Prologo

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Heaven only knows where you've been
But I don't really need to know
I know where you're gonna go

Se fino a qualche minuto prima Harry era sicuro che avrebbe ucciso Niall alla fine della serata, adesso non ne era più così certo.

Quel terremoto del suo migliore amico lo aveva praticamente costretto a partecipare a questo stupido evento di beneficenza. E lui odiava tutti questi eventi mondani falsamente mascherati a ritrovo di caritatevoli uomini e donne facoltosi, pronti a versare generosi assegni per mostrare chi più di altri si potesse permettere di farlo.

Eppure Simon Cowell, l'organizzatore della serata, aveva invitato a cantare il ragazzo più bello che avesse mai visto fino a quel momento.

On my heart where you're resting your head
And you just look so beautiful
Just like you were an angel

"Azzeccato" fu il primo pensiero. "Quale uomo ha una voce così dolce e sottile? È qualcosa di umanamente impossibile."

Can I stop the flow of time?
Can I swim in your divine?
'Cause I don't think I'd ever leave this place

"Come fai a sapere come mi sento mentre ti guardo? Perché stai cantando di me?"

- Ehi amico ti sei incantato? -. La voce di quel biondino indisponente lo riscosse dai suoi pensieri.
- Siamo qui da più di un'ora e ancora non hai detto una parola.. sei così tanto arrabbiato? In fondo la serata non è così male.

Niall continuava con il suo sproloquio, ma Harry a stento lo ascoltava.

Oh, turn the lights, turn the lights down low
Yeah, now I'm feeling you breathing slow
'Cause baby, we're just reckless kids
Trying to find an island in the flood
Oh, just turn the lights, turn the lights down low

Ma lui continuava a cantare e lo distraeva da qualsiasi altra cosa.

- Chi è? - chiese all'amico.
- Chi è chi? -. Niall era parecchio confuso dal comportamento strano dell'amico. Ma poi si rese conto di cosa avesse fatto astrarre così tanto Harry e ghignò.
- Non saprei amico, magari dopo potresti andarti a presentare. Credo sia il nuovo pupillo del tuo capo. 

Harry si girò verso il manager della più conosciuta casa discografica del momento. Simon Cowell parlottava con alcuni uomini tirati a lucido e indicava distrattamente il giovane sul palco.

"Viscidi pervertiti" fu il suo primo pensiero al vedere uno degli avvoltoi leccarsi le labbra nel guardare il cantante.

Ooh oh, under heavy skies in the rain
You're dancing in your bare feet
Just like we're in a movie
Grab my hand and we're chasing the train

- Non essere stupido Niall, perché mai dovrei andarmi a presentare? -. Harry cercò di evitare lo sguardo del suo migliore amico, che però non demorse.
- Forse perché lo stai mangiando con gli occhi tanto da consumarlo? -. Harry lo odiava, lo odiava davvero tanto.

I catch you looking back at me
Running through a cloud of steam
Can I stop the flow of time
Can I swim in your divine
Cos I don't think I'd ever
Leave this place, ooh oh

Proprio in quel momento il giovane dai capelli color miele si voltò mentre cantava, guardando verso i tavoli dove il giovane ed il suo amico si erano accomodati. E nonostante ci fossero molte altre persone, sembrava quasi che le parole fossero dedicate a lui. 

Turn the lights, turn the lights  down low
Yeah, now I'm feeling you breathing slow
Cause baby we're just reckless kids
Trying to find an island in the flood
Ooh oh, turn the lights, turn the lights down low 

Occhi grandi, azzurri. Mascella pronunciata ed evidenziata da una leggera traccia di barba. Il ciuffo sulla fronte era tirato indietro per scoprire i tratti mascolini del ragazzo. Piccolo di statura, ma con una presenza scenica imponente. L'abito nero ad evidenziare le curve e i muscoli di quel piccolo corpo.

"È un demone vestito da angelo. È venuto per trascinarmi nelle fiamme dell'inferno con lui, ne sono certo."

