Prologo

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L'allenamento era durato poco quel giorno. Addirittura mezz'ora in meno del solito e ne erano tutti felici ma nessuno piu di John, infatti quel giorno, il martedi, dopo il basket aveva la lezione di violino. Quella mezz'ora gli dava il tempo di rilassarsi e di lavarsi con calma rispetto alla solita furia. <<Potresti prestarmi il tuo shampoo?>> chiese Roy mentre annaspava per via dell'acqua bollente della doccia.
<<Questa è l'ultima volta che te lo presto Mr. Black.>>lo apostrofó John imitanado la loro professoressa di storia e pensando di suonare più severo di cio che in realtá era (i due si conoscevano dalla terza elementare pertanto il signor Black si era abituato alle battute di John per quanto le trovasse idiote)
Una volta uscito dalla palestra John si diresse in un bar a prendere un caffé nel suo ultimo quarto d'ora di libertá fuori programma; John Willem aveva uno strano rapporto col caffé infatti da quando si era reso conto che la sua vita avesse la necesssita di andare piu veloce della maggior parte delle altre aveva iniziato ad assumerlo in modo compulssivo e questo successe molto presto nonostante il disappunto di sua madre e l'indifferenza sostanziale del padre che tra lavoro e corsi d'aggiornamento non c'era mai stato troppo per il figlio, ma lui non gliene aveva mai fatto una colpa: forse non ne aveva il tempo dopo tutto.
Mentre sorseggiava il suo caffé in quella particolare giornata vide qualcosa di insolito che in verita lo turbo più di quando volesse ammettere. Quel giorno infatti vide passare tra le sedie e i tavoli esterni del Rox Coffee due individui mai visti tra le quattro strade di quella piccola città in cui abitava: il maschio poteva avere 2 o 3 anni in piu di lui e indosssava una felpa blu con la bandiera inglese sul cappuccio. Era molto magro e i suoi occhi scuri si abbinavano perfettamente ai capelli neri come la pece che gli ricadevano sulla fronte.
La ragazza che era con lui poteva essere invece piu giovane di qualche anno , quasi sicuramente era sua sorella o una sorta di parente relativamente stretto poiche (come piu volte si era vantato com Roy) John capiva pressoché subito se una ragazza era occupata sentimentalmente o no e di sicuro lei non stava col "ragazzo inglese" come lo aveva nominato in automatico il suo cervello. Lei era piu alta di 10 centimetri almeno e aveva gli occhi di un particolare grigio chiaro che le brillavano in faccia come la stella polare su un cielo nero d'estate, il suo labbro era sottile, quasi impercettibile nel suo volto allungato. I suoi capelli erano biondi dello stesso colore che nella nostra mente assume il sole quando lo immagginiamo a splendere nello spazio.
Avevano entrambi fretta e infatti urtarono diverse sedie tra cui quella di un vecchio che stava beatamente sonnecchiando, il poveraccio si sveglio di soprassalto e urló : <<Dannati idioti! Prestate un po' più di attenzione a dove mettete quelle zampacce! >>. I due non gli diedero conto e continuarono a correre fino a infilarsi tra la folla e scomparire.

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