- Non mi interessa se voi due non vi parlate di nuovo. È decisamente il caso.Harry si era svegliato sentendo Niall gridare con qualcuno. Dopo la discussione Louis era tornato ad ignorarlo e questa cosa lo stava facendo impazzire, quindi aveva deciso di uscire per una corsetta: le cose gli erano un po’ sfuggite di mano, finendo per correre una maratona e tornare a casa per crollare.
Una volta riaperti gli occhi era ormai sera e si decise a spingersi nella grande cucina per capire cosa stesse succedendo.
Quello che non aveva previsto era che fosse Louis l’interlocutore del biondo irlandese.
- Oh - disse solamente scontrandosi con una piccola furia che usciva dalla stanza a passo di carica. - Ma che diavolo? - aggiunse poi rivolto al suo migliore amico, che in risposta gli fece spallucce.
- Louis non vuole andare in discoteca, mentre io e Zayn non vediamo l'ora.
- Forse non è il caso.. - disse allora Harry cercando di ingraziarsi il castano. Ma in realtà non avrebbe gradito passare la serata in mezzo a tutta quella folla, continuando ad essere ignorato dal più piccolo e con il rischio che qualcuno ci provasse con lui, senza poter neanche intervenire.Questo stesso pensiero spinse invece Louis a cambiare idea, oltre il semplice fatto di voler dire esattamente l’opposto di quello che suggeriva il riccio, pur sapendo che lo stesse facendo per lui. Ma il suo orgoglio aveva prevalso quando - Okay dai, andiamo - disse rivolto all’elfo, per poi uscire con un piccolo ghigno e andarsi a preparare. Harry lo aveva ignorato per giorni, meritava come minimo di essere ripagato con la stessa moneta. - E gli interessi - aggiunse ridacchiando fra sé e sé mentre sceglieva gli skinny più attillati del suo repertorio e la maglia che aveva rubato dall’armadio di Harry che metteva in mostra le sue clavicole e parte del tatuaggio sul petto.
Lo avrebbe fatto dannare tutta lo notte.
Harry aveva davvero detto addio alla sua salivazione. Era più che a bocca asciutta. Quel piccolo corpo fragilmente sensuale si muoveva davanti ai suoi occhi: agitava i fianchi a ritmo di musica mentre aspettava il suo cocktail, continuando a spostarsi la frangia dagli occhi.
Quello che un po’ meno gli piaceva era che fosse così vicino a Niall, sussurrandogli di tanto in tanto nell’orecchio. E okay, Niall era decisamente l’essere più promiscuamente etero conosciuto, ma non sopportava che il biondo potesse stargli così vicino e lui invece dovesse mantenersi a distanza.
Che poi, sarebbe stato così un male se avesse voluto tagliare quello stupido braccio del suo migliore amico? Ma non era mica colpa sua se lo stupido irlandese si ostinava a tenerlo sulle sue spalle.
O forse avrebbe dovuto ringraziarlo, considerando come quello stupido biondino a pochi passi da loro lo stesse spogliando con gli occhi. E okay, il suo Louis era stupendo e il suo culo l’ottava meraviglia del mondo, ma era suo, miseriaccia.
E forse Harry non avrebbe dovuto distrarsi così a lungo per cercare quello stupido Zayn che era sparito lasciandolo da solo ad occupare dei bassi divanetti neri in pelle per quattro persone, forse aveva già perso quel moto di simpatia che gli aveva impedito di uccidere Niall, perché Louis stava tornando verso Harry ridendo e scherzando con quello stupido biondo che continuava a mangiare con gli occhi il suo ragazzo in quel modo.
- Niall? - chiese lugubre.
- Ehi Harry ti presento John. Mi ha offerto il drink, non è stato davvero carino?Carino? CARINO? Ma che diavolo? Ma stiamo scherzando?
- Perché cazzo Niall ti ha permesso di farti offrire il drink da uno sconosciuto?
- È andato da una ragazza carina che ha puntato quando è entrato -. Ed Harry si premurò di augurargli una morte dolorosa.
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Nothing Compares To You || Larry Stylinson
FanfictionHarry Styles è un producer, Louis Tomlinson un cantante di successo. Dal primo momento in cui posano gli occhi l'uno sull'altro, Harry non riesce a tenere le mani a posto e Louis vorrebbe solo farsi scopare. Ma resterà solo una travolgente attrazion...