Quattro

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La giornata volò e immediatamente ci trovammo davanti quel pub sporco e trasandato.
Eravamo sempre più confuse, non avevamo idea di cosa volesse dirci in un posto come questo.
Entrammo e già qualcuno era lì come Neville, Luna, Cho, Dean, Seamus, Calì, Padma, Alicia, Ginny, Lee e tanti altri.
La situazione non era affatto migliorata nella nostra testa.
Salutammo tutti e parlammo un po' con Ginny, poi con Mia e Sophie ci sedemmo nelle prime tre sedie libere e, neanche il tempo di iniziare una conversazione tra di noi che entrarono Fred e George in una maniera tutt'altro che silenziosa.
Guardarono un po' tutti per poi fermare lo sguardo su di me. Sorrisi a George, infondo lui non mi aveva fatto niente, ma cercai in tutti i modi di ignorare lo sguardo di Fred e lui se ne accorse. Stava venendo verso di me, ma fortunatamente Hermione, Ron ed Harry entrarono.
"Ragazzi per favore prendete posto che iniziamo."
Disse Hermione molto decisa, il suo sguardo lasciava ben poco ad intendere.
"Ehm... Salve... tutti sapete perché siete qui." beh Hermione, non proprio tutti, pensai.
"Ci occorre un insegnante, uno che ha avuto delle vere esperienze nella difesa contro le arti oscure."
"Perché?"
Fu bruscamente interrotta, ma Ron rispose al posto di Hermione.
"Perché tu sai chi è tornato, stupito salame."
Contrabbattè anch'esso molto bruscamente. Dovevamo calmarci o questa conversazione, appena iniziata, non sarebbe finita bene.
"Così dice lui."
Continua il ragazzo, i suoi toni sembravano un po' migliorati....
"Così dice Silente."
"Silente dice così perché lui dice così. Il punto è, dove sono le prove?"
Eeh no, non sono affatto migliorati.
Intervenne un altro ragazzo, penso sia del terzo anno come Ginny.
"Se Potter potesse dirci di più su come Diggory è stato ucciso..."
Improvvisamente dentro la stanza calò un fascio di tristezza, soprattutto negli occhi di Cho.
"Non voglio parlare di Diggory, quindi se siete venuti qui per parlare di questo potete anche andarvene."
Harry si alzò dalla sedia abbastanza infastidito e, rivolgendosi ad Hermione, disse che voleva andare via, ma non tutti volevano delle certezze, chi credeva in Harry non voleva delle spiegazioni, lo avrebbero seguito ovunque e anche io mi fidavo di lui.
Certo non eravamo molto amici, ma so riconoscere una persona sincera quando la vedo ed Harry Potter era sincero.
"È vero che sai produrre un incanto patronus?" Iniziò Luna.
"Si, l'ho visto io" rispose Hermione fiera del suo amico.
"Accidenti Harry, non lo sapevo."
Intervenne l'amico Dean, poi anche Neville, che era seduto accanto a lui, si aggiunse alla conversazione.
" Ha ucciso anche un Basilisco, con una spada, nell'ufficio di Silente."
"Il terzo anno ha lottato contro cento dissennatori in una volta."
Ron guardò il suo migliore amico facendogli un sorriso.
"E l'anno scorso ha affrontato voi sapete chi in carne ossa."
Disse Hermione con un'espressione di rabbia mista alla paura.
"Aspetta Hermione, sembra grandioso a sentirlo così, ma la verità è che ho avuto fortuna, ho avuto quasi sempre un aiuto. Affrontare queste cose nella vita reale non è come a scuola, a scuola quando commetti un errore puoi sempre riprovare il giorno dopo, ma lì fuori, quando sei ad un istante dall'essere ucciso o vedi un amico morire davanti i tuoi occhi, non sapete che cos'è."
Detto ciò Harry si sedette molto triste e amareggiato, invaso dai brutti ricordi.
"Hai ragione Harry, noi non lo sappiamo, proprio per questo ci occorre il tuo aiuto.. perché se avremo la possibilità di lottare contro... Voldemort.."
"È tornato?"
Fu interrotta Hermione dal più piccolo del gruppo.
Harry annuì e in tutti noi calò un velo di sconforto, ma con molta determinazione e voglia di combattere tutti firmammo quel foglio.
Ero un po' triste nel non poter raccontare nulla a mio fratello, so che è un serpeverde, ma non andrebbe mai nella parte di quel mostro, lui combatterebbe con me... fortunatamente è all'ultimo anno e di difesa contro le arti oscure ne sa più di me, spero solo nel meglio..

