Verità.

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STO aspettando non so cosa guardando i suoi occhi,magari che mi parli.

Ghali:"Non avevo notato prima,che le tue iridi fossero cosi grigie."dice sorridendo,sfiorando con il suo indice la mia punta del naso.

Io:"I tuoi invece,hanno dei riflessi dorati alla luce solare"dico accorgendomi,che siamo piu vicini di quanto credessi.

Io:"Ma non è con il descrivere il colore degli occhi,che distoglierai l'attenzione dall'argomento.In che guaio ti sei andato a cacciare?Cosa non hai fatto?"dico preoccupata,vedendo la sua espressione trasformarsi ancora più seria.

Ghali:"Credimi,meglio se ne stai fuori.Quella gente non ha scrupoli,non mi perdonerei se ti accadesse qualcosa per colpa mia.Mi fa quasi piacere,il fatto che provi timore per la situazione in cui mi sono ficcato.Ma io me la cavo da solo,quindi basta parlare di questo."dice un po innervosito.Io in realtà vorrei sapere,ma se lui non vuole è meglio lasciarlo stare.Almeno per ora.

Io:"Non so tu,ma io ho perso il sonno."dico muovendomi appena,in modo tale che Ghali si sposti per farmi alzare.Usciamo entrambi da camera mia,poi scendendo le scale veniamo accolti dal gatto che si struscia contro le nostre caviglie.

Ghali:"Hey bello,mi sei mancato."dice abbassandosi,per prenderlo in braccio.Andiamo in cucina,dove lui si mette a preparare subito il caffè.Io invece,prendo le tazze per i cereali che mangiamo di solito.Ci sediamo uno difronte all'altro,godendomi io il tempo senza fretta alcuna.Oggi è sabato,questo vuol dire niente scuola e niente compiti sfiancanti.

Ghali:"Oggi iniziano le riprese,per il mio nuovo video.Vieni anche tu,no?"dice distraendomi dai miei pensieri.

Io:"Si, ho detto di si."dico sbuffando.

Ghali:"Che ti prende?"dice guardandomi.

Io:"Nulla,cose mie."dico alzandomi.Pretende che gli risponda,quando lui non lo fa del tutto.Vado nella mi stanza della musica,iniziando a produrre qualche melodia decente.

Nella mente di Ghali:

STO ancora in cucina,ripenso all'atteggiamento che ha avuto Diana e non so come comportarmi.Pff ma che ne so.Ad interrompere le mie teorie,ci pensa quella simpatica di una governante a cui apro la porta.Mi sono stufato di sentire rumori vari,per le pulizie che fa e vado a vestirmi alla svelta.Accendo una siga e apro lo porta della camera di Diana,ma non la trovo all'interno.Pensando che sia in bagno,la lascio stare e mene vado.Raggiungo i miei amici,che stanno con Alessandro Murdaca al parchetto di solito.Li mi parla un po di come ha in mente di fare questo video,l'idea mi piace dato che la location principale sarà una discoteca.Ma non solo. Ma ora con i miei,facciamo una partita di calcetto qui vicino.

Camminando sul viale,raggiungo casa sua.Di Monique.La disussione avuta con lei,appena uscito dall'ospedale è andata oltre le altre che abbiamo frequentemente.Il limite lo ha oltrepassato,io non ne posso di questa relazione con lei.Due anni,mi bastano.Per questo premo il campanello,mi risponde svogliatamente e le dico di scendere da me.Al contrario suo,che mi voleva far salire.

Monique:"Ciao."dice con le braccia incrociate,avvicinandosi.

Io:"Ciao,devo parlarti."dico serio,lei mi guarda stranita e forse ha compreso il motivo per cui sono qui ora.

Monique:"Dimmi,ma scusami per l'altro giorno.Non penso quelle cose,le ho dette solo per dire.Per rabbia,sai com'è...Non accadrà più,non ce la faccio a litigare con te."dice dispiaciuta,intenta poi a darmi un bacio che io scanso subito.

Io:"Non toccarmi."dico freddo,indietreggiando.

Monique:"Ma..."dice perplessa.

Io:"Ma,nulla.Ti giustifichi sempre in questo modo e io mi son rotto.Basta,lasciamoci ora, che sarà meglio per entrambi."dico sicuro delle mie parole.

Fuori è sereno e dentro tu piovi.  GHALIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora