Capitolo 3

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"È nata per essere madre, lei lo sa bene. La sua gioia più grande, io credo, sarebbe avere dei figli. E a me quella Donna piace più delle pesche sciroppate. Si figuri che per lei sono persino disposto a rimettere piede in una chiesa, dopo trentadue anni di totale astinenza clericale, per recitare i salmi di san Serafino o di qualsiasi altro beato".
- Carlos Ruiz Zafón









I raggi del sole del primo pomeriggio scaldavano l'aria rarefatta del piccolo villaggio ricoperto di neve, sui quei monti in inverno le temperature potevano scendere fino - 20 °C.

Per fortuna la popolazione era composta interamente da lupi mutaforma che non avevano difficoltà a sopportare i climi particolarmente rigidi. La loro temperatura corporea, superiore a quella degli umani, garantiva una maggiore resistenza al freddo, inoltre, in forma di lupo, potevano contare sulla folta pelliccia che era composta di due strati: uno esterno - più resistente e forte - che aveva la funzione di proteggere e uno interno - più sottile e denso - che isolava il lupo dal freddo e dalle intemperie.

A renderli particolarmente adatti ai climi freddi vi era anche il sangue delle loro zampe che permetteva loro di regolare la temperatura del corpo così da evitare la formazione di geloni.

In tempi più remoti, quando le comunità di lupi erano più isolate e chiuse, poteva capitare che abbondanti nevicate bloccassero gli abitanti nel villaggio impedendo loro di uscire; al quel punto solo la loro resistenza fisica permetteva loro di sopravvivere.

I lupi, in caso di necessità, potevano restare svariati giorni senza mangiare per poi arrivare a consumare anche dieci chili di carne al giorno quando ritornavano a cacciare.

La tecnologia umana aveva risolto i problemi legati alla carestia, così ogni abitazione era dotata di grossi congelatori dove stipare ingenti scorte di cibo che garantivano di affrontare i lunghi inverni senza grosse ripercussioni.

Senza più grandi preoccupazione a cui tener testa, i lupi andavano in giro sia in forma di animale, sia in quella umana. Solo i cuccioli tendevano a restare più a lungo in una delle due forme, generalmente questo dava anche un'idea di quello che sarebbero diventati da grandi.

I gamma erano più vicini al loro lato animale e avevano un lupo particolarmente forte e difficile da gestire. I delta invece sembravano prediligere la forma umana ed avevano un carattere più mite e pacifico, per gli standard dei lupi quantomeno.

Non era raro veder andare in giro donne e uomini seminudi; gli abiti, quando c'era da trasformarsi, erano un ingombro e in caso di emergenza potevano anche costare la vita facendo perdere tempo prezioso.

Quindi, molti degli abitanti, soprattutto i gamma, se ne andavano in giro con solo i pantaloni indosso, mentre le donne preferivano abiti facili da sfilare.

Qualcuno tra di loro, in special modo dopo la convivenza con gli umani, aveva sviluppato una sorta di pudore pressoché estraneo ai lupi e si era organizzato in modo creativo. Nel villaggio e nella foresta intorno ad esso, erano state lasciate piccole sacche impermeabili che contenevano indumenti essenziali, in modo che chiunque si fosse trovato all'esterno in forma di lupo e avesse avuto la necessità di mutare in umano, avrebbe potuto attingere a quei mini guardaroba.

Blake era conosciuto per non essere un grande estimatore dei vestiti, il massimo che si riusciva a vedergli indosso era un paio di jeans, d'altra parte per il grosso del tempo se ne stava in forma di lupo.

Per gli alfa non era strano prediligere quella forma e, grazie alle loro capacità telepatiche, potevano fare tranquillamente a meno di tornare umani per poter comunicare con i membri del branco.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 23, 2019 ⏰

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