Mi piaci.

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STO con degli amici,nel parco vicino casa.Vedendo poi che sono da poco passate le dieci di sera,decido di tornare indietro.Una volta arrivata in casa,noto che è vuota e non avendo nulla da fare decido di farmi un bagno caldo.Lasciando andare i miei vestiti a terra,vedo che i lividi si sono parecchio scuriti.Sono di un viola cupo,che alla vista fanno un grande contrasto con la mia pelle.Ma per fortuna non mi fanno male,non troppo e mi rilasso nell'acqua calda.Uscendo dal bagno ripenso a che fine abbia fatto Ghali,l'ho visto l'ultima volta questo pomeriggio con appunto la ragazza bionda.Beh non sono affari miei,che torni pure quando gli pare.Decido di guardarmi un film in camera mia,ma mi addormento prima che termini la metà. 

Quando sono le 7 di mattina,sto a prepararmi per andare a scuola e mi viene un po d'ansia.Pensare di rivedere quelle 3,mi mette un po di timore e guardandomi allo specchio copro con un po di trucco il rossore  sulla faccia che mi hanno provocato.Mi stupisco ancora delle persone,cioè io me ne  stavo per i fatti miei e loro hanno deciso di trattarmi come un sacco da boxe.In questa casa c'è troppo silenzio,cosi metto le mie auricolari e faccio partire della musica.Con le canzoni giuste riesco a calmarmi,è come se avessi un senso di alienazione e la capacità di non sentire i problemi che ci sono.Attendo l' autobus,o come lo chiamo io,la salvezza 91.Si perchè questo mezzo pare che sia il piu puntuale e  che circoli piu spesso,per le vie di Baggio.Arrivo in tempo a scuola e quando sto per entrare,rimetto in cellulare a posto ed entro in classe.Per i corridoi c'è un via vai di ragazzi,che vanno ognuno nella rispettiva aula e io invece vado al mio banco.La prima ora avremo latino,la prof è gia pronta ad interrogare gran parte di noi e guardandomi attorno vedo le loro facce terrorizzate.Anche se non mi fa impazzire come materia,sono preparata e quando apro il mio quaderno sento la porta aprirsi.Qualcuno la richiude in modo brusco,facendo sentire il tonfo riaccheggiare in questa grande stanza.

X:"Le pare questo  il modo di entrare?"dice con poco tolleranza la prof. Io allora decido di alzare lo sguardo e noto un ragazzo sulla soglia.

X:"Senta,mica l'ho fatto apposta.Questa scuola avrà come minimo cento anni,non lamentatevi se poi fa tutto rumore."dice svogliatamente il ragazzo,alzando gli occhi al cielo.

X:"Invece di rispondere in questo modo,si preoccupi di venire puntuale e non di ritardare di 15 minuti."dice la prof con tono rimproverante,mentre gli occhi di tutti noi sono sui due.

X:"Si si,ok."dice sbuffando il ragazzo,in modo in cui lo ha fatto mi fa spuntare un sorriso sulle labbra.L'insegnante poi gli mostra il suo posto,lui si sfila di dosso la cartella a tracolla e si incammina.Viene nella mia direzione e il mio sguardo incrocia il suo,lui fa l'occhiolino accompagnato da un mezzo sorriso.Mi volto subito,per non avere quel contatto visivo e ritorno ai miei libri.Sento poi trascinare la sedia dietro,la mia amica Ginevra si volta a guardarlo e vedo con la coda dell'occhio che è seduto nella fila dietro.Tira fuori il materiale scolastico con fare un po impacciato e si mette subito a chiacchierare sottovoce,con dei ragazzi vicino.

Ginevra:"Hai visto quanto è fregno?Questo è quello nuovo."dice maliziosamente.

Io:"Si, è carino."dico ripensando al suo aspetto,da badboy.

Ginevra:"Carino è riduttivo,troppo figo."dice mordendosi il labbro e io sorrido per la sua espressione.

Dopo le ore estenuanti passate a studiare e a sudare,arriva l'intervallo.Come quasi ogni giorno andiamo al distributore automatico,sbrigandoci altrimenti gli altri si fregano le robe piu buone.

Alessandra:"Ah comunque, che facciamo stasera?"dice mentre siamo sedute sui gradini che portano all'uscita della scuola.

Ginevra:"La città è enorme,io mi darei alla pazza gioia."dice entusiasta.

Io:"Si,cosi si farà notte fonda come al solito.Voglio anche poter riposare io."dico perchè quando usciamo insieme,in qualche modo si fa sempre l'alba.

Fuori è sereno e dentro tu piovi.  GHALIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora