Il ragazzo si svegliò all' improvviso, gli occhi spalancati, i capelli scompigliati a causa della posizione con cui aveva dormito, le coperte rigirate si se stesse.
Come aveva fatto a non pensarci? Quel biglietto, quel dannato biglietto...lo aveva scritto lui. Doveva tornare lì dove lo aveva trovato la prima volta: nella bottiglietta.
Il ragazzo digitava il numero del suo migliore amico, attento a non fare troppo rumore per non svegliare la sua piccolina,che dormiva già da un pezzo.
Il telefono squillava, Stiles dormiva comodo nel letto, ancora stanchissimo, si alzò dal letto per rispondere al telefono.
<Mhm..Scott?!... perché mi chiami a quest'ora?!?>
< Stiles, ricordi il biglietto d' amore dentro la bottiglietta?>
< Certo...ci sembrava qualcosa che avrebbe potuto aiutarci,ma non lo era.>
< Sì che lo era. Vediamoci tra 5 minuti sotto casa mia. Ti spiegherò tutto.>
< Ok.>I ragazzi si affrettarono a prepararsi per incontrarsi, ognuno attento a non svegliare la propria famiglia.
Quando si ritrovarono, il lupo attaccò subito a parlare.
< Stiles, conosco quel biglietto. Stiles,dobbiamo trovarlo. Quel biglietto...l' ho scritto io.>
< Cosa?!? Non ho capito niente Scott. Cerchiamo il biglietto poi mi spieghi tutto meglio.>
I due ragazzi si diressero verso il punto dove avevano trovato quella bottiglietta.
Per loro fortuna, la bottiglietta si trovava ancora lì. I ragazzi, stupiti del fatto che la bottiglietta non fosse sparita, trasportata via dal vento o presa da qualcuno, la raccolsero.
Così, Scott, si sedette su una panchina non molto distante ed iniziò a raccontare la storia di quel biglietto e di come aveva fatto a ricordarsi di esso.
Ad un tratto,Stiles spalancò gli occhi.
<Scott> mormorò.
< Che c'è?> aveva poi risposto il lupo.
< Ricordi accanto a cosa si trovava la bottiglietta, la prima che l' abbiamo trovata?>
< Certo, vicino a un biglietto della pista di pattinaggio sul ghiaccio.>
<E se quel biglietto della pista di pattinaggio non fosse lì per caso?> replicò Stiles. <Se proprio Allison volesse farci capire qualcosa?>
< E cosa c'entra quel biglietto in tutto questo?>
<Proprio non ricordi? Spremi quel cervello!> lo rimproverò Stiles. <E va bene, te lo dico io...> Ribatté quindi facendo un gesto ampio con le braccia. <Non ricordi il "doppio appuntamento" alla pista di pattinaggio sul ghiaccio?> spiegò.
< Stiles, sei un genio! Talmente tanto che vorrei baciarti...peccato che sei un maschio!> disse il licantropo. Poi attaccarono in una risata fragorosa. Una di quelle risate che si fanno solo tra amici veri. Una di quelle risate che non facevano da quando erano bambini.
<Basta ridere, abbiamo un caso da risolvere.> si rimproverò Scott, che però ancora ridacchiava.
<Umh...certo.... Stavamo dicendo? Ah si....> disse incerto Stiles.
<Non capisco...> cominciò il licantropo. < Ho sempre ricordato tutti i minimi particolari di quel fantastico pomeriggio. Conservo ancora le foto che ci facemmo io ed Allison.> Pronunciato quel nome, le gambe di Scott vacillarono.I ragazzi, quindi tornarono dove avevano trovato la bottiglietta e, come per magia,il biglietto strappato era ancora lì: dove era la prima volta, accanto al messaggio. Quella notte stava riservando troppe sorprese per i due amici.
<Dobbiamo capirlo> aggiunse quindi il lupo.
<Cosa?!?> chiese l' amico.
<Dobbiamo capire chi c'è dietro tutto questo.>Spazio autrice❤️🔑
Ciao! Volevo solo ringraziarvi per tutti i complimenti che mi state facendo e per tutti i traguardi che sta raggiungendo questa storia! Vi adoro veramente! Questo è l' ottavo capitolo, spero vi piaccia...vi ringrazio ancora....eeee niente, godetevi la storia!❤️