1.Un nuovo incontro

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Sono Anna. Anna Dini,per essere precisi. Ho i capelli biondi a caschetto,occhi azzurri molto accesi,carnagione chiara e vivo a Milano, in un piccolo condominio in mezzo al grande traffico della città.

Ho molti amici nel condominio e ogni giorno mi sveglio presto,sulle 7:00,per andare a fare la mia solita passeggiata mattutina e per dar da mangiare al mio gatto, Rufus. È un gatto con il pelo bianco e nero, se ne sta quasi sempre steso sul divano a dormire, posso capirlo, è molto vecchio. Io e Giuseppe,mio marito morto 10 anni fa,abbiamo comprato Rufus quasi 20 anni fa, è stato il regalo d'anniversario che ci ha fatto mia sorella, Dora. Ho sempre voluto un gatto e lei lo sapeva bene, cosí finalmente il mio desiderio si è avverato e il mio vecchio Rufus mi fa sempre compagnia anche nei momenti difficili. Posso dire che è il mio migliore amico e mi accompagnerà fino alla morte.

Oggi è un giorno come gli altri,il solito giovedí,tranquillo e gelido. Quest'inverno finalmente,dopo tanto tempo,ha nevicato ed è davvero freddo. Per le strade si vedono bambini che si tirano le palle di neve,che fanno il pupazzo,che si divertono giocando insieme,mentre io sono qui in casa che mi bevo una cioccolata calda. A volte ripenso a quando ero piccola,quando giocavo anch'io con la neve insieme alle mie amiche e quando facevamo mille scherzi ai nostri genitori...insomma,mi mettevo sempre nei guai,ma mi divertivo molto.

Oggi Margherita,una mia grande amica che abita anche lei qui nel condominio e che ha la mia stessa età, si deve trasferire in un altra città perchè si è ammalata gravemente e deve essere curata in un ospedale che si trova lontano da Milano. Mi dispiace molto che se ne debba andare,era una mia cara amica e credo che mi mancherà molto la sua compagnia. È una bravissima sarta e quando avevo bisogno di aggiustare una cucitura rotta di un vestito lei mi aiutava aggiungendoci anche qualche accessorio. Grazie a lei sono riuscita a non abbattermi per la morte di Giuseppe,mi sosteneva molto e ogni volta che avevo bisogno d'aiuto lei arrivava sempre in mio soccorso.

Dopo gli abbracci e i saluti,Margherita partì,lasciando un regalino ad ogni componente del condominio. A me regalò un bellissimo vestito fatto da lei,tutta rosa con alcuni brillantini che si apre con una cerniera dietro. Era davvero grazioso,mi piaceva molto.

Margherita aveva lasciato in vendita la sua camera del condomio,e quel giorno stesso un signore la comprò e si trasferí qui. Era un uomo sulla sesantina d'anni,aveva i capelli tinti di nero,occhi verdi e corporatura muscolosa per uno di 60 anni. Mentre faceva avanti e indietro per mettere le valigie nella sua stanza prendendole dalla macchina,notai che non aveva nessuna fede al dito, vuol dire che non era sposato e che non si era mai fidanzato.

Dopo aver sistemato la sua camera,il nuovo arrivato decise di conoscere tutti i suoi nuovi vicini cosí suonò ad ogni campanello salutando tutti gentilmente. La mia stanza del condominio era quella all'ultimo piano,e infatti fui l'ultima. Appena suonò al mio campanello aprí la porta salutandolo e lui,gentilmente,si presentò:

-"Salve,il mio nome è Fabio,mi sono appena trasferito qui nella stanza al secondo piano,quella in cui viveva la signora Margherita,è un piacere conoscerla,lei come si chiama?"-

Subito gli risposi altrettanto gentilmente:

-"Salve,mi chiamo Anna e anche per me è un piacere conoscerla,spero che si trovi bene qui..."-

-"Oh,perfavore,mi dia del tu"-

Wow,quest'uomo era davvero educato,davvero un gentil'uomo.

-"Oh ma certo,anche tu allora,dammi pure del tu"-

Lui annuí poi mi salutó per l'ultima volta e tornò in camera sua per pranzare.

Chiusi la porta e andai in cucina a preparare da mangiare. Lasagne al forno,il mio piatto preferito. Le amo da quando ero piccola e le amo tutt'ora.

Dopo aver mangiato decisi di invitare alcune mie amiche del condominio per fare una passeggiata al parco tutte insieme. Giulia e Rosalba accettarono, mentre Morgana disse che non poteva perchè doveva badare i suoi nipotini che le aveva portato la figlia e se li portava fuori non sarebbe riuscita a controllarli da quanto erano vivaci.

Poi però,Rosalba ci propose di invitare anche Fabio per fargli visitare un pò la nostra città,visto che lui prima abitava a Roma. Noi,d'accordo con lei,ci avviammo verso la sua stanza ma proprio in quel momento sentimmo delle urla provenire dalla sua stanza: era al telefono con qualcuno e gli stava urlando contro cose incomprensibili.

Io,Giulia e Rosalba ci scambiammo qualche occhiata dubbiosa,poi,dopo qualche minuto,non sentimmo più urlare cosí suonammo al campanello,sperando di non trovarci davanti un Fabio arrabbiato e soprattutto di non fare brutta figura.

ANGOLO AUTRICE

Ciao ragazzi! Benvenuti in questa mia nuova storia,spero che questo capitolo vi sia piaciuto😁

Cosa ne pensate di Fabio? Secondo voi perchè urlava in quel modo al telefono? E poi,con chi?😐

Non dimenticatevi di commentare e lasciate una stellina se il capitolo vi è piaciuto😘

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