Il giovane licantropo era seduto sulla poltrona di casa sua,davanti al camino,era da tanto che non si rilassava un po', era stanchissimo, avrebbe riposato volentieri,infatti ogni tanto gli si chiudevano gli occhi e iniziava a sognare, sogni che iniziavano ma non finivano perché interrotti dalla sua piccolina che,ogni tanto,con la sua voce squillante,lo chiamava dicendogli che si annoiava e che voleva divertirsi un po' con lui; così il padre, nel dormiveglia, ribatteva<piccolina mia, papà è stanco, lasciami riposare,ti prego...> ma la piccola, offesa, scuoteva la testa facendo muovere i due codini color nocciola,che gli entravano negli occhi, ma lei non gli dava peso, l'importante era che il padre giocava con lei;guardando il pavimento sporco con i suoi occhioni dolci con cui ogni volta addolciva il suo papà,che non sapeva dirgli di no. < dai papà, ti prego,raccontami una storia!Accendi i tuoi occhi luminosi rossi! Dai papà!> così il licantropo cedeva e gli rispondeva < va bene, piccola mia...Quale storia vuoi che ti racconti oggi? La bella e la bestia? Cenerentola?> insomma... ogni volta la stessa storia,ma quella volta la dolce bambina gli fece una richiesta particolare,voleva che le raccontasse la sua storia,la storia della sua vita,come aveva conosciuto Malia, la sua attuale moglie, Stiles, Lydia,il suo branco. < ti racconterò la storia di una ragazza che portava il tuo nome,la ragazza più coraggiosa che abbia mai conosciuto, la ragazza che mi ha salvato la vita più volte,la cacciatrice che ha combattuto fino alla fine,Allison Argent>