Talvolta, quando si è nei guai, per uscirne bisogna fare qualcosa di folle, qualcosa di così inaspettato che il nemico resta paralizzato dalla sorpresa.
-Ken Follett
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Le feste, o più in generale le ricorrenze, non sono mai state il mio forte; nonostante non mi possa definire una guastafeste, non posso neanche includermi negli animali da festa. In più occasioni ho costretto mia madre ad abbandonare feste, riunioni familiari o qualsiasi tipo di celebrazioni e per tutte le altre ricorrenze per le quali la memoria non mi assiste, l'esito non è stato diverso. Ricordo, invece, con assoluta certezza quando ho tentato di partecipare ad una festa con mio padre e di come, nonostante avessi ormai superato i diciassette anni, mi sono rifugiata in bagno piangendo per non si sa quale motivo.Nonostante questa mia strana indole, nel mio corpo scorre sangue parzialmente ispanico, che per natura stessa è folklore e festività. La mia famiglia materna osserva meticolosamente il calendario delle festività e sembra quasi che i periodi che corrono tra una e quella successiva non siano altro che tempo per preparativi. Siamo sempre stati tanti e ogni anno il numero aumenta, da cugini che aspettano figli a quelli che si sposano; in certe occasioni, si rinnova quel senso di profondo legame familiare che spesso si tralascia nella restante parte dell'anno e soprattutto sembra di essere rimasti sempre una famiglia felice e perfetta, quelle che meritano le copertine.
Il primo giorno di Maggio è festeggiato in tutto il mondo ed è soprattutto occasione di riunione, vista la giornata di ferie per tutti. Normalmente sarei tornata in Inghilterra, e avrei camminato per le strade mentre bambini felici danzavano creando strani motivi con i nastri colorati e attaccati ad un palo; quest'anno però, sia per mostrare la mia nuova casa ai miei parenti, sia per poter trascorrere più giorni con tutti, io e mia madre abbiamo deciso di organizzare tutto a casa, qui a Los Angeles, e di ospitare i miei parenti dal sabato fino al martedì, giorno vero e proprio di festività. Mia madre e mia sorella, appena tornata da un lungo viaggio in Cina, mi hanno raggiunta prima, per aiutarmi a preparare bene tutto. Il problema principale è stato organizzare casa in modo da poter accogliere quattordici persone, e mezzo se si conta il bimbo nella pancia di mia cugina Cintia; l'impresa che è sembrata tanto impossibile quanto azzardata, mi sembra nulla se penso alla quantità mastodontica di cibo che stiamo comprando. Io e Tori siamo state trascinate da mia madre in questo enorme centro commerciale a pochi chilometri da casa, in vista dell'arrivo di tutti quanti domani. Mia madre ha stilato una lista dettagliata, divisa per reparto e quantità e rido pensando che quando vado a fare la spesa sola spesso dimentico il prodotto che necessito maggiormente. Lei invece non è mai disorganizzata e io e mia sorella sembriamo più muli da carico, che aiutanti, dal momento che lei ci indica solamente cosa prendere e quanto prenderne.
"Mamá, non pensi di esagerare un po'?" azzarda Tori, mentre io le lancio un'occhiataccia e scuotendo la testa. Mia madre si ferma sui suoi passi, gira la testa nella nostra direzione e ride alla domanda di Tori, che deve sembrarle una battuta. Riprende il suo passo sostenuto con il suo carrello quasi pieno dirigendosi verso il reparto della carne, che probabilmente deprederemo presto.
"Tori, siamo tanti e ci saranno più giornate" inizia a spiegare, mentre attendiamo il nostro turno "non voglio dover fare la corsa all'ultimo minuto perché ho dimenticato qualcosa. Me conoces cariño, soy así" accarezza i capelli di mia sorella portandoli dietro il suo orecchio, mentre io prendo a gironzolare alla ricerca di avocado. Mi conosci tesoro, sono così.
Qualche ora più tardi, il mio frigo è colmo di ingredienti per il perfetto barbecue ispanico, la credenza è piena di patatine e tortillas di ogni tipo e ogni letto è stato preparato per l'arrivo degli ospiti. Domani non potrò andare personalmente in aeroporto per accogliere tutti, essendo ancora fresco il ricordo dei paparazzi nella mia mente e soprattutto in quella di John, quindi ho provveduto a fornir loro almeno due furgoncini in modo che possano comodamente arrivare a casa senza intoppi. Mia madre è su di giri, e controlla per l'ennesima volta che tutto sia a posto in giardino, felicemente addobbato per l'occasione con ghirlande, fiori e festoni, mentre io e mia sorella ci rilassiamo sul divano. Mi mostra fiera le foto del suo ultimo viaggio mentre ci confrontiamo sulla cultura cinese che ho avuto modo di conoscere, seppur superficialmente, durante alcuni viaggi di lavoro.
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Elicito•[H.S]
FanfictionContra miglior voler voler mal pugna. (Dante Alighieri) La vita che tutti invidiano. Il successo a cui tutti ambiscono. La persona che tutti vogliono che tu sia. Eppure tu chiudi. Fuggi. Vai lontano. Ciò che non vuoi. Ciò che non ti aspetti. Ciò che...