Una Notte

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Scorpius

< Eclissi?> mi chiese.
< Eclissi> risposi.

Ci guardiamo con sguardo serio, e poi pian piano non posso far a meno che sorridere.

Sorride anche lei, scoppiamo insieme in una fragorosa risata.

Tutti ci guardano divertiti.

< Allora...> dice mia mamma.
< Quindi ora che farete?>

Ci guardiamo e sorridendo sento la sua voce nella mia testa.

Scorpius

Che vuoi?

Ora che possiamo parlare nella mente, rispondi prima a me: che facciamo?

Non lo so Rose.

Io ho un idea.

Sentiamo.

Alziamoci, prendiamo i cappotti ed usciamo fuori.

Ci sto.

Al mio tre ci alziamo. Uno... due... tre.

Ci alziamo, ci avviciamo all'entrata e mettiamo i cappotti.

< Ragazzi ehm...che fate?>chiede Albus.

Silenzio.

< Hey rispondete> continua.

Io e Rose ci guardiamo e dopo di che usciamo.
Ci chiudiamo la porta alle spalle e scoppiamo a ridere.
Senza parlare ci incamminiamo.
Passeggiamo per un po fino ad un parco-giochi babbano.
Rose mi guarda sorridente e dopo si mette sulla altalena come una bambina.
Io la spingo e la faccio volare sempre piu in alto.

Ridiamo.

Passiamo il tempo a ridere, come facevamo tempo fa.
Perché dalla sua risata capisco molte cose.

Scende e mi affianca sulla panchina dove mi sono poggiato.
<Rose...>
< Sono felice di essere con te, Scorpius>
<Anche io,Rose ma ora...cosa siamo?>
<Non lo so . Vorrei definirti come mio fidanzato ma ho sempre odiato questo termine.
È come una imposta.
Noi siamo ciò che siamo. Il nostro status non può essere imposto da parole dettate da un vocabolario.
Io sono la vera Rose se sto con te.
Possiamo definirci come vogliamo.
Possiamo usare vocaboli su vocaboli.
In qualunque lingua.
Tu rimarrai sempre mio>
<Tu eri gia mia Rose, gia da tempo>

Mi giro verso di lei e la trovo col volto rivolto a me.
Catturo quelle morbide labbra.
Ci baciamo con dolcezza.
La prendo per la vita stringendola a me.
Pian piano la faccio mettere a cavalcioni sulle mie gambe.
Le prendo il viso tra le mani.
Faccio scendere il mio tocco sulla vita.
Lei ha le mani nei miei capelli.

Ci stacchiamo per prender fiato e la guardo.
Non con malizia, ma con amore.
< Scorpius...>
< mhh>
<Non qui> dice.

Non capisco. Si alza, mi prende la mano e comincia a correre verso la Tana.

Vedo la casa in lontananza ma lei si ferma vicino un albero.

< Rose ma che...>
<Guarda> mi zittisce.
Porta la mano su una radice e la alza.
Ne esce un bottone Rosso che lei preme e si apre una specie di voragine nell'albero.
Sono sbalordito.
Mi fa scendere questo cubicolo con delle scale e arriviamo in una sala illuminata da un camino con una grande libreria e un divano molto grande ed altre poltrone.

<Rose ma...>
<È il mio posto segreto, lo conosco solo io.> dice.
Non ho il tempo di rispondere.
Si gira e mi bacia.
Le metto le mani sulla vita e lei intorno al collo.
Ma è diverso.
È passionale.
<Rose sei sicura?>
< Mai stata di più >

La appoggio delicatamente sul divano mettendomi su di lei.
Una volto tolte le giacche, passo a prendere gli orli della maglia e lei comincia a sbottonare la mia camicia, con una lentezza asfissiante.

In breve tempo siamo in intimo.
Lei è bellissima.
Le tolgo il reggiseno e lei mi sfila i boxer ormai troppo stretti.
Un solo strato di pizzo ci divide.
E presto sparisce anche quello...




Salveeee.
Tutto bene??

Commentate, aspetto le notifiche.

Baciiii.❤

E lo dico perche tra qualche ora (nuovo capitolo) mi odierete.

L'ultima lite~ ScoroseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora