-Testa-
Di ritorno dal viaggio in Spagna Claudio e Mario si rituffano nella routine lavorativa. Questa volta con un limite ben preciso: settimana corta.
Dal lunedì dal giovedì: studio ed università; dal venerdì al lunedì mattina: non ci sono per nessuno, esistono solo Claudio e Mario.
Se lo sono ripromessi, giurato (perché Claudio non si è fidato di Mario) e, per un poco, mantenuto.
Per un poco.. perché Mario, all'improvviso, ha incominciato a venir meno all'impegno preso. Dapprima per poche ore, poi per un intero pomeriggio, in seguito per una serata e infine per un'intera giornata Mario è sparito dall'appartamento.
Claudio, in prima battuta, non ha prestato attenzione all'assenza di Mario, dedicando il tempo trascorso da solo alla palestra e al jogging – cose che a Mario non piacciono proprio – ma, quando l'assenza si è protratta in modo sospetto, ha iniziato a fare domande.
-Oggi dove vai?
-Amore, te l'ho detto. Oggi ho riunione alla facoltà con gli altri professori.
-Ti do noia se ti accompagno?
-No. Cosa vieni a fare? Ti assicuro che ti annoieresti a sentirci parlare senza arrivare a una conclusione.
-Mi incuriosisce la facoltà e, poi, non mi hai mai presentato i tuoi colleghi di lavoro.
-Sono tutti anziani e logorroici. Ti annoieresti, te lo assicuro. E' meglio che ne approfitti per andare in palestra. Perché non chiami quel tuo amico... Giorgio, mi pare si chiami, e vai insieme a lui?
Claudio lo guarda con circospezione; qualcosa non quadra, Mario è diventato nervoso e mente. Decisamente mente.
Ricorda gli insegnamenti che proprio Mario gli ha impartito per riconoscere, in Tribunale, un bugiardo e li confronta con il suo comportamento attuale.
-Me lo giuri che si tratta sono di una noiosa riunione con colleghi di facoltà?
-Te lo giuro. E' solo una riunione, niente di più.
Ha giurato.. quindi mente... ricorda molto bene quando un giorno, non molto lontano, gli ha spiegato che chi mente ricorre proprio al giuramento per essere maggiormente convincente.
Ormai i suoi sensi sono vigili e incomincia a ricordare da quanto tempo va avanti questa storia; sicuramente da quando Mario l'ha spinto a riprendere l'attività fisica.
All'inizio, anzi, lo accompagnava alla pista; mentre lui correva, Mario leggeva i giornali poi, una volta fatta la doccia e rivestito, andavano in giro per fare shopping e poi a cena, scegliendo, di volta in volta, un locale diverso.
All'improvviso, adducendo del lavoro improcrastinabile, Mario ha incominciato a non accompagnarlo più e a raggiungerlo alla fine degli allenamenti per poi andare a cena fuori.
Tutto era sembrato sensato, peraltro non aveva notato nessun mutamento di umore, per cui non vi aveva prestato molta attenzione.
Sempre affettuoso, sempre sollecito, sempre attento a suoi bisogni fino a quando Mario ha incominciato a non raggiungerlo più dopo l'allenamento, preferendo evitare di cenare al ristorante in favore di una cena intima nelle mura domestiche.
Cene che non erano durate molto.. perché Mario aveva incominciato a ritornare a casa sempre più tardi al venerdì; Claudio aveva pensato "Non riesce a non andare allo studio, forse Yuri o Valentina hanno bisogno di lui" ed ha riempito il tempo libero facendo gruppo con gli amici della palestra, ma forse ha sbagliato nel fidarsi tanto.
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Fiksi PenggemarE' lo stesso racconto però, al tempo stesso, sono due racconti che si guardano a distanza, che si fanno l'occhiolino, si sfiorano ma che continuano a svilupparsi separati fino alla fine. Claudio/Mario... Mario/Claudio... Quale storia catturerà di p...