Capitolo 1

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Pov Taeyong

Se Yoonoh non aveva intenzione di vedermi, perché sarei dovuto comparire di nuovo davanti a lui? Ha finito con me. Io ho già provato a scusarmi, ci sto provando da quando è successo, non vuole ascoltarmi, perfetto! Posso... anche vivere senza di lui...

"Hey Taeyong, come mai quella faccia?"
"Perché non ci facciamo accompagnare da Carl come una volta...?"
"Ma sei scemo?!"
"Sto scherzando. Sto bene"

Io e Johnny stavamo andando a scuola.
Non mi ero ancora abituato a vederlo camminare con le sue gambe, di solito faceva il figo con la macchina, adesso non si veste neanche come prima.

"Ti va di andare allo Shiro?"
"Perché ho la netta sensazione che incontrerò Yoonoh se ci vado?"
"Tanto lo vedrai anche oggi a scuola no?"
"Spero... sia malato"

Appena averlo detto, Johnny mi fece segno di accelerare il passo: Yoonoh era esattamente a pochi centimetri di distanza da me, proprio davanti, ma tenendo la testa bassa non lo avevo visto.

Mentre lo superavamo, feci finta di parlare di un argomento molto importante con Johnny, in modo da non prendermi male e mettermi a piangere.

"Ah, Taeyong, aspetta-"

Yoonoh tentò di parlarmi, ma io lo ignorai bellamente, come del resto aveva fatto lui per tutto questo tempo. E passato non so quanto tempo è vuole parlarmi ora?
Il mio cuore non può sopportare una cosa simile.

"Non hai intenzione di mettere in chiaro le cose con lui?"
"No..."
"Allora mi dici perché stai piangendo?"

Non me n'ero reso conto: i miei occhi perdevano acqua come un rubinetto aperto, non era piacevole.

Johnny tirò fuori un fazzoletto dalla tasca, appoggiandolo sul mio naso e dicendomi di soffiare.
Adoro il mio migliore amico.

"Sappiamo entrambi che lo ami, e non poco a giudicare dalla quantità di muco che c'è in questo fazzoletto... quindi fai in modo di mettere le cose a posto, prima che io cambi casa"

Pov John

Ovviamente non avevo detto niente a Taeyong ne a Ten del mio nuovo 'lavoro' se così posso definirlo. Gli avevo semplicemente detto che lavoravo in un tabacchino in centro.

Insomma ero praticamente diventato uno spacciatore ma non sapevo neanche di che cosa, non è che me ne intenda molto.

Il tipo che mi ha avvicinato ha semplicemente detto che era un nonmiricordochecosa che fa lui stesso.

Non vado fiero di quello che sto facendo, ma mi servono soldi: io e Ten non possiamo rimanere per sempre a fare i parassiti a casa di Taeyong, e poi non possiamo fare niente, almeno non finché Taeyong è a casa.

Arrivati in classe, mentre il prof urlava invece di spiegare come ogni cristiano normale, io stavo pensando ad un luogo dove avrei nascosto il ricavato della vendita: si sarebbero insospettiti se avessero trovato così tanti soldi.

"Hey, Johnny"
"Cosa?"
"Non ho visto Sicheng in giro stamattina"
"Magari non si sente bene"
"Ma-"
"STATE ZITTI!!"
"Eren Jaeger è tornato..."

Pov Jeno

Durante le lezioni, io e Renjun eravamo seduti uno di fianco a l'altro, e non ci volle molto perché la mia mano finisse casualmente sulla sua gamba, per poi risalire fino al suo inguine.

"J... Jeno!"
"Non mi hai ancora dato la ricompensa"
"E non te la darò se fai così...!"

Mentre parlavamo, vidi Renjun piegarsi in avanti.
Aveva ricevuto una pedata sulla sedia dal nostro compagno che si trovava dietro di noi, ovvero Jaemin.

"Ops... Scusami"

Il suo tono non sembrava del tutto dispiaciuto anzi, sembrava addirittura contento di averci interrotto.

Dopo un po' mi passò un bigliettino, con su scritto che gli avrebbe fatto piacere se fossi andato a casa sua, si scusava anche per il calcio a Renjun: diceva che era per la mancanza di Liona che si comportava così.

Se voleva solo un po' di compagnia, perché non andare giusto?

일식 레스토랑 2 [ristorante giapponese 2]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora