"Buongiorno scricciolo" mi disse teneramente Ethan mentre mi accomodavo sul posto che mi aveva riservato sull'autobus. "Perché questo soprannome?" Risposi divertita. "Perché sei piccolina rispetto a me"
"Mica tanto, saranno appena 10 centimetri"
Lui si fermò a guardarmi sorridendo.
"Che c'è?" Chiesi imbarazzata. "Mi dai il tuo numero? Mi sono accorto di non avertelo ancora chiesto e ci conosciamo già abbastanza". Gli porsi il telefono in modo che lo potesse scrivere e lui fece lo stesso, poi proseguí. "Senti...non è che una volta...cioè, se ti va ecco...verresti a casa mia? Siamo 8 in famiglia ma ti prometto che le mie sorelle non ti disturberanno. È per conoscerci un po' meglio, ti faccio vedere i labirinti e ti insegno se ti va. Insomma facciamo cosa vuoi...allora ti va?" Io scoppiai a ridere da quanto aveva parlato velocemente, poi risposi. "Mi farebbe davvero tanto piacere, scegli tu il giorno. Per me è indifferente, in questo periodo non ho molti compiti"
"Anche oggi se per te non è un problema"
"Oh ok va bene, avverto subito i miei allora"
"Fantastico!!! Ah vuoi una cuffia? Scommetto che questa ti piace". Inserii l'auricolare, la canzone era "Almeno tu" di Francesca Michielin. "Lei è una delle mie cantanti preferite" risposi contenta.
Il viaggio verso scuola proseguí e io spesso, invece di guardare fuori dal finestrino, mi fermavo a guardare lui: la luce del primo sole gli illuminava la carnagione olivastra rendendolo ancora più splendente e i lunghi capelli gli incorniciavano il viso in maniera perfetta. "Beh io sono arrivato purtroppo, mi faceva piacere stare con te" mi disse quasi sussurrando. Poi proseguì. "Ci vediamo oggi! Mi raccomando, puntuale alla fermata del bus che così andiamo insieme. Fai la brava"
"Va bene, anche tu" dissi quasi canticchiando.
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Il figlio del giostraio
ChickLitFrancesca è una ragazza curiosa che abita in un piccolo paesino. L'incontro con un ragazzo, che non si sarebbe mai aspettata di incontrare, le stravolgerà la quotidianità