永遠に私のもの

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*・゜゚・*:. mine forever
*・゜゚・*:.

yoongi era andato via non appena taehyung e jungkook avevano staccato dal lavoro, tornando a casa con le mani nella tasca dei suoi jeans neri. e quando stava per salire sull'autobus, cambiò improvvisamente idea.
fece tutt'altra strada, recandosi verso casa dei suoi due amici.
il punto era che però, non sarebbe andato nella loro abitazione, bensì in quella accanto.

suonò il campanello due volte, aspettando una risposta da parte di quel ragazzino.
finalmente, il corvino aprì la porta, e non appena vide yoongi, spalancò i suoi grandi occhi.
«che ci fai qui?» domandò confuso, ma allo stesso tempo eccitato.
«dobbiamo parlare» .
entrò aspettando che il minore chiudesse la porta, dopodiché si avvicinò a lui, così vicini che le loro labbra per poco non si sfiorarono.
jimin si sentì le gambe cedere per un attimo.

«i miei amici non devono sapere di noi. capito?» disse yoongi con tono autoritario, mettendo un dito sotto il mento di jimin. lui deglutì e poi mormorò un 'sì', yoongi lo rendeva estremamente nervoso.
«bravo ragazzo» ghignò lui, soffiando sulle labbra vogliose dell'altro.
doveva ammetterlo, yoongi avrebbe voluto strappargliele, ma amava quando jimin lo pregava.

si erano conosciuti la settimana precedente, e da subito era scattata la scintilla. erano una specie di scopa-amici, ho solo voglia di fare sesso, aveva detto yoongi, e quella storia era andata avanti ogni giorno.

yoongi non era gay, o almeno lui non si credeva tale. tutto quello che faceva era scopare un corpo, e alla fine non era molto diverso da quello di una donna.
certo, c'era quella cosa chiamata pene, ma al sottoscritto non importava.
voleva solo sesso.
e jimin sembrava perfetto.

«resti qui stanotte?» chiese jimin, sperando con tutto se stesso che yoongi rispondesse di si.
lui sembrò pensarci su per qualche secondo.
«perché no»
e il minore fece un sorriso che avrebbe potuto illuminare tutta seoul.

*・゜゚・*:.

jungkook e taehyung erano finalmente nella loro casa, sul divano a guardare la tv insieme. il braccio di jungkook era attorno alle spalle di taehyung, e la testa di quest'ultimo era posata sul petto del castano. le loro mani erano unite e taehyung giocava con le dita del minore, facendolo ridacchiare di tanto in tanto.

entrambi amavano i momenti come quello: tornare a casa dopo una giornata di lavoro, rilassarsi e coccolarsi sul divano o letto che sia, baci rubati, sguardi nascosti.
erano nel pieno del loro meraviglioso amore.

«hyung» lo richiamò dopo un po'.
«mh?»  domandò alzando lo sguardo il biondo —più grigio, diciamocelo.
«quanto tempo abbiamo perso?»
taehyung capì subito a cosa si riferisse. si sistemò meglio e posò la testa sulle gambe di jungkook, lui gli tolse la frangia dagli occhi.
«è colpa tua, riportavi sempre ragazze a casa»
«avresti potuto dirmi subito che ti piacevo!» mise il muso, incrociando le braccia al petto. «magari adesso ci eravamo già sposati»

taehyung sorrise come uno scemo. «sposati?» chiese, e jungkook arrossì mentre annuiva.
«si, sposati. potevamo mettere insieme tutti gli stipendi e volare fino in america, sposarci e tornare qui in corea!»

il maggiore lo guardò e poi, cogliendo jungkook totalmente di sorpresa, si alzò per poterlo baciare.
«possiamo sposarci anche adesso» gli sussurrò sulle labbra, facendolo uscire fuori di testa.
«che dici?» rise scuotendo la testa, al che taehyung si alzò dal divano.
«aspetta qui»

scomparve nella sua stanza e chiuse la porta, jungkook si continuava a chiedere cosa diavolo avesse in mente. tornò dopo qualche minuto e jungkook seguì i suoi movimenti con lo sguardo.

«dammi la mano»
il castano lo fece, e taehyung tirò fuori da dietro la schiena una scatolina. spalancò gli occhi non appena il maggiore si inginocchiò a terra proprio davanti a lui.

«l'ho comprato tanto tempo fa... il giorno stesso in cui ho capito che volevo essere più di un amico per te» spiegò mentre apriva la scatolina, per poi prendere quel anello. «mi ero completamente scordato di averlo, non pensavo di potertelo vedere indosso» disse sorridendo, mentre lo infilava al dito di jungkook, che lo guardava senza parole.
baciò la sua mano e poi guardò il minore.
«adesso sei mio per sempre, jeon jungkook».

*・゜゚・*:.

SOFFRO PER QUELLO CHE SCRIVO IO STESSA

best friend。taekook [in cancellazione] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora