•3°Capitolo•

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I CAN'T TAKE IT ANYMORE
Pov.Jimin

Sentii l'ambulanza arrivare. Vedevo ancora sfocato, ed i suoni erano ancora amplificati. Quasi non mi reggevo neanche a sedere. Tremavo e mugolavo. Sentivo le mie parti intime andare a fuoco. Appena mi caricarono dentro con la barella, guardai il ragazzo, facendogli appena un piccolo sorriso, come ringraziamento. Non mi fidavo ancora di lui. Però, ne dovevo essere riconoscente di avermi magari aiutato. Per fortuna almeno i soccorritori erano delle donne. Sospirai, sentendomi al sicuro. Il ragazzo però volle venire con noi. Io lo guardai negli occhi, tappandomi poi i miei con le mani. Mi stava per venire un attacco di panico. Adesso non riuscivo più neanche a guardare un ragazzo negli occhi che subito mi batteva forte il cuore per la paura. Guardai le infermiere con sguardo di disperazione. Tremavo. Non riuscivo a parlare bene. In ogni cosa che mi chiedevano io rispondevo balbettando. Mi sentivo scoppiare la testa, e mi bruciavano gli occhi in un modo atroce. Evidentemente ero ancora sotto effetto di droghe.
Per fortuna le infermiere dopo avermi fatto qualche domanda subito si misero all'opera, dandomi dell'acqua da bere, e cercando di calmarmi.
Arrivati in ospedale mi portarono al padiglione.
Mi visitarono per due lunghe ore. Aspettavo i risultati.
Appena entrò il ragazzo in stanza, mi nascosi sotto le coperte, ansimando di nuovo impaurito.
"N-non f-farmi del male anche tu...t-ti scongiuro...Non anche tu...N-non abusarmi..."
Gli sussurrai sotto le coperte quasi piangendo. Ero rimasto davvero terrorizzato dall'accaduto, che ero convinto ormai che tutti gli uomini potessero di nuovo stuprarmi. Ormai non mi fidavo più di nessuno.

Come promesso, ho pubblicato anche un altro capitolo~
Alla prossima!

||AGRAPHOBIA|| VMINDove le storie prendono vita. Scoprilo ora