Uscimmo da quel pub, ci stavamo incamminando verso il castello quando Fred, George e Lee corsero nella nostra direzione.
"Ragazze vi possiamo accompagnare?"
"Si" "No" rispondemmo in contemporanea io e Mia.
La guardai malissimo, se gli sguardi potessero uccidere lei sarebbe già morta.
Stavamo ancora camminando quando qualcuno mi tirò leggermente per un braccio per farmi voltare. Era Fred..
"Possiamo parlare?"
Mi disse passandosi una mando dietro la testa grattandola, era molto dolce lo ammetto, e forse stavo un po' esagerando con lui, ma volevo che capisse.
"Non ho nulla di cui parlare io."
"E allora non parlare, vieni a fare un giro con me ad Hogsmeade?"
Alzai lo sguardo per incrociarlo al suo, sembrava molto imbarazzato.
La mia faccia si ammorbidì, alzai gli occhi al cielo in modo giocoso e gli sorrisi, lo stavo perdonando, come sempre.
Ricambiò il mio sorriso e avvertì gli altri che non saremmo rientrati con loro al castello.
Durante la prima parte del tragitto nessuno dei due proferì parola, si vedeva che non sapeva cosa dire eppure mi aveva detto che voleva parlare.
"Tu non eri quello che voleva parlare?"
"Senti, mi dispiace di essermi intromesso nella tua vita sentimentale e di averti deriso, tu non lo hai mai fatto con me nonostante io ne abbia avute tante di ragazze strane, è solo che non voglio che tu stia male a causa di... quello."
"Perché lo disprezzi tanto? Cosa ti ha fatto Elias?"
Chiesi molto incuriosita, non ho mai visto Elias o mio fratello dargli fastidio.
"Non è che lo disprezzo, è che non voglio che alla fine tu ci stia male, insomma, se tu stai male poi chi altro pensi ci dia delle idee brillanti? Lee?" E iniziò a ridere.... beh la situazione a me non faceva affatto ridere.
"Ah quindi ti preoccupi che io stia male non perché tieni a me, ma perché può andare a discapito delle idee per il vostro stupido negozio?" Sputai abbastanza arrabbiata.
"Nono, non pensare male, avanti Chloe non sono un sentimentalista e lo sai. Volevo solo sdrammatizzare."
"Fred Weasley sei un emerito idiota! A volte sei molto intelligente, ma altre volte non capisci proprio niente."
Dissi passando da un tono arrabbiato ad un tono triste. Abbassai lo sguardo e mi fermai.
"Io non mi sono mai intromessa nella tua vita sentimentale, non ti ho mai deriso per una ragazza sbagliata, me ne sono sempre stata in disparte a guardare, guardare te che fai il cretino con le altre senza renderti conto di quello che hai davanti."
Non posso crederci, l'ho detto, gli ho fatto capire che mi piace, perché l'ho fatto? Ho rovinato tutto. Non ho neanche il coraggio di alzare lo sguardo.
Sento i passi di Fred avvicinarsi a me, è di nuovo vicino, così tanto vicino...
Portò le dita al mio mento alzandolo, facendo incrociare il mio sguardo con il suo, sembrava così serio e poco scioccato da quello che gli avevo appena rivelato.
"Lo so, io ti guardavo. Ma, sai Chloe, io ho questo brutto vizio di rovinare sempre tutto e lo hai visto con i tuoi stessi occhi. Mai una relazione durava più di un mese perché io non so tenermela una ragazza. Io non sono il tipico ragazzo romantico, non so mai qual è la cosa giusta da dire e spesso rovino tutto con delle battute fuori luogo. Volevo evitare il più possibile questo, volevo evitare di fare questo anche con te, ma purtroppo non ci sono riuscito. Non sono riuscito ad evitare di guardarti... insomma sei così... bella..."
Adesso era lui che stava guardando per terra ed io che stavo sorridendo come una stupida. Alzò di nuovo la testa di botto e continuò a parlare.
"Non posso rovinare tutto con te, non voglio farlo."

Ecco a voi un capitolo suuuuuper lungo, fatemi sapere il vostro parere. Secondo voi Fred dovrebbe baciarla o andare via?

I'm in love with the shape of you.~Fred WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora