5 anni.

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Scorpius
Sono passati 5 anni dalla mia notte con Rose.
Sono passati 5 anni e non la dimentico.
Vivo alla Tana con Albus e insieme siamo alle prime armi da Auror.
Da quel giorno nella casa non gira più la stessa felicità.
Mi ha detto George che successe la stessa cosa quando mori suo fratello.
Il punto è che ogni giorno mi faccio la stessa domanda: Come sta?
Mi preoccupo del suo stato di salute.
E se si è fidanzata?
Se ha trovato uno meglio di me.
Le ho mandato lettere per due anni e non mi ha mai risposto.
Il gufo tornava indietro senza aver consegnato la lettera.
E se fosse morta?
No, impossibile.
Me lo sento.

Mi alzo e mi vesto, poi mi dirigo in cucina.
Saluto tutti e mi rendo conto sono piu felici del solito.
Ad un certo punto entra nonna Molly con una grande torta con scritto "Auguri Scorpius +21"
Giusto oggi è il mio compleanno.
Sorrido.
Mi cantano la canzone degli auguri e soffio le candeline.
Mentre mangiamo arriva un gufo.
Prendo la lettera.

Caro Scorpius,
Buon compleanno.
Vi volevo solo dire che tra tre giorni verrò alla Tana.
Non vedo l'ora.
Tua.

Rose Weasley

Mi cade la mascella a leggere quel nome, il suo nome.
Poi metabolizzo le parole.
<ODDIO NON CI CREDO> Urlo.
Tutti si spaventano.
<Scorpius che hai? Mi stavi facendo venire un infarto!!!>
<È una lettera d-di...>
<Di chi?> dice spazientita Dominique.
<Arriva tra tre giorni>
<Ma chi??> dice Lily.
<Rose> dico

Accade tutto in un attimo.

Albus si alza buttando all'aria la sedia.
Nonna Molly fa cadere i piatti per terra.
Dominique e Lily si mettono ad urlare.
Louis quasi si strozza.
Hugo sputa il bicchiere di succo di zucca che stava bevendo.
Hermione si alza ma nel farlo prende una storta sul tacco.
Ron lancia la forchetta contro il muro dove rimane incastrata.
Io sorrido da ebete.
<Scorpius se è uno scherzo...>dice Albus.
<Leggi> gli do la lettera.
Lui legge le poche righe e ripete.
< Vi volevo solo dire che tra tre giorni verrò alla Tana.>
<Cazzo> dice James.
E li tutti cominciano a correre.
Nonna comincia a pulire.
Le donne a sistemare.
Le cugine a prendere le foto di Rose.
I cugini a sistemare il campo da quiddich.
Ed io rimango li impalato come un ebete.
Forse è il piu bel regalo di compleanno della mia vita.

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Sono passati tre giorni che tutti hanno vissuto nell'ansia.
Esatto ansia.
Tutti oppressi da mille paranoie mentali.
Tutti ad immaginarsi quanto fosse cambiata.
Ed io non mi preoccupavo. Fino a d ora.
E se non mi amasse più.
E se quella promessa non fosse servita.
Io non sono stato con nessuno per 5 anni perché la sentivo ancora con me.
Questi pensieri mi assalgono la sera prima, a cena.
Sono tutti agitati.
Io forse di più.
<Che credete succederà? > dice Ron.
<Non lo so> dico.
<Per come è fatta potrebbe entrare da quella porta e mandarci tutti a quel paese perche ci siamo disperati per niente.
Potrebbe dire che le siamo mancati e che aveva nostalgia.
Ma una cosa è certa: non piangerà e non dirà di essersi pentita.
Per quanto ne sappiomo potrebbe pure essere sposat....> ma al solo pensiero le parole mi muoiono in gola.
<Scorpius -dice Ginny- lei ti ama ancora.>
Sorrido.
Continuiamo a mangiare.

Torno in camera ma non chiudo occhio.
Spero solo che si ricordi di me.
Ma che dici Scorpius?
Ovvio che si ricorda di te.

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La mattina dopo la tana era messa a nuovo.
Tutti sono in sala da pranzo seduti al tavolo vuoto.
Chi si mangia le unghie, chi suda, chi gioca con il centrotavola.
Io sono alzato e cammino avanti e dietro per la sala.
<Quanto siete in ansia da uno a dieci?> dico all'improvviso.
<Non c'è un numero abbastanza grande> risponde Ron.
<Insomma -continuo- lei arriverà qui, mi guarderà e mi dirà che ormai tra noi è acqua passata>
<Non ti preoccupare Scorp-> Comincia a dire ma si interrompe quando sentiamo in lontananza il rombo di una macchina.
<Eccola> singhiozzo.
Tutti si guardano preoccupati.
Io sono fermo. Davanti alla porta. Aspettando di aprire.
Rumore di una portiera che si chiude.
Ansia.
Si sentono dei passi.
Ansia al doppio.
Bussa il campanello.
Ansia alla milionesima.
Tutti mi guardano impauriti.
Appoggio la mano sulla maniglia, spingo verso il basso, e pian piano apro la porta.
Davanti a me, a testa china, Rose Weasley mi si presenta.
Alza il volto e i suoi occhi si scontrano con i miei.
<Ciao Scorpius>
<C-ciao Rose>
<Ehm posso entrare?>
<Certo> dico.
Entra continuando a guardarmi.
Poi si gira e vede tutta la famiglia riunita in torno al tavolo della cucina.
<Salve...> sussurra imbarazzata.
Come me. Sono letteralmente un peperone.
Non ci posso credere di averla davanti a me.
È come se non se ne fosse mai andata.
Nessuno sembra capace di poter risponde, poiché le parole sono morte a tutti tra i singhiozzi.
<Rose,> dice Albus, e si catapulta tra le braccia della cugina.
Tutti sembrano sciogliersi e si lanciano tra le braccia della tanto mancata, Rose Weasley.
<Mi siete mancati> dice.
Poi si libera dall'abbraccio familiare e mi viene incontro.
<Soprattutto tu Scorpius> dice con le lacrime agli occhi.
Io senza esitare l'abbraccio sollevandola anche un po da terra.
Sono in paradiso.
Non voglio più staccarmi da queste braccia.
Ma purtroppo non va cosi.
Dalla porta, lasciata aperta dalla fretta e dalla tensione, si sente una vocina.
<Mamma ti muovi? Mi sto annoiando in macchina>
Tutti si girano.
Sull'uscio della porta c'è una bambina da i lunghi capelli biondi, viso tempestato di lentigini e occhi azzurri.
Rose si stacca e parla.
<Vai in macchina. Sotto al sedile ci sono dei giochi>
<Va bene mamma, scusatemi>
La bambina si allontana saltellando nel suo vestitino giallo, verso la macchina.
Tutti guardano Rose.
<È t-tua figlia?> chiedo scosso.
Ha avuto una figlia.
Si è fatta una nuova vita.

<Si -dice- ed è tua figlia Scorpius>





Ciaoooo
Amatemi.
Commentate tantissimoooooo.

Baci ❤

L'ultima lite~ ScoroseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora