Se tutti lo facessero anche solo una volta al giorno, regalare un sorriso, immagini che incredibile contagio di buon umore si espanderebbe sulla terra?
-Marc Levy
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Non sono mai stata una persona vendicativa, o rancorosa. In poche occasioni della mia vita ho pensato di ricorrere alla vendetta, e anche in quei casi la mia razionalità ha avuto la meglio. Ho sempre pensato che per pareggiare i conti non fosse necessario colpire il proprio nemico con qualcosa che macchiasse la coscienza, quanto più con indifferenza e fatti. Ricordo quando, nella mia prima adolescenza, non mancavano prese in giro da parte di alcuni compagni che, quando poi ho raggiunto obiettivi nella vita, volevano cantare chissà quale legame con me. Non ho mai negato loro quel poco di notorietà che speravano di ottenere, per me sono sempre state una vittoria le loro semplici frasi d'elogio o nelle quali sembravano ricordare anni di amicizia fedeli e puri.Al contempo sono cresciuta con una grande consapevolezza in me stessa e nelle mie potenzialità; ho sempre cercato di riconoscere a me stessa i miei meriti senza troppe lusinghe e i miei errori senza addolcirli. Riconosco i miei evidenti limiti e piuttosto che concentrarmi sul vano tentativo di abbatterli, investo sulle mie potenzialità positive, su ciò che so di poter fare e che mi viene riconosciuto. Per questo motivo le interviste, i confronti, i dialoghi non mi hanno mai spaventata; ho sempre dato le risposte che sentivo giuste in quel momento, non ho mai avuto bisogno di risposte preparare o di farmi dire precedentemente le domande per approvarle; questo mio atteggiamento è stato applicato ai miei manager e a chiunque lavorasse attorno a me, con me e per me. Penso che l'affetto e il successo che io ho ottenuto sia la conseguenza della mia estrema sincerità, schiettezza e chi mi ha accusata di essere costruita ha sempre dovuto ritirare le proprio accuse, ammettendo invece il mio innato raziocinio e imparzialità di fronte alle mie questioni, e non solo.
Non sono mai stata nervosa prima di un'intervista, né ho mai avuto un rituale come tanti dei miei colleghi fanno per assicurarne il buon esito; ho sempre sorriso a chiunque, apprezzato il lavoro di chiunque, persino di coloro che, in maniera tacita ma evidente, hanno cercato di vedermi vacillare di fronte le loro domande scomode, alle loro foto compromettenti o alla loro stravagante arroganza. James Corden Non ha mai fatto parte di quel gruppo: non solo le sue interviste non mi hanno mai preoccupata, ma anzi mi hanno sempre divertita e volentieri ho partecipato a diverse puntate del suo programma; la sua genuinità, ilarità e profondo rispetto nei confronti di chiunque intervista lo contraddistinguono e hanno portato il suo programma ad un successo senza precedenti, abbattendo perfino il temuto limite dell'umorismo britannico, spesso disprezzato e frainteso. James è spontaneamente accogliente e simpatico, ed è davvero impossibile non prenderlo cuore; ciò che è nato come un normale rapporto di lavoro, si è evoluto in una splendida amicizia: un'amicizia mai invadente, né fin troppo resa pubblica, ma che ci piace coltivare di rado, quando entrambi riusciamo a dedicarci del tempo, senza troppe pretese e senza deluderci a vicenda se riusciamo a vederci con una cadenza trimestrale.
Forse è questa premessa che mi ha spinto, nonostante la mia iniziale decisione, a rilasciargli un'intervista. Ci siamo sentiti per circa due settimane, prima che concordassimo la data , intorno a metà Maggio, per la mia intervista. Abbiamo concordato che nessuno dei due avrebbe voluto un'intervista triste, monotematica e dal registro drammatico, per questo abbiamo anche pensato alla presenza di ulteriori ospiti, lasciando a lui carta bianca, dal momento che davvero non mi importa chiunque possa essere sul famoso divanetto accanto a me. Per la prima volta da quando mi conosce, ha osato chiedermi se ci fosse qualche domanda che non volessi ricevere e io ho risposto come sempre ribadendo la mia totale trasparenza e tranquillità. Abbiamo poi abbandonato il lavoro e mi ha raccontato della meravigliosa gravidanza di Julia, sua moglie, alla quale ho fatto i miei migliori auguri.
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Elicito•[H.S]
FanfictionContra miglior voler voler mal pugna. (Dante Alighieri) La vita che tutti invidiano. Il successo a cui tutti ambiscono. La persona che tutti vogliono che tu sia. Eppure tu chiudi. Fuggi. Vai lontano. Ciò che non vuoi. Ciò che non ti aspetti. Ciò che...