Elicito•[H.S]

II

Ricordati che qualsiasi momento è buono per cominciare.
Apprendi dagli audaci, dai forti, da chi non accetta compromessi, da chi vivrà malgrado tutto. Alzati e guarda il Sole nella mattina e respira la luce dell'Alba. Tu sei la parte della forza della tua vita. Adesso svegliati, combatti, cammina, deciditi e trionferai nella vita;

Non pensare mai al destino, perché il destino è il pretesto dei falliti.

-Pablo Neruda

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La mente è un'unità pensante totalmente distaccata dalla nostra volontà; anzi si può dire che essa stessa sia la nostra volontà. Ci lascia immaginare, viaggiare, creare, inventare, pensare. E decide lei il modo, il tempo. Non c'è spazio per i rifiuti, non si può spegnere, né bloccare.

La mia mente è sempre stata molto attiva. Le è sempre piaciuto viaggiare oltre, immaginare, spingersi verso nuove idee. E sopratutto sognare. La mia immaginazione è sempre stata molto creativa nei sogni; ho sempre immaginato situazioni e luoghi talmente improbabili da rendere chiaro il mio stato di sonnolenza, o talmente veritieri da mettere in crisi le mie convinzioni facendomi svegliare con troppe incertezze.

Non ricordo l'ultima volta che ho passato la notte sveglia, o meglio lo ricordo; ma non è stata una notte piacevole, felice in cui la voglia di stare sveglia fosse impellente. Anzi, è stata una notte in cui lacrime amare sono uscite in silenzio, senza che nessuno le raccogliesse e senza che io accennassi a fermarle. La mia mente ha giocato un brutto colpo in quella circostanza facendomi piangere per tutto ciò che nella mia vita avevo sempre messo da parte e al quale, probabilmente, non avevo dato il giusto merito.

Stanotte non ho dormito, ancora pervasa da quell'adrenalina che dopo la conferenza stampa mi ha completamente travolta. Un'adrenalina felice, che mi ha portato a sorridere con tutti, a non denunciare i colpi di quella scelta e a sospirare con il cuore più leggero e un fardello meno pesante sulle spalle. Sono tornata a casa, che ormai è quasi vuota data la mia scelta di trasferirmi. Londra è una città meravigliosa, grande da perderci la testa ma così infinitamente semplice da capirla con poco; mi ha ospitato per anni, è stata la città in cui ho portato avanti l'esperienza più entusiasmante, e annullante, della mia vita. Ma ora che questa esperienza si è conclusa, ora che non ho più appuntamenti alla WME's London e non ho più frenetiche giornate organizzate da John, non ho più motivo di essere qui, a vivere di ricordi e di paparazzi costantemente piazzati fuori da casa.

So che anche quando sarò via, loro ci saranno, ma mi piace pensare che per iniziare al meglio questo nuovo capitolo della mia vita sia necessario cambiargli ambientazione. Per questo non mi pento quando entro a casa e ad accogliermi ci sono trenta chili di pelo e amore, Lily che mi salta addosso contenta di rivedermi e godersi le mie carezze. Quando mi siedo per terra, divaricando le gambe, dandole modo di festeggiarmi come ama, festeggiarmi anche senza la mia fama, i miei mobili, i miei eventi mondani e la mia stanchezza.

Sorseggio il tè che ho fra le mani mentre guardo l'Alba fare capolino e mi rendo conto che ho passato davvero la notte sveglia e non c'è modo che riesca ad addormentarmi. Avvicino maggiormente le gambe al petto quando una folata di vento mi penetra fin dentro le ossa e sorrido dietro la mia tazza se penso che fra qualche giorno non avrò bisogno di nessuna coperta attorno al mio corpo per ripararmi dal freddo. Canticchio spensierata un motivetto puramente inventato, senza che abbia senso, un po' come la mia vita ora; felice, spensierata, senza senso né direzione. Adocchio velocemente il cellulare che ho spento ieri sera per evitare chiamate compassionevoli che mi avrebbero drasticamente stravolto l'umore; lo riaccendo e lascio che il silenzioso spenga tutti i messaggi di circostanza, le innumerevoli chiamate e la solidarietà di gente che con molta probabilità non conosco neanche. Chi era necessario c'è stato, per tutto il resto non c'è spazio, tempo e, sopratutto, voglia.