Nothing Compares To You || Larry Stylinson

Capitolo 6

Erano due settimane che lui e Louis si vedevano. Cercavano sempre di non essere troppo espliciti quando si trovavano in studio, eccezion fatta per quei baci che proprio non riuscivano ad evitare.
Ma, nel privato, il più piccolo aveva praticamente invaso casa del producer: c'erano due spazzolini nel bicchiere del lavandino considerando che la maggior parte delle volte il cantante si fermava a dormire lì piuttosto che tornare a casa sua; c'era una scatola di bustine da thé per la colazione del giovane; alcuni suoi vestiti nell'armadio per cambiarsi quando andavamo insieme in studio dopo aver dormito a casa di Harry.
E il riccio era terribilmente entusiasta di tutto questo. Non si era mai sentito così e aveva pensato che quando sarebbe capitato ne sarebbe stato terrorizzato.
Invece amava tutto quello. La presenza frizzante del giovane in quella casa triste migliorava tutto, sentiva anche il suo umore migliorato notevolmente.
Anche sua madre Anne glielo aveva fatto notare quando si erano sentiti.

Eppure quel giorno qualcosa stava per cambiare, qualcuno stava per mettere in crisi il loro appena trovato equilibrio.

Era una delle poche mattine in cui il producer si recava da solo in studio, poiché il cantante sentiva la mancanza del suo migliore amico ed era rimasto a dormire a casa con lui.
E forse fu per quello che il suo capo aveva deciso di avvicinarlo: lo aveva visto arrivare a passo deciso.
- Harry.
- Simon.
- Vieni, andiamo nel mio studio.

Il riccio era preoccupato per lo sguardo di Cowell, non prometteva buone notizie.

Quello che non si aspettava era però una confessione dell'uomo; almeno, non una del genere. 

- Devo ammetterlo Harry. Vi ho osservati molto, tu e Louis intendo -, lo fissò con intenzione, - non mi piace quello che ho visto, non mi piace per niente. State insieme? - chiese diretto.

Harry lo guardò con gli occhi sbarrati. - N-no. N-non stiamo insieme, cosa stai dicendo?
- Vi ho visti Harry, non pensare di potermi prendere in giro. Ma se non state insieme tanto meglio. Avete scopato? Quel che è fatto è fatto, ma non ho nessuna intenzione di permettervi di avere una relazione di alcun genere.

Il producer continuava a guardare il suo capo con uno sguardo perso, intimidito, spaventato. Lui teneva davvero a Louis e avrebbe dovuto mollare tutto?

- Perché dovrei farlo? Perché dovrei allontanarlo? Non c'è nessun valido motivo.
- Te lo do io il valido motivo allora -, disse freddo. - Se non ti allontanerai da lui non ti permetterò di lavorare più per questo studio. Lui mi frutta troppo per poterlo sprecare così e non ho intenzione di promuovere un finocchio.

Harry era esterrefatto e provò a controbattere. - Anche io ti porto molti soldi, ricordatelo.
- Vero, ma non tutti conosco Harry Styles in quanto tale, nonostante le tue canzoni siano apprezzate dai miei artisti -, dovette ammettere, - ma Louis è il mio gioiello di punta, un cantante giovane e di bell'aspetto, bravo e apprezzato dalle ragazzine e dalle loro mamme per il suo comportamento fin'ora impeccabile.

Simon fece una lunga pausa mentre guardava il riccio negli occhi.
- Non ti permetterò di rovinare tutto.

- Non puoi farlo -, disse a voce bassa il ragazzo più giovane.
- Sì che posso e lo farò. Non farmi ricorrere a misure drastiche, perché non ci perderò un secondo.

Harry lasciò l'ufficio con l'amaro in bocca. Non aveva idea di come si sarebbe comportato adesso: Louis gli piaceva davvero, ma non voleva perdere il lavoro. Finalmente era felice, aveva trovato qualcuno che rendeva le sue giornate più vive, colorate, più belle. Qualcuno a cui importasse conoscerlo, che fosse attento ai suoi desideri, che lo sostenesse davvero. E se in tutto questo il ragazzo in questione poteva essere considerato anche bellissimo, terribilmente sensuale e con una voce incredibile non poteva proprio desiderare di meglio. Non sarebbe dovuto importare che fosse un ragazzo e non una ragazza, non sarebbe dovuto importare che non fosse considerata la normalità.
Non c'era proprio niente di sbagliato nell'amore.