27. Princess in the castle

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Ventitré ore.
Milletrecentottanta minuti.
Ottantaduemilaottocento secondi.
Louis non sentiva più il suo culo.

Okay, così era poco poetico, ma onestamente non gli era rimasto spazio per la poesia dopo tutto quel tempo costretto a stare seduto.
Perché, certo, lui e Harry avevano dormito, chiacchierato, ascoltato musica, lanciato briciole di cracker in testa a Niall, mangiato e dormito ancora un po'. C'erano anche stati delicati momenti in cui si erano fondamentalmente solo fatti le coccole, cosa che Louis aveva adorato perché gli avevano permesso di affondare le dita tra i capelli di Harry e guardarlo chiudere gli occhi per il piacere. (A un certo punto aveva dovuto togliersi la felpa e ammucchiarsela in grembo perché, sorpresa, partire senza biancheria e sedersi accanto all'essere umano più sexy di tutti i tempi non era stata la combinazione migliore per le sue parti intime.)
In ogni caso, quando l'aereo era atterrato lui era pronto a correre fuori e baciare il terreno solo per potersi sgranchire le gambe.

«Luke!» sbraitò Michael, lanciandosi addosso al fidanzato non appena lo individuò tra la folla fuori dal gate.
«Mikey!» Il biondo lo prese al volo e lo strinse così forte che per un momento non ci fu neanche distinzione tra loro.
Louis li raggiunse arrancando insieme al resto degli amici, tutti evidentemente stravolti come lui. Erano partiti in piena notte e avevano passato quasi un giorno intero sull'aereo, ma fuori dall'Aeroporto Internazionale Kingsford Smith il sole brillava alto nel cielo, l'aria era calda e la gente abbronzata.
Al confronto, l'Inghilterra non era mai sembrata così grigia.

«Ragazzi,» sorrise Luke, facendo scendere cautamente il fidanzato e avvicinandosi al gruppo per salutare. Abbracciò tutti e li accompagnò a recuperare i bagagli dal nastro trasportatore prima di condurli alla macchina, una specie di vecchio fuoristrada a nove posti che sembrava creato per le escursioni nel deserto, e Louis si distese a pancia in giù sui sedili più in fondo perché il suo sedere stava ancora formicolando e non era una bella sensazione.
In realtà, sembrava quasi staccato dal suo corpo.
Gli avevano asportato il sedere mentre dormiva?

«Lou, smetti di palparti il culo e fai posto.» lo apostrofò Zayn, costringendolo a rimettersi seduto in maniera civile.
«No, ti prego,» lamentò il maggiore, ma poi vide l'espressione stressata di Zayn e decise che era meglio accontentarlo. Per lo meno, il viaggio in auto sarebbe durato poco e poi avrebbe avuto un letto vero su cui stendersi. «Dov'è Hazza?»
«Qui,» biascicò il riccio, sgusciando tra Zayn e la portiera per riuscire a passare per primo. Si pressò contro il fianco di Louis anche se erano stati seduti vicini fino a poco prima e Zayn alzò gli occhi al cielo, evitando di commentare solo perché era troppo stanco.

«Il volo è andato bene?» chiese Luke quando tutti ebbero preso posto sui sedili.
«Sì, grazie,» annuì Liam, l'unico ancora in grado di parlare.
«So che siete scombussolati per il jet lag, quindi vi porto a casa mia in modo che possiate riposare e riprendervi un po', va bene?»
«Mh-mh» mugugnò stancamente Niall.

Dopo quello il tragitto trascorse in silenzio, Luke fece partire un po' di musica tranquilla e gli altri fecero del loro meglio per non addormentarsi, sforzandosi di guardare fuori dai finestrini per distrarsi.
Louis si concentrò sui quieti "wow" che Harry espirava di tanto in tanto, ma fu davvero sollevato quando raggiunsero l'abitazione di Luke perché l'unica cosa che desiderava era un letto.

«Cristo, quando hai parlato di ospitarci a casa tua non pensavo intendessi una cosa... del genere!» osservò sbalordito Liam quando, sceso dall'auto, si trovò nell'enorme giardino della villa appartenente alla famiglia Hemmings.
«Eh, merito dei miei genitori.» si schermì il biondo, arrossendo leggermente mentre si stringeva nelle spalle «Voglio dire, è grazie a loro se possiamo vivere in una casa così bella, quindi...» S'interruppe un momento, apparendo intimidito. «Ma, insomma, mia mamma ha preparato la dependance per voi, spero non vi dia fastidio! Perché altrimenti posso trovarvi una sistemazione migliore e-»

Drama Queens || L.S. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora