Un altro giorno è iniziato. Il tempo non promette bene e neanche la mia faccia direi.
Mi sono alzata già da qualche minuto e sono sul letto che contemplo il mio telefono,intenta a schiacciare i tasti giusti sulla tastiera.
Mi alzo dal letto e lo sistemo quel che posso, dopo di ché mi inizio a preparare. Non vorrei scendere di nuovo in cucina e ritrovarmi Peter che mi dá un dolce buongiorno insultandomi e ridendo per le mie condizioni pessime. Mi affaccio alla finestra e noto il cielo completamente invaso da nuvole grigie,così decido di mettermi un qualcosa di più pesante addosso e scendo le scale. Peter e John sono già in macchina,così bevo un bicchiere d'acqua ed esco da casa chiudendo a chiave. Entro in macchina e Pet mi guarda male.
«Ma la prossima volta fai con comodo eh,zombie» mi dice in modo scontroso.
«Che c'è? Non è giornata? Ti sei svegliato con il broncio stamattina? Beh non rompere le palle a me» ricambio il tono scontroso che aveva usato precedentemente con me.
Arriviamo e scendo dalla macchina rifugiandomi dal cattivo tempo dentro la scuola.
Entro in classe dal momento che la campanella della prima ora fosse già suonata da circa 10 minuti e mi siedo davanti a Brandon,non facendoci caso.
«In ritardo?» sento le sue labbra sfiorare il mio orecchio e poi allontanarsi. Un brivido mi percorre la schiena.
«S-si..e quindi?» mi giro e lo guardo.
Lui mi sorride,sicuro di sé.
Il suo sguardo mi dava sempre quel senso di sicurezza,rendendo però me insicura di ogni cosa che dicessi.
«Ah nulla. Ti sei svegliata tardi?» mi chiede lui
«Penso che questo non ti riguardi» dico,per poi rigirarmi e tentare di seguire la lezione. Lui lancia uno sguardo divertito ai suoi compagni,mi sento presa in giro ma poco importa. Finisce la prima ora di lezione,nell'ora dopo ho palestra.
È strano da dire ma è la disciplina che odio di più dopo la matematica,sono una frana con qualunque tipo di sport, e ho la resistenza di un criceto morto.
Salto la mensa,non mi va di mangiare. Appena suona la fine della ricreazione mi dirigo verso la palestra. Brandon mi passa accanto e quasi mi fa cadere.
«Ehi ma che cazzo fai?» lo fulmino,lo odio.
Lui mi ignora e va in palestra seguito a ruota da me. Una volta dentro,prendo la palla,dobbiamo giocare a basket. Il prof fa le squadre e indovinate un po': mi mette in squadra con Brandon e altre due ragazze. Io sbuffo.
«Gelosa,tesoro?» mi ghigna lui all'orecchio facendomi l'occhiolino
«Mettiamo in chiaro una cosa,non mi piaci e non sono gelosa di te. Ci conosciamo da due giorni scarsi e già ti odio» sbuffo ancora
«Che cattiva» fa il broncio per poi iniziare a giocare.
Lui completa una squadra intera,se la cava benissimo da solo. Infatti,grazie a lui vinciamo 3 a 1 contro l'altra squadra. Faccio per andare negli spogliatoi quando qualcuno mi colpisce con una palla abbastanza pesante in testa,tant'è che vedo per un attimo sfocato prima di perdere i sensi e cadere a terra.
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Waiting for love
RomanceAlyce, una ragazza timida, riservata e chiusa con appena 17 anni, aveva da poco cambiato cittá, e non conosceva nessuno. Fino a quando non incontra il ragazzo che le stravolgerá la vita e che, per la prima volta, le farà provare tante emozioni.