Sei

931 35 2
                                    

"Ai ragazzi e alle ragazze non è permesso di stare a meno di 20 centimetri gli uni dagli altri." Vecchia megera in rosa, quanto la odio.

"Giuro che prima o poi la trasformo in un rospo." Sbraitò Fred.
La situazione iniziava ad essere estenuante, non eravamo quasi più liberi di niente, in più ci hanno interrotti... di nuovo.
"Sembra quasi non sia destino." Sdrammatizzai.
"Non ci è dato di scegliere la cornice del nostro destino, ma ciò che vi mettiamo dentro è nostro." Detto questo andò via.
Decisi di lasciar perdere, Fred è fatto così, va, viene, scappa, torna.. solo lui sa cosa gli passa per il cervello.
Continuai a camminare verso l'atrio dov'ero precedentemente diretta, mi sedetti nel mio solito posto e iniziai il mio pomeriggio di studio.

Arrivò l'ora di andare a lezione con Harry. Mi incontrai con Mia e Sophie e insieme ci dirigemmo verso la stanza delle necessità. Erano già tutti li, così iniziammo la lezione.
Era nostro solito dividerci per gruppi e ognuno di noi si concentrava con una serie di incantesimi diversi dagli altri gruppi, non so come facesse Harry a seguirci e correggerci tutti.
Quest'oggi ero nello stesso gruppo con i gemelli e Lee e in men che non si dica il solito tono di competitività apparve nei nostri occhi.
Ci divertivamo con poco, i ragazzi si sono schiantati un po' qua e là ed io mi divertivo a disarmarli quando meno se lo aspettavano.
"Ragazzi! Impegnatevi per cortesia." Ci rimproverò Harry, così iniziammo seriamente ad allenarci.

La lezione era finita ed io stavo letteralmente morendo di fame, non era ancora ora di cena così l'unica cosa che rimaneva da fare era lamentarsi.
"Non ce la faccio più, giuro. Potrei mangiarmi persino te." Dissi avvicinandomi a George fingendo di mordergli un braccio.
"Vacci piano Evans, poi come pensi che andrà avanti il mondo senza di me?"
"Ah non ti preoccupare Georgie, ci penserò io a portare avanti il mondo." Disse Fred scherzosamente.
"Freddie, non dureresti mezzo secondo senza di me."
Continuammo a passare il resto dell'ora nella sala comune nell'attesa che arrivasse l'ora di cena. Fortunatamente non ci volle molto.
Ci stavamo incamminando verso la sala grande tutti insieme, arrivati ci sedemmo tutti al solito posto, avevo Fred proprio di fronte a me.
Durante la cena, da me tanto aspettata, successe qualcosa che fece alterare i miei nervi.
Amanda Smith, Grifondoro, battitore nella squadra di Quidditch, sesto anno, capelli di rossi e occhi verdi. Si avvicinò a noi sedendosi proprio accanto a Fred.
I due iniziarono a parlare e scherzare, e fin li tutti andava bene, iniziai a provare un gran senso di gelosia dentro di me quando iniziò a toccarlo mentre faceva la gatta morta.
La situazione degenerò nel momento in cui lei gli sussurrò qualcosa all'orecchio e andò via.
Fred sorrise e George gli diede una gomitata di consenso, ridendo anche lui.
La fame mi passò da un momento all'altro, ero disgustata.
Prima cerca di baciarmi e poi ci prova con Amanda.
Può fare così con le altre, non con me.
Lo guardai molto male, mi alzai dalla tavola e mi diressi verso l'uscita.
Appena fuori dalla sala grande non sapevo se tornare nella sala comune o andare verso l'atrio, iniziai a camminare, lo avrei deciso strada facendo.
Alla fine mi ritrovai nell'atrio, nel mio solito e amato posto.
Iniziai a respirare per far fuoriuscire tutta la gelosia che si era instaurata dentro di me. Sono una ragazza molto impulsiva e se non mi fossi calmata sarei andata da Fred a tirargli un pugno in piena faccia.
"Non dovresti prendertela così tanto, Amanda non è... il mio tipo, per quanto carina possa essere." La voce di Fred riecheggiò dietro di me.
Non mi voltai, ma sentì i suoi passi che si avvicinavano a me.
"Fred, sei libero di parlare con chi ti pare." Dissi io continuando a guardare verso il cielo.
Fred si sedette al mio fianco iniziando anche lui a guardare nella mia stessa direzione.
Dopo alcuni attimi di silenzio Fred iniziò una conversazione.
"L'ho sempre saputo che eri gelosa."
"Però Fred, mi stupisce la tua rapidità nel capire le cose, sai ci hai messo molto più tempo per capire che tu..." non riuscì a finire la frase, non riuscivo proprio a dirgli che mi piaceva. Certo lui ormai lo sapeva, ma non so per quale motivo le parole "tu mi piaci" non riuscivano ad uscire dalla mia bocca.
"Che io?" Mi spronò a concludere la mia frase.
"Lascia perdere."
"Chloe." Mi richiamò gentilmente per farmi girare.
Così feci, mi girai per guardarlo, adesso i nostri occhi erano attirati gli uni dagli altri, non riuscendo a distaccarsi.
"Anche tu mi piaci." Concluse poi.
Sorrisi, non riuscì a fare nient'altro.
Fred si avvicinò lentamente, posando dolcemente le sue labbra alle mie, unendole e racchiudendo in esse un desiderio che da giorni cresceva dentro di noi.
Il mio cuore iniziò a battere violentemente contro il mio petto e lo stomaco stava danzando con tanto di capriole.
Durò pochi secondi che in realtà sembrarono ore. Ci staccammo controvoglia.
"Meglio di come lo avevo immaginato." Mi sorrise Fred.
Ricambiai il sorriso, in realtà non era mai scomparso dal mio volto.
Ero felice.

Nota dell'autrice.
Questo capitolo non è un granché, sono successe poche cose anche se una di queste è molto importante.
Non l'ho riletto, quindi non mi uccidete se ci dovessero essere dei piccoli errori. Lo studio purtroppo mi prende molto tempo, la maturità si avvicina, quindi cercherò di pubblicare un capitolo a settimana.
Spero vi piaccia💋

I'm in love with the shape of you.~Fred WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora