Capitolo 26

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Pov's Emma
E:"e adesso apri questa porta!"
Urlo tra le lacrime.
Lancia la chiave a terra e si siede sul divano.
Mette le mani in faccia e inizia a piangere a singhiozzi.
Prendo la chiave e lo guardo.
Non mi pento di quello che ho detto, anzi, penso davvero a tutto quello che ho detto. Beh, ovviamente lo amo ancora. Lo sanno anche i muri che lo amo e non smetterò mai di farlo.
Lui è la mia vita, ma adesso è meglio così.
Fa male anche a me, ma ho sofferto troppo per colpa sua.
Apro la porta e lo lascio lì.
Mi asciugo le lacrime ed entro nel mio camerino.
Giorgio si è svegliato e mi sorride.
Giorgio:"papà ha finito di provare? Voglio andare a casa"
E:"si, ha finito"
Mi guarda e dice.
Giorgio:"hai pianto?"
E:"no, mi è entrata una cosa nell'occhio"
Gli sorrido e lui annuisce.
Giorgio:"vado da papà"
Si alza ed esce.
Pov's Stefano
È andata via. Ho sentito la porta sbattere.
Ho ancora le mani sulla faccia e continuo a piangere. Sono uno stupido e lei fa bene a non amarmi più.
Bussano alla porta.
Giorgio:"papà?"
Alzo la testa e lui corre da me.
Giorgio:"perché piangi?"
Lo abbraccio e lui mi stringe forte. In questo momento il più grande mi sembra lui.
Giorgio:"stai tranquillo papà, ci sono io"
Mi lascia un bacio sulla guancia.
Non riesco nemmeno a parlare.
Giorgio:"andiamo a casa?"
Annuisco.
Mi asciugo le lacrime e mi alzo per poi prenderlo in braccio.
Usciamo fuori. Non mi va di incontrarla per i corridoi.
Entriamo in macchina e arriviamo a casa mia.
Appena entriamo, si butta sul divano.
Sto ancora piangendo e non ho detto una parola da quando è entrato nel mio camerino.
Giorgio:"papà, quando arriva Santiago?"
S:"domenica"
Dico e mi asciugo le lacrime.
Lui annuisce e mi fa segno di sedersi vicino a lui.
Giorgio:"hai litigato con la mamma?"
Annuisco.
Abbassa la testa e io lo guardo confuso.
Giorgio:"vi ho sentiti. Ero fuori alla porta e ho sentito tutto. Poi ho sentito che la mamma stava per uscire e sono corso nel sul camerino. Quindi adesso ricorda tutto?"
S:"si"
Dico e scoppio a piangere di nuovo.
Giorgio:"papà, non piangere"
Bussano alla porta e Giorgio va ad aprire.
Gilda:"ciao piccolino!"
Giorgio:"ciao"
Sento la voce di Gilda e mi alzo.
Sorride a Giorgio, ma il suo sorriso scompare quando mi vede piangere.
Gilda:"che succede?"
Corre da me.
In questo momento non mi va nemmeno di litigare con lei.
La abbraccio e continuo a piangere mentre lei mi accarezza i capelli.
Giorgio chiude la porta e si siede sul divano.
Mi stacco e lei mi asciuga le lacrime.
Gilda:"cos'è successo?"
Mi chiede di nuovo.
S:"ho litigato con Emma, stavolta è finita davvero"
Abbassa la testa.
Gilda:"la colpa è soltanto mia"
S:"no, non è tua. È colpa mia"
Gilda:"adesso non pensiamoci, ci sono io con te stasera"
[..]
Pov's Gilda
Ore:23:00
Abbiamo appena finito di mangiare la pizza e suo figlio è in camera sua e sta dormendo.
Ci sediamo sul divano e dico.
Gilda:"quindi adesso ricorda tutto?"
Annuisce.
Mi ha detto che stavolta è finita davvero.
Non poteva darmi notizia più bella.
Sono felice ma fingo di non esserlo visto che lui sta male.
Ecco perché lei stamattina mi ha detto quelle cose. Si ricordava tutto.
Credeva che così mi sarei allontanata da lui e invece no. Ora che hanno litigato pesantemente, ho più possibilità di avvicinarmi a lui.
Gilda:"mi dispiace ancora per quello che ho fatto quel giorno, ma l'avevo fatto per voi. Per non farvi scoprire"
S:"ti prego, non parliamone più"
Dice con voce tremante.
Gilda:"no, hai ragione"
Gli accarezzo i capelli e lui mi sorride.
S:"grazie per stasera, almeno mi sono distratto un po' da tutto quello che è accaduto"
Gli sorrido.
Gilda:"di niente"
Ci abbracciamo di nuovo e io mi mordo il labbro inferiore.
Dopo un po' ci stacchiamo e ci guardiamo.
Sto per avvicinarmi a lui ma dice.
S:"guardiamo un film?"
Sta per accendere la televisione, ma prendo il telecomando e lo poso sul tavolino.
Gilda:"lascia stare il film"
Sussurro avvicinando il mio viso al suo.
