Quando portammo i cadaveri delle due ragazze in chiesa il Reverendo Ponikeus iniziò a tartassarci di domande. Si chiedeva del perché così tante ragazze morivano nel mio castello e del perché avevano così tanti segni sul corpo. Io irritata dal lungo interrogatorio liquidai il Reverendo dicendogli che molte di loro erano distratte e finivano per ferirsi da sole con attrezzi da cucina o precipitando giù per le scale.
A causa di ciò ordinai ai miei servi di seppellire le ragazze altrove anche perché notai che durante la cerimonia di sepoltura gli abitanti del posto mi guardarono con occhi sospettosi.
In città giravano voci riguardanti l'esistenza di un vampiro che amava girovagare per le strade in cerca di contadinelle per disanguarle. Secondo alcuni ignoranti tale vampiro ero io!Anche nel castello le voci negative sul mio conto iniziarono a diffondersi, le servette più giovani abbassavano lo sguardo intimorite appena passeggiavo accanto a loro. Un giorno una ragazzina stupida e ignorante scappò dal castello con l'intenzione di diffamarmi pubblicamente, che rabbia!
Fortunatamente Ficzko e Dorottya riuscirono a riprenderla prima che raggiungesse la città riportandola fra le mie grazie. Ricordo che con mano tremante dalla rabbia le afferai il mento e ispezionandola come un cavallo le dissi:
"tu lurida squaldrina, avevi intenzione di imbrogliarmi, calunniarmi nonostante ti abbia dato una dimora, del mangiare e tanto altro, la pagherai...".La ragazzina ora piangeva e come se sapesse già cosa l'avrebbe attesa, ma non ne aveva la minima idea...
Dopo che la spogliammo di ogni cosa la trascinammo nelle segrete, lì fra i vari strumenti di tortura c'era anche una gabbia Cilindrica. Ordinai a Ficzko di trascinare la ragazzina all'interno del macchinario, esso era troppo basso per sedersi e troppo stretto per rimanere in piedi quindi la sventurata vi risiedeva in una posa innaturale.Una volta dentro ordinai a Dorottya di azionare la carrucola che avrebbe spinto violentemente la gabbia contro il muro. In breve tempo sentimmo le ossa della servetta che si frantumavono, le sue grida erano assordanti. Per fortuna avevo lasciato la custodia dei miei figli a mia zia tenendoli, così, lontano dalla spettacolo che mi si stagliava dinnanzi.
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La Contessa Vampiro (Erzsebet bathory)
Misterio / SuspensoUngheria.1600. Una donna è affacciata alla finestra e attraverso l'unico spiraglio di luce che ancora le resta ammira il paesaggio e riflette sulla sua vita, è stata murata viva in una torre del castello per aver commesso efferati omicidi ai danni d...