Il figlio del giostraio

Capitolo 6

Ethan's POV
Era bella pure quando dormiva. Era bella quando sorrideva, quando faceva finta di fare l'offesa, quando si fermava a guardarmi e quando mi parlava. Era bella sempre e, credetemi, ci avevo provato tante volte a fare il primo passo, a baciarla, a prenderle la mano ma trovavo sempre qualcosa che me lo impedisse. Era come se ci fosse un muro, un muro troppo alto che non riuscivo a superare. Si chiama timidezza, coglione. Esatto, ero timido. E pure coglione. Volevo farle capire quanto tenessi a lei ma sembrava non accorgersene. Forse non ero abbastanza, non ero di certo famoso per il bell'aspetto o per la figura atletica. Probabilmente lei si era già infatuata di qualche ragazzo più grande e con più muscoli e per quanto cercassi di convincermi a lasciarla perdere c'era qualcosa che mi impediva di farlo. Non volevo ferirla, si era affezionata a me comunque. Penso che in me avesse trovato l'unica persona che non la giudicasse, un fratello insomma.
Cercai di svegliarla solleticandole la punta del naso con i capelli. "Ancora 5 minuti". Si lamentò lei con la voce impastata di sonno. "Tesoro sono le 8, arriverai tardi a casa anche oggi. Ti dò un passaggio". Mi alzai dal letto ma d'improvviso la sentii chiamarmi. "Ethan"
"Si?"
"No, nulla...è che mi piace ripetere il tuo nome per sentire che ci sei ancora e sapere che non sei scappato". La sua voce era ancora mezza addormentata e le sue parole mi sciolsero il cuore come un ghiacciolo al sole. Le detti un delicato bacio sulla fronte per poi convincerla a prepararsi e a farsi accompagnare.
"Sei sveglia?" Le chiesi appena scesa davanti casa, barcollava un po'. "Si si, ma ancora per poco" sorrise con gli occhi a mezz'asta. Rimanemmo così per un po', come la prima volta. Poi improvvisamente parlò e sobbalzai. "Grazie della bella giornata, mi sono divertita tanto. A domani". Mi lanciò un bacio volante per poi rientrare a casa. Che deficiente, era il tuo momento. Già, sono uno stupido.