Gli prendo il viso tra le mani e appoggio le mie labbra alle sue.
Pov's Emma
Arrivo a casa e mi butto sul letto esausta.
Io ed Elisa abbiamo continuato a provare con i ragazzi fino a tardi.
Domani dobbiamo vincere noi assolutamente, anche se nella squadra blu, sono altrettanto forti.
Mi ritorna in mente l'immagine di Stefano di oggi mentre piangeva.
Mi è dispiaciuto davvero molto per oggi.
Ma dovevo sfogarmi, per anni mi sono sempre tenuta tutto dentro e ho sofferto, tanto.
Però lo ammetto, mi manca tanto.
Mi mancano tanto i suoi baci, i suoi abbracci, il suo profumo, tutto.
Mi manca stare con lui ed essere felice.
Finalmente ci stavamo riuscendo, stavamo diventato la famiglia che avevo sempre sognato, ma poi quel giorno ha rovinato tutto.
Mi asciugo le lacrime e mi alzo per poi uscire fuori.
Sento Francesca russare. Rido e scuoto la testa per poi andare in bagno e mettere il pigiama.
Torno in camera e vado a letto.
Chissà lui cosa sta facendo, chissà se sta dormendo.
So com'è fatto. Quando sta male, non riesce nemmeno a dormire.
Cerco di non pensarci e chiudo gli occhi.
[..]
Pov's Stefano
Il giorno dopo.
Ore:08:00
Accompagno Giorgio a scuola e vado agli studi.
Stasera c'è la prima puntata del serale e noi dobbiamo preparare i costumi per le coreografie.
Con Gilda non è successo nulla.
Ci siamo baciati ma poi è andata via.
Voleva andare oltre ma mi sono fermato.
Mentre la baciavo, pensavo ad Emma.
Mi sono staccato subito e le ho detto che non potevo stare con lei.
Ha abbassato la testa ed è andata via
Ho continuato a baciarla perché credevo che così mi sarei dimenticato di Emma.
Ma più la baciavo e più mi veniva in mente quella biondina che mi ha fatto perdere la testa.
Stanotte, dopo che lei è andata via, non sono riuscito più a dormire. Continuavo a pensare a quello che era successo e pensavo ad Emma. Non riesco a smettere di pensare a lei nemmeno un secondo.
Appena arrivo, entro dentro per andare nel mio camerino.
Prima mi fermo alla macchinetta per prendere il caffè.
La vedo arrivare e faccio finta di niente.
E:"ciao"
Faccio un cenno con la testa.
E:"hai accompagnato Giorgio a scuola?"
Annuisco.
E:"bene"
Abbassa la testa e non dice più niente.
Prendo il mio caffè e vado nel mio camerino.
Sto per chiuderlo ma entra anche lei.
E:"senti, mi dispiace per quello che ti ho detto ieri"
S:"quelle cose le pensavi veramente?"
Annuisce.
S:"allora non dobbiamo dirci proprio niente"
Mi siedo sul divano e lei dice.
E:"si, penso tutto quello che ho detto, ma che non ti amo, non lo penso. Io ti amo, non ho mai smesso e lo sai"
La guardo e vedo che si morde il labbro inferiore per non piangere.
S:"e allora perché hai detto di non amarmi?"
E:"perché ero arrabbiata e lo sono ancora"
Sta per dire un'altra cosa ma qualcuno entra dalla porta.
Gilda:"bene, noi due ci baciamo e poi torni di nuovo da lei?"
Emma la guarda e spalanca gli occhi.
E:"cosa?"
Gilda:"stanotte ci siamo baciati, ma tranquilla, non è successo niente di più"
Emma mi guarda e io mi alzo.
E:"ed io che mi preoccupavo per te. Vedo che ti sei dato già da fare. Ciao Stefano"
Spinge con la spalla Gilda e poi esce fuori.
S:"perché ti intrometti sempre tra me e lei?! Che cazzo vuoi da me?"
Gilda:"nulla, me ne vado"
S:"si, ti conviene"
Dico con le lacrime agli occhi.
Lei mi guarda male e poi esce fuori sbattendo la porta.
Pov's Emma
La vedo uscire dal camerino e la seguo.
Esce fuori agli studi e io la prendo per un braccio per poi farla girare.
E:"forse non ti è chiaro che tu qui non ci devi più mettere piede"
Gilda:"infatti sono andata direttamente a casa sua"
Mi sorride.
E:"allora non hai capito. Tu a Stefano non ti ci devi proprio più avvicinare"
Gilda:"non state più insieme"
E:"ma noi ci amiamo. E tu non potrai impedirlo"
La spingo ed Elena ed Elisa che sono appena uscite fuori, corrono da noi.
Gilda sta per venirmi addosso ma Elena la blocca.
Elena:"vattene subito"
Gilda si allontana e va via con la sua macchina.
Elisa:"ma cos'è successo?"
E:"niente, adesso scusate ma devo andare a riprendermi una cosa"
Entro dentro e corro nel camerino di Stefano.
Sono stanca, adesso voglio solo stare con lui.

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