Due migliori amici che si conoscono da una vita, lei felicemente fidanzata da due anni, ad un passo dal matrimonio ma nella vita non tutto è rose e fiori
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❤️ #Nina
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[Parla Giulia]
Il classico suono della notifica. Sobbalzai,presi immediatamente il telefono,no non era lui,era solo la notifica di un like alla foto mia e di Nina. Era passata una settimana da quando ero tornata in Italia da mio padre,lo sapeva solo lui. Quella notifica pensavo o meglio speravo fosse un messaggio di Henrik,da quando me ne sono andata non si è più fatto vivo. Mi rode un sacco dirlo, ma forse Tonje e Pippo avevano ragione,era solo un errore quello che era successo.
Mio padre era in bagno a lavarsi,io sul divano ad allattare la mia piccola quando suonò il citofono.
Giul: Arrivo subito.
Appena aprii la porta me lo trovai davanti,più bianco del previsto,anche io sbiancai non appena lo vidi.
X: Giulia...
Giul: Che vuoi?
X: Sempre gentile eh...
Ange: Giuls chi è che ha suonato?
Arrivò anche mio padre e non appena vide chi si era presentato alla porta sbiancò pure lui.
Ange: Che ci fai qua?
X: Scusa se non ti ho avvisato ma avevo bisogno di parlarti,però ora non c'è bisogno,ho capito da solo.
Giul: Ecco per cui ora te ne puoi anche andare...
X: Giulietta che ci fai qua?
Giul: Non sono affari tuoi,per cui ora vedi di andartene
Stavo chiudendo la porta quando mio padre la bloccò.
Ange: Aspetta,fallo entrare. Vieni pure Pippo.
Fil: Grazie coach.
Giul: Complimenti anche a te davvero...
Ange: Giulia basta non ce la faccio più a vederti soffrire, è una settimana che stai chiusa in casa che non metti fuori il naso...
Giul: Sì certo dopo che mio marito mi ha lasciato da sola con nostra figlia,mi ha reso ridicola davanti a mezzo mondo dovrei essere felice ed uscire? Ma mi faccia il piacere.
Fil: Cosa???
Giul: Hai sentito bene.
Fil: Quel coglione l'ha rifatto?
Giul: Sì,non c'è bisogno che mi rinfacci di avermi avvertito.
Ange: Io vado di là,vi lascio discutere.
Giul: Che vuoi Lanza?
Fil: Già che sono qua posso vedere Nina?
Giul: Ok.
Fil: È un' amore,vi somiglia un sacco.
Giul: Grazie.
Fil: Fatti abbracciare e non piangere.
Giul: Non sto piangendo.
Fil: Lo sai che ti conosco benissimo,sei troppo cocciuta per dirlo ma so che stai per scoppiare in lacrime.
Lo abbracciai e come aveva previsto scoppiai a piangere.
Giul: Scusami Pippo,scusa per come ti ho trattato,sono stata una stronza,ti dovevo credere invece ci sono ricascata,tutto mi faceva credere che mi amasse,era dolce,non mi lasciava sola un attimo,era tornato quello di prima,ci eravamo pure sposati,ti rendi conto? Scusami davvero,non ti meriti un'amica come me.
Fil: Shh,non ti preoccupare,ora non ti lascerò più andare e giuro che se dovessi vedere quel deficiente finirò in carcere,non gli lascerò nemmeno un osso intero,voglio vedere come fa le Olimpiadi.
Giul: Farai metà del lavoro,perché mio padre si è già preso la briga di farlo lui.
Fil: Comunque l'avevo capito che eri in Italia.
Giul: E come?
Fil: La tazza che c'era nella foto con Nina te l'avevo regalata io anni fa,e siccome mentre eri in Norvegia sono venuto da tuo padre diverse volte e una volta mi ha fatto una camomilla, il giorno del vostro matrimonio,mi ha dato proprio quella tazza per cui sapevo che era qua e tu di conseguenza eri tornata.
Lo abbracciai ancora più forte,avevo sbagliato a dare retta ad Henrik,aveva e avrà sempre ragione il mio migliore amico.
Eccomi sono tornata,scusate l'assenza ma ero super impegnata.
Contenti di questo riappacificamento tra Giulia e Pippo?
(Comunque se la storia non vi piace basta dirlo,così non vado più avanti e non spreco tempo in una cosa che non è di vostro gradimento,grazie)