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[Parla Angelo]

Ero appena rientrato dall'allenamento,stavo per cenare,questa sera la seduta tecnica era durata più del previsto per poter preparare al meglio la sfida di questo weekend.

Mi squillò il cellulare. Lessi il mittente: Giulia. Risposi.

Ang: Ciao Giulietta.

Dall'altra parte della cornetta sentivo solo singhiozzare, iniziai a preoccuparmi.

Ange: Figlia mia che succede?

Giul: Henrik...

E ancora lacrime.

Ange: Gli è successo qualcosa di brutto? Si è fatto male di nuovo? Qualche incidente?

Giul: Tonje...

Singhiozzi ancora più forti.

Dio santo, se è quello che penso giuro che vado da quel coglione e gli taglio l'uccello,non si può permettere di fare una cosa del genere.

Ange: L'ha fatto di nuovo?

Giul: Sì...

Ecco,avevo intuito giusto. Giuro che appena chiudo la chiamata prendo due biglietti per la Norvegia e lo vado a smontare dal vivo.

Ang: Senti io adesso prendo i biglietti aerei che vengo lì e lo sistemo io.

Giul: No papi non farlo.

Ange: Perché? Gliele devo suonare io di persona.

Giul: Non ti preoccupare,non venire in Norvegia

Ange: E perché non dovrei?

Giul: Perché sarebbe uno spreco di soldi

Ange: Non è vero, lo sai che farei qualsiasi cosa per te.

Giul: Papà non serve che vieni in Norvegia,sono appena atterrata a Verona. Forse è meglio che vieni qua.

Ange: Arrivo figlia mia

Misi giù il telefono. Presi immediatamente le chiavi della macchina e mi diressi immediatamente verso Verona.


Ora Giulia è tornata in Italia,come andrà a finire?

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