Capitolo 6

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Appena uscii dall'autobus accesi il cellulare e vidi la schermata home:
Venerdì 20 Novembre
                7.58

Wow, oggi sono in orario! Cosa mi sta succedendo?

Camminai fino al cancello, poi mi fermai a pensare.

" 20 Novembre... questa data mi é familiare. Ma cosa c'é oggi...? Vabbé faró meglio a non darci troppo peso, devo concentrarmi sul mio compito"

Salii le scale leggermente ingobbita e con aria assonnata. Non avevo proprio voglia di fare un compito quel giorno anzi, non avevo proprio voglia di fare niente.

Il liceo era particolarmente luminoso quel giorno. I raggi del sole attraversavano le grandi vetrate nei corridoi e facevano spiccare i colori pastello delle pareti e quelli più vivaci dei muretti, dando fastidio ai miei poveri occhi che riuscivano a malapena a stare aperti.

Anche l'aria sembrava abbastanza insolita: erano tutti stranamente felici e rilassanti.

Sembrava che una ventata fresca di ottimismo fosse passata di quì scacciando per un attimo la monotonia dell'autunno. O magari mi stavo solamente suggestionando.

Purtroppo io facevo eccezione essendo più apatica del solito.

Sembravo uno zombie mentre vagavo per i corridoi in cerca della classe di biologia.

Appena entrata in classe nessuno mi degnó di uno sguardo, troppo impegnati a divertirsi e a scherzare con gli amici.

Mi sedetti all'ultimo posto rimasto: il primo banco al centro, quasi attacato alla cattedra con vista sul professore.

Il professor Smith, o come adoravo chiamarlo io il  professor Piton, mi guardó inarcando un sopracciglio, come sorpreso di aver trovato un essere simile a lui in quella mattinata gioiosa.

La lezione sembró più lenta del solito, tutto mi smbrava più lento: le parole del professore, il muoversi delle sue labbra, i passi e il suo scrivere sulla lavagna.

Ma, a interrompere una spiegazione che assomigliava di più una cantilena fù una pallina di carta che mi voló direttamente sul banco.

Lo aprii curiosa leggendo il seguente messaggio:

          Alla fine della terza ora nello sgabuzzino al secondo piano.

M.M.

"Un messaggio? Da un anonimo?!"

<<Beh, almeno questa lezione diventerà un po più ineressante>> sbisbigliai a me stessa.

<<Signorina Gray, immagino tu voglia condividere la tua scoperta interessante con tutta la classe>> disse il prof prendendomi alla sprovvista.

Merda!

<<No, no! Vada avanti, non vorrei interrompere la sua lezione per stupidi pettegolezzi tra ragazze>> mormorai per prendere tempo.

Pensa a qualcosa, PENSA A QUALCOSA!

<<Insisto, si alzi e comunichi il contenuto di quel foglio alla classe>>

Ahah, trovato!

Feci come mi fu detto e, un po titubante, esclamai<<Hai sentito parlare di...>>

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