È un giorno come gli altri,uno dei tanti. La sveglia suona imperterrita,non vuole proprio stare zitta. Apro lentamente gli occhi appannati e li stropiccio.Sono stanca morta e voglio solo dormire. Spengo la fastidiosa sveglia che,intanto mi ha quasi rotto un timpano,e scendo le scale per andare giù,con i lunghi capelli neri come la pece,spettinati,la faccia del cuscino e il mio fantastico pigiama con gli unicorni. Scendo l'ultima scala assonnata,non voglio vedere né sentire nessuno. Mi dirigo verso la cucina e,una volta dentro,non guardo nessuno.
«buongiorno» mi limito a dire intenta a prendere le mie solite fette biscottate. Una risatina mi interrompe dalla mia azione,conoscevo quella risata,quell'odiosa risata. É Peter,il migliore amico di mio fratello che tanto odio.
«buongiorno,zombie».
Mi limito a roteare gli occhi,mentre mio fratello guarda il cellulare,abituato a tutto ciò.
Faccio colazione ignorando completamente tutti e,una volta finita, mi dirigo verso il bagno lavandomi la faccia con acqua fresca: ne ho proprio bisogno. Afferro un top nero,che devo ammettere che mi sta davvero bene,e un jeans nero strappato. Indosso gli indumenti e do una sistemata a quel cespuglio che ho in testa. Mi sono trasferita in un'altra scuola,per vari problemi e detesto l'idea di non conoscere nessuno. Esco dal bagno dopo essermi data un aspetto decente,soprattutto al viso.
«ehi,zombie. Vedi di darti una mossa altrimenti ti lascio a piedi» mi urla Peter dalla cucina. Ora capite perché lo odio?
Ci siamo detestati fin da quando eravamo bambini,non capisco come mio fratello avesse potuto scegliere proprio lui come migliore amico. Prendo lo zaino che è buttato a terra e preciso a Peter di essere pronta. Mio fratello,Jonh,si alza ed esce da casa ed io,con Pet lo seguo a ruota entrando nell'enorme macchina lussuosa di Peter. Appena entro in macchina riesco a percepire il profumo di Peter che si disperde nell'auto,appena chiude la portiera. È sempre stato un bel ragazzo,e Dio,gli sarei pure andata dietro se solo non avesse avuto un comportamento del cazzo. Lui ha degli occhi profondi,color verde intenso,una bocca quasi...ma che quasi,una bocca perfetta,dei capelli morbidi e castani se non neri come la pece e un fisico bestiale.
Durante il viaggio Peter parla con Jonh guardandolo dallo specchietto. Io rimango in silenzio guardando fuori dal finestrino,sono totalmente immersa nei miei pensieri che quasi non mi accorgo che siamo arrivati.
«ehi,ritardata» mi chiama Peter ed io lo guardo sbuffando.
«siamo arrivati» continua la frase interrotta precedentemente dal mio sbuffare. Scendo dall'auto sbattendo la portiera.
«Ehi! Zombie sta attenta alla mia macchina che costa più di te» io lo fulmino con i miei occhi azzurri come il mare.
«Devi solo ringraziare che oggi non sono dell'umore per spaccarti la faccia» dico scontrosa,quando si intromette Jonh.
«Ehi su ragazzi non litigate come al vostro solito,io vado dalla mia ragazza» quel disgraziato mi ha lasciato seriamente da sola con Peter?! Faccio un profondo sospiro per calmarmi e guardo il ragazzo davanti a me per poi sorpassarlo.
Metto un piede all'interno della nuova scuola,e da lì inizia tutto.
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Waiting for love
RomanceAlyce, una ragazza timida, riservata e chiusa con appena 17 anni, aveva da poco cambiato cittá, e non conosceva nessuno. Fino a quando non incontra il ragazzo che le stravolgerá la vita e che, per la prima volta, le farà provare tante emozioni.