capitolo 2

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Vado verso la mia classe fingendo di sapere dove si trovasse e sbuffo girando come un'idiota per tutta la scuola fino a quando il mio sguardo non si incontra con quello di un ragazzo. Lui ha gli occhi verdi e quasi mi ci perdo dentro,scuoto la testa riprendendomi e accenno un piccolo sorriso.
«Ti sei persa,non è così?» mi dice lui sicuro di sé
«Umh..si nota così tanto?» ridacchio nervosa,sono sempre così con quelli nuovi.
«Mica tanto» lui ride,il suo sorriso mi fa volare.
«Ti mostro dov'è la tua classe,dovrai essere Alyce,quella nuova. I professori stanno parlando di te da ieri al consiglio di classe» mi racconta raggiungendo la mia classe.
«Uhh sono lusingata» ridacchio ed entro insieme al ragazzo dagli occhi verdi,che ride. Appena entro nella classe mi sento osservata da un gruppetto di ragazze infondo all'aula,ma soprattutto da dei ragazzi abbastanza carini.
Il ragazzo mi invita a sedere e accetto.
«Come ti chiami invece tu?» chiedo curiosa
«Manuel,ma tutti i miei amici mi chiamano Manu» mi fa un sorrissino.
Io ricambio e guardo il professore entrare,che subito mi presenta a tutta la classe,incitandomi ad alzarmi. Io sono sempre stata una ragazza timida,chiusa e riservata. Odio essere al centro dell'attenzione ma non posso fare altrimenti.
Tutti mi guardando,nessuno sembra interessato della mia presenza così mi risiedo,coprendomi la faccia dai capelli neri che scendevano lungo le spalle.
Sto attenta per tutte le ore,fino a quando non suona la campanella per la ricreazione,quell'amata campanella che mi salva ogni volta. Le lezioni sono sempre così noiose ma sono costretta ad ascoltarle. Mi alzo e mi incammino verso la mensa,so dov'è perché c'è un cartello che me lo indica,le hanno pensate a tutte. Arrivo in mensa e mi siedo in un tavolo,da sola,non conosco nessuno a parte Manuel,ma lui è sparito come un fantasma. Mangio da sola la mia genuina insalata con il mais e mi guardo intorno: tutti parlano tra di loro,ridono e scherzano. Avete avuto mai la sensazione di sentirsi soli anche essendo circondati da tante persone? È quella che ho io in questo momento. Mi alzo dal mio tavolo e all'improvviso sento un leggero soffio sul mio collo. Mi giro lentamente,la situazione mi inquietava abbastanza.
«Guarda chi c'è.» dice il ragazzo sconosciuto.
E ora chi è lui?

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