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Sto andando a scuola con le cuffiette e la canzone 'My dream' nelle orecchie, e sto camminando a testa bassa come mio solito. Cammino sempre così perché non mi piace avere contatto visivo con le persone, è un mio vizio che forse non va d'accordo con la mia fortuna, visto che mi vado a sbattere contro una persona
-Che male... s-scusi sta bene?- la giornata inizia proprio bene.
-Si si sto benissimo,tu?- mi chiede una ragazza, che avrà la mia stessa età, un po impaurita.
-Anch'io sto bene tranquilla- la rassicuro sorridendo

Aspetta, ma io devo andare a scuolase non mi sbaglio.
-È tardissimo- gridiamo io e la ragazza all'unisono.
-Scusa devo andare- dico correndo verso la scuola.
-ARRIVEDERCI- grida lei in preda a sistemarsi i capelli e lo zaino

Cavolo devo sbrigarmi non posso fare tardi il primo giorno, be tra virgolette "primo giorno" lo è solo per me siccome mi sono appena trasferita. Arrivo giusto in tempo, entro il classe e subito dopo suona la campana. Tutti mi guardano confusi come se pensassero che io abbia sbagliato classe, ma io sono sicura di essere entrata in quella giusta.

Entra la prof in classe e tutti si siedono, io sono ancora in piedi imbambolata non so dove sedermi, ho paura di fare brutta figura o di essere rifiutata.
-Ragazzi,oggi abbiamo una nuova compagna,vieni alla cattedra e presentati- mi incita la prof, io eseguo e vado alla cattedra.
-P-piacere mi c-chiamo Anna Obrien e mi sono appena trasferita in questa città- ho provato a non balbettare ma il mio tentativo è stato inutile.
-Bene allora, Anna vai a sederti vicino a Rose-
Eseguo subito, ma il problema è che io non ho la più pallida idea di chi sia questa Rose.
-Anna vieni sono qui- mi chiama una ragazza che suppongo sia la Rose di cui mi ha parlato la prof. Vado a sedermi vicino alla ragazza che subito si presenta.
-Piacere io sono Rose- Afferma con voce pimpante, ha un viso familiare,
-Piacere,io sono Anna,ma tu sei la ragazza di stamattina- dico quasi urlando
-Ecco perché mi sembravi così familiare- conferma le mie parole.

Beh devo dire che è un colpo di scena, tipo quelli dei film
-Meh siccome praticamente ci "conosciamo" ti va di diventare amiche?- chiede mimando le virgolette per la parola conosciamo.

Non ci credo, forse aveva ragione mamma,in questa città sono affrettati nei rapporti. Io non riesco a realizzare la situazione, e rimango incantata a guardare la ragazza.
-Oooh,pronto?! Ci sei?-mi chiede facendomi risvegliare dai miei pensieri.
-Ah? Ah sisi mi piacerebbe molto diventare tua amica- accetto la richiesta con un gran sorriso in volto, ma non quei sorrisi falsi, uno vero di felicità.

~skip time~

La campana è suonata anche per l'ultima ora e tutti compresa me si stanno preparando.
-Anna posso sapere dove abiti?-mi chiede Rose.
-Mi piacerebbe dirtelo ma mi sono appena trasferita e non conosco le vie di questa città- mi giustifico io, e mi pare un motivo più che valido.
-Beh almeno sai la strada per ritornare a casa?- domanda sarcastico la ragazza
-Certo che lo so e ti ci posso pure portare, vuoi venire?- gli propongo.
-Certo che voglio,di sicuro non declino l'invito- accetta con un sorriso a trentadue denti.
-Beh allora andiamo- le faccio cenno di seguirmi.

Angolo autrici

Eccoci qua con un'altro capito, e sappiate che è stata un'impresa scriverne un'altro in così poco tempo dall'ultimo. Comunque proveremo a pubblicare almeno un capitolo a settimana, dalla vostra Aki è tutt'ora e arrivederci😊
Oddio la mia collega è migliorata con le virgole!
Ciao Volpini e micini!

La vita di una stupida [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora