È in quell'esatto momento che capisci quando tieni ad una persona. Quando vedi che si batte per te, che ti difende. Che ti mette sempre sul piedistallo, al primo posto. Quando piangi e sai che ci sarà sempre come supporto. Quando, al solo incrocio di sguardi, senti il cuore battere all'impazzata e le guance bollenti. Ecco: questo è Fabrizio Moro, per me. Probabilmente lui non sa nulla dei miei sentimenti, ma non voglio dirgli ciò che provo realmente per non rovinare la nostra amicizia... quest'ultima conseguenza sarebbe un duro colpo per me, per lui, per entrambi. So cosa vuol dire perdere qualcuno, e non è una bella sensazione. Lui è parte di me da sempre: le nostre madri sono amiche, così siamo cresciuti (e continuiamo a farlo, pur essendo distanti) anche adesso.
Insomma, siamo come fratelli.
L'unico "problema" (se si può definire così) è che, da quando abbiamo finito le superiori, abbiamo intrapreso strade completamente diverse.
Io vado all'università, studio medicina, mentre lui è un cantante.
Adoro le sue canzoni, i testi, le melodie. Ma soprattutto, amo il fatto che ascoltandole riesco a sentirlo vicino: non è quasi mai a casa, è sempre in giro per l'Italia ad inseguire il suo sogno. E mi manca tanto, ogni volta che so che non è qui, nel mio, anzi, nel nostro, quartiere. Le nostre sono due case vicine che condividono il cortile: quante volte abbiamo giocato assieme a nascondino, a un due tre stella, alla famiglia. Ogni pomeriggio della nostra infanzia lo passavamo a giocare, con solo una piccola sosta verso le cinque del pomeriggio durante la quale mangiavamo pane e Nutella preparato dalle nostre madri. Non ci fermavamo mai, eravamo dei bambini molto vivaci. Peccato che adesso non siamo più né bambini né vivaci: soffriamo a causa della distanza, e ciò comporta anche tanti altri esiti negativi. Non riesco a studiare come facevo all'inizio dell'Università, quando ancora Fabrizio non era via così spesso e inoltre ogni sera ci sentiamo soli, anche se magari siamo sempre circondati da persone amorevoli, come per me la famiglia, per lui altri amici eccetera eccetera.
Fortuna che esistono i cellulari e le videochiamate!
Decido di videochiamarlo per fare una pausa dallo studio, visto che non riesco a concentrarmi più di tanto.
"Ehiii! Come va, cantante?" Lo saluto sorridendo, cercando di nascondere la sofferenza che provo nel saperlo lontano.
"Così, mi manchi tanto, lo sai. E tu, dottoressa?" Risponde lui, sospirando un po'. Sarà molto stanco, in questo periodo va da una città all'altra girando come una trottola.
"Insomma, manco io sto messa tanto bene. Arrivata ad un certo orario non ci capisco più nulla!" Dico, facendolo ridere. Ha una risata così contagiosa che fa ridere anche me.
"Dai, ce la puoi fare...magari per oggi basta studiare, okay? Non voglio che ti stanchi troppo. Comunque, devo dirti una cosa" dice lui, facendomi un po' spaventare.
"Dimmi Fab, cosa è successo?" Chiedo.
"Domenica torno e rimango per una settimana, contenta? Ti ho visto un po' triste da qualche giorno a questa parte, perciò ho deciso di provare a renderti felice...magari portandoti anche un regalino, che ne pensi?" Spiegò lui, sorridendo e facendomi il suo solito occhiolino da chi ne sa una più del diavolo.
"Davvero? Grazie Fab, sono contentissima!" Rispondo, saltando di gioia per la stanza dove, più di dieci anni fa, giocavamo insieme, componevamo puzzle e disegnavamo.
Però lui ha detto che mi ha visto triste... non sono riuscita a mascherare bene il mio dolore, quindi?
Lo sto facendo soffrire da lontano, quando lui in realtà dovrebbe essere felice.
Infondo ha un bel lavoro,una mente brillante ed una voce stupenda: perché devo sempre rovinare tutto, facendolo sentire in colpa?
Decido di lasciare questi quesiti per me e continuo a parlare con Fab: mi racconta di ciò che vede, della gente nuova che incontra, delle bambine che appena lo vedono impazziscono. Sembra che anche lui cerca di nascondere la tristezza.
Li conosco i suoi occhi, e adesso sono spenti, non più brillanti come una volta.
Gli chiedo se tutto fila liscio, e lui mi dice che va assolutamente tutto bene e di non preoccuparmi. Speriamo sia così. Dopo aver parlato per un'ora e mezza, ci diamo la buonanotte e io vado a letto. Domani è venerdì e devo andare a fare una cosa importante, che potrebbe determinare per sempre la mia vita e il mio futuro. Potrei anche non avere un futuro, se le cose vanno male. Decido di lasciar scivolare via le preoccupazioni e mi avvolgo nelle coperte, abbandonandomi alle braccia di Morfeo.Nota autrice
Ciao a tutti, cosa ne pensate di questo inizio per questa nuova storia? Spero vi sia piaciuto, se vedo dei riscontri positivi andrò avanti, altrimenti, se non vi piace qualcosa o tutto, ditemelo senza problemi! A volte le critiche (se costruttive, però 😉) riescono a far "camminare" un'idea su una strada migliore. Mi raccomando, aspetto i vostri pareri!
Grazie per il tempo dedicatomi,
Martina
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Lontani Sì, Ma Non Di Cuore- Fabrizio Moro
RomanceLa storia d'amore tra un cantante, Fabrizio Moro, e Roberta, un'aspirante oncologa. Leggetela se vi piacciono le storie d'amore e/o Fabrizio Moro! Fatemi sapere cosa ne pensate!