Capitolo 1

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<<Sveglia Kate!>> furono le prime parole che udì, appena svegliata, quella mattina.

Non capivo l'improvviso entusiasmo di mia madre.
Non riuscivo a fare a meno di chiudere le palpebre per la troppa stanchezza.

Accesi il mio Iphone e vidi l'orario sulla schermata

" 7.40 "

" Cazzo" pensai "Faró tardi a scuola!"

Scesi velocemente dal letto e mi vestii. Decisi di mettermi qualcosa di semplice per il mio primo giorno di scuola. Indossai una maglietta rossa semplice e poco scollata, una gonnellina nera (non troppo corta) e delle Vans del medesimo colore.

Ebbi appena il tempo di sciacquarmi la faccia e prendere dei biscotti al volo che avrei mangiato lungo il tragitto.

Corsi fino alla fermata dell'autobus e quando arrivai ero già senza fiato. Durante i tre mesi d'estate avevo trascurato molto lo sport e in più questa scuola e più lontana della vecchia.

Toccai i miei capelli marroni e mi bloccai: non gli avevo pettinati e in più erano bagnati di sudore.

"Perfetto! Chissà cosa penseranno di me i miei nuovi compagni..."

Feci in tempo a salire ed l'autobus partì.

*****
In viaggio ero stata "stranamente" tranquilla, cosa insolita per un ansiosa professionista come me, ma appena feci un passo sul marciapiede realizzai ció che stava succedendo.

La Mission High School. Quell'edificio era il doppio più grande del mio vecchio istituto. Me lo sentivo, mi sarei persa!

Percorsi lentamente il pezzo di strada che mi separava dall'entrata, con la preoccupazione che cresceva sempre più dentro il mio corpo.

Appena entrai scrutai con gli occhi l'ingresso del gigante edificio.
C'erano ragazzi che parlavano, altri che correvano per non fare tardi e altri ancora che se ne stavano da soli seduti sul muretto. Tutto era così vivace e colorato lì! Una strana energia inizió a scorrermi nelle vene. La voglia di esplorare, la voglia di conoscere, la speranza di farmi degli amici con cui passare un anno fantastico.

Ad un certo punto vidi con la coda dell'occhio un esile dito sfiorarmi la spalla.

Una bassa ragazzina dai capelli rossi mormoró << Tu devi essere Kate Gray, vero?>>

Feci segno di sì con la testa, poi questa continuó porgendomi la mano in modo amichevole << Bene! Io mi chiamo Daisy Smith, piacere di conoscerti! Sono quì per farti visitare la scuola e portarti nella tua classe.>>

Inizió a salire le scale e io la seguì. Quei suoi occhi verdi pieni di allegria, quello sguardo coinvolgente, qui suoi modi di fare così socievoli la rendevano una persona affidabile e solare. Anche se la conoscevo da nemmeno un minuto, sentivo di potermi fidare di lei.

Arrivati al secondo piano disse<<Hai l'orario delle lezioni?>>

<<Si, alla prima ora ho biologia>> risposi timidamente, uscendo il foglio con le materie e i rispettivi orari.

Lei lo prese in mano e sorrise soddisfatta, poi affermó << La classe di biologia é in fondo a sinistra, mentre quella di inglese é due aule più avanti, alla terza ora vieni giù che ti mostro le altre classi>>

Detto questo corse via al piano inferiore rischiando anche di inciampare.

Feci come indicato e mi recai nella classe di biologia.

Appena entrai tutti puntarono il loro sguardo su di me.

Il professore mi guardó confuso. Aveva la pelle pallida quasi come un cadavere, due occhi spenti e delle visibili occhiaie sotto di essi.

Appena lo vidi, subito pensai "O mio dio! É Piton! Non ci credo, sono ad Hogwarts!!!"

<< E tu chi saresti?>> chiese in tono monotono.

Mi irrigidii. Tutti continuavano a guardarmi e io diventavo sempre più rossa dall'imbarazzo. Con una posa quasi da soldato esclamai<< Kate Grey, 16 anni, vengo dalla San Francisco Art Institute!>>

<< Non devi dirci anche il tuo codice fiscale!>> disse una voce rompendo il silenzio. Proveniva da una ragazza seduta negli ultimi banchi. Aveva una coda di cavallo e vestiva in modo molto sportivo.

<< Ahah, molto divertente Alex>> affermó sarcastico il professore, poi disse<< Signorina Grey, vada a sedersi per favore e stia attenta alla lezione>>

Camminai verso l'ultimo banco rimasto libero, vicino a una ragazza minuta dai capelli neri come la pece.

La lezione proseguì in maniera lenta e noiosa.
*****

Appena suonó la campanella presi il mio zaino, sistemai alla meglio i capelli e mi diressi verso la classe di inglese. A fermarmi fu la ragazza di prima, Alex.

<<Hey!>> esclamó. Indietreggiai senza un motivo ben preciso.

Lei mi guardó in modo strano, pronta a sfoderare un altra delle sue battute. Come previsto infatti disse<<Tranquilla non ti mangio!>>

Mi tranquillizzai e provai a essere amichevole, ma tutto ció che ottenni fu un misero fallimento. Provai a dire qualche parola, ma nessun suono uscì dalla mia bocca. Non ero mai stata brava a fare queste cose.

Stavo per fare l'ennesima figura di merda, quando un viso conosciuto venne in mio soccorso. <<Aleeeex!!>> disse Daisy appena entró in classe, buttandosi a capofitto sulla ragazza al mio fianco.

Poi rivolse il suo sguardo verso di me << Vedo che hai conosciuto Kate>>

Iniziammo a parlare del più e del meno fino a quando il prof ci intimó a lasciare l'aula.

Daisy allungó le sue braccia ad ognuna di noi afferrandoci le spalle, formando una specie di semicerchio aperto.

Era incredibile, sono arrivata da nemmeno un ora per iniziare il triennio e già mi ero fatta delle amiche. La simpatia di Alex e il dolce sorriso di Daisy mi contagiarono. La loro allegria mi travolse ed anche io inizia ad aprirmi a loro.

Appena arrivate davanti alla porta fui io a staccarmi dal "abbraccio" e ad aprirla.

Appena entrai sbattei contro qualcosa, contro una persona. Ancora incapace di realizzare ció che fosse accaduto alzai lo sguardo e incrociai due grandi occhi marroni.

Appartenevano ad un ragazzo dai capelli castani leggermente spettinati. Aveva il volto marcato, vestiva in modo semplice e continuó a guardarmi con indifferenza.

Era semplicemente bellissimo. Sentii le guance andarmi a fuoco e pronunció una sola parola << Levati>> poi se ne andó con altrettanta indifferenza.

Entrai in classe un attimo dopo continuando a pensare a quel ragazzo dai capelli spettinati e gli occhi marroni per tutta la durata della lezione.

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