And I would give you everything baby
Can you feel this energy, take it
You can have the best of me baby
And I would give you anything
Can you feel this energy, take it
You can have the best of me baby Ooh oh

"Puoi avere qualsiasi parte di me." Non si rese nemmeno conto di aver smesso di respirare mentre osservava le vene sporgenti sul collo tendersi per l'acuto finale e gli occhi socchiudersi per rendere la nota più intensa.

Non riuscì ad ascoltare altro. Si sentiva come quando su un aereo sali troppo velocemente di quota e ti si chiudono le orecchie. Senti tutto un po' ovattato, percepisci le cose, i movimenti, in modo più rallentato.

Harry guardava Louis scendere dal palco proprio come avesse volato troppo in alto e troppo in fretta, ritrovandosi solo con il fiato corto e quella sensazione di galleggiare fra i non suoni.

Quasi non si accorse della gomitata del biondino irlandese fra le sue costole per avvisarlo che il giovane era già scappato via dal palco e che vi stava salendo un altro ragazzo, capelli spettinati, un sopracciglio rasato a metà e lo sguardo simpatico.

- Si stanno tutti alzando per ballare questo lento, muoviti, invitalo! -. Niall lo spinse verso il cantante, che si stava accomiatando giusto in quel momento dal produttore discografico.
- Pronti per questa ballata? La dedico a tutti voi che siete innamorati e ai nuovi amori che potrebbero sbocciare presto. Il mio nome è Charlie Puth e questa è “Thinking out loud”.

When your legs don't work like they used to before
And I can't sweep you off of your feet
Will your mouth still remember the taste of my love
Will your eyes still smile from your cheeks

Harry prese un grosso respiro e si avvicinò al piccolo uomo che tanto lo aveva stregato. Lo vide spalancare gli occhi e guardarlo con aria di sorpreso interesse.

Lo guardò negli occhi e gli prese delicatamente la mano, sfiorandola appena con le labbra.

- Potrei avere l'onore di strapparvi un ballo? - chiese. Il giovane gli fece un leggerissimo cenno con la testa ed Harry quasi sospirò di sollievo.

Lentamente lo condusse verso la pista da ballo per poi fermarsi l'uno davanti all'altro. Era un perdersi negli occhi dell'altro, un cercare continuo di indovinare le emozioni che turbinavano nei loro cuori.

L'uomo gli posò la mano sulla vita e lui gli sfiorò la sua spalla, portando il giovane a stringere delicatamente la presa.
Sembrava quasi volesse dire"Non puoi sfuggirmi adesso. Non scapperai da me".

So honey now
Take me into your loving arms
Kiss me under the light of a thousand stars
Place your head on my beating heart
I'm thinking out loud
Maybe we found love right where we are

Ma il liscio era attratto irresistibilmente dalla presenza dell'uomo, non avrebbe mai potuto sfuggire. Accecato dal calore quasi insopportabile della sua pelle, pregava di essere stretto più forte e trascinato in quel ballo. Sconvolto dal profumo che lo inebriava, si lasciò trasportare dalla sua presa sicura e dalla musica.

Il suo cuore era bloccato nel petto, non un fiato, non un respiro di troppo. Ammaliato dalla gentile figura che accompagnava e dall'aria arrendevole che quella creatura mostrava fra le sue braccia. Era sopraffatto e avrebbe voluto sorreggerla per un tempo infinito.

E ancora ballavano. Si spostavano velocemente per la sala, volando, ma rimanendo sempre il centro di gravità l'uno dell'altro.

E volteggiavano, si spostavano, il fiato corto. E ancora uno sguardo, un passo, un giro. E uno sguardo, un passo, un giro.

Non si perdevano mai, occhi negli occhi, intimidivano chiunque li stesse osservando, come se temessero di interrompere un momento così intimo e intenso.

Una storia d'amore durata il tempo di un ballo, quasi infinito e quasi fin troppo rapido.

Nothing Compares To You || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora