Undici

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"Appena la srotolai capii immediatamente che quella lettera me l'aveva scritta Fred, era la sua calligrafia.
Non la lessi, la appallottolai e la gettai via.
Era davvero finita per me."

Erano passati giorni, mesi...
L'anno scolastico era giunto al termine, passai tutti gli esami con il massimo dei voi e per quanto riguarda Fred... beh mi rifiutai in tutti i modi di sentirlo, vederlo, leggere le sue lettere o anche solo sentirlo nominare.
Okay, forse la mia reazione è stata esagerata e impulsiva, forse non ha fatto qualcosa di così grave, ma non so perché non riuscivo a smettere di avercela con lui.
Ignorarlo è stato abbastanza facile, fino ad oggi.

"Possiamo aiutarvi belle donzelle?"
"Ciao Weasley."
Se avessi potuto sputare acido e trucidare con gli occhi quei due ragazzi rossi di fronte a me sarebbero già morti.
"Se tieni quella faccia imbruttita ti verranno le rughe."
Iniziò George a prendermi in giro.
Il mio sguardo assassino incontrò immediatamente il suo.
"Io non lo rovinerei quel visino così meraviglioso."
La voce di Fred rimbombò nelle mie orecchie. Era un tono di scherno mixato ad un tono dolce e malinconico.
Mi girai un po' più lentamente, anche il mio sguardo era cambiato, lo guardai quasi con disprezzo e senza pensarci un'altra volta mi voltai.
Sentì il contatto, quel contatto che mancava da tanto tempo, lo stesso che un tempo bramavo e che adesso quasi mi disgustava.
Lo scansai violentemente, senza neanche guardarlo, e continuai il percorso precedentemente interrotto.
"Non puoi fare così per sempre, come puoi resistermi ancora?"
Questo suo prendermi in giro mi aveva stancata.
Mi ha fatto male.
Ho odiato quello che ha fatto, non tanto perché fosse una cosa grave, bensì perché me lo ha tenuto nascosto, perché mi ha mentito spudoratamente e perché sapeva benissimo che non ero ancora pronta a non averlo più tra i piedi durante l'anno scolastico.
Tornai indietro più arrabbiata che mai, non ci pesai neanche mezza volta e, arrivata di fronte a lui, gli tirai uno schiaffo così forte che tutti quelli intorno a noi si voltarono a guardarci e improvvisamente un silenzio di tomba calò in quella parte di negozio.
Con altrettanto silenzio e disprezzo mi rivoltai, e questa volta me ne andai definitivamente.
Mia e Sophie mi vennero dietro senza proferire parola, sapevano che sarebbe stato peggio.
"Cortesemente andreste a riprendere mio fratello? Vorrei tornare a casa."
Dissi io rompendo il silenzio imbarazzante creatosi precedentemente.
"Chloe, io capisco che sei arrabbiata e delusa, ma..."
Mia tirò un forte sospiro, non riuscì a capire che tipo di sospiro fosse fino a quando non continuò il discorso.
" Non ti arrabbiare con me, ma devo dirti una cosa importante.
Durante questo mese io mi sono vista un paio di volte con George... siamo usciti insieme ed è scattato qualcosa tra di noi.
Questa però è un'altra storia, che ti racconterò volentieri se non sarai troppo arrabbiata con me. Nelle prime uscite George mi parlava molto di Fred, mi diceva che stava male e che gli mancavi un casino.
Quando andavo a trovarli nel loro appartamento sopra il negozio Fred mi parlava sempre di te, aveva sempre il suo solito tono scherzoso, ma voleva che io ti convincessi almeno a scrivergli una lettera.
Come tu ben sai ci ho provato una volta a dirti di cercarlo, ma non mi hai mai risposto...
Fred non è pentito di ciò che ha fatto, ma si è pentito di avertelo tenuto nascosto.
Tu gli manchi veramente tanto anche se non riesce a dimostrarlo, ma è fatto così e lo sai.
Ora, se tu vuoi davvero questo, io andrò dentro a prendere tuo fratello, ma se anche una sola parte di te vuole perdonarlo allora sappi che ci vediamo ogni giorno alle 02:00 pm da Sugarplum's Sweetshop, se vorrai, aspettaci li."
Detto questo le due gemelle entrarono e dopo un paio di minuti uscirono con Josh che camminava molto svogliato.
"È già ora di andare?"
Mi chiese con quella sua vocina piccola e triste.
"Si Josh, papà sta arrivando."
Detto questo presi mio fratello per la mano e lo portai nel posto previsto per tornare a casa.
Quando mio padre arrivò mi venne un nodo allo stomaco... non volevo tornare a casa.
"Ehm papà, ascolta poco fa io ho incontrato Mia e Sophie e mi hanno chiesto se volessi passare il pomeriggio con loro, posso?"
Non ero del tutto sicura di quello che stessi facendo, ma ormai il dado è stato tratto e dovevo prendermi ciò che ne usciva.
"Va bene, poi ti fai accompagnare o ti viene a prendere mamma?"
Chiese sorridendomi mio padre.
"Non so, vi faccio sapere. Grazie, ti voglio bene."
E dopo un bacio veloce a mio padre tornai lentamente indietro.
Stavo litigando con me stessa, il cuore stava andando mentre la testa voleva rimanere ferma in quel punto.
Feci un paio di volte avanti e indietro per alcune strade di Diagon Alley, ero nervosa e confusa.
Pensai e ripensai a tutte le parole dette da Mia e ogni volta le farfalle iniziavano a svolazzare nel mio stomaco.
Guardai il mio orologio da polso, erano le 2:10 p.m.
Alzai gli occhi al cielo ed entrai da      Sugarplum's Sweetshop, non appena aprii la porta si sentì il suono della campanella, presi dalla curiosità le persone sedute ai tavoli si voltarono per vedere chi fosse entrato in quel negozio di dolci, non appena lo sguardo di Fred incrociò il mio sgranò gli occhi e poi aprì un sorriso a 32 denti.
Si alzò di scatto e si avvicinò a me.
"Quindi sei venuta."
Il suo tono era decisamente il tipico tono di voce di Fred Weasley, sempre un po' malizioso.
"Sappi che non ti ho ancora perdonato."
Mi sorrise di nuovo ed insieme ci incamminammo al tavolo dagli altri.

Nota autrice.
Chiedo scusa per la mia assenza, ho avuto la maturità e poi sono andata in vacanza quindi non ho potuto pubblicare prima, spero vi piaccia. 💋💋

I'm in love with the shape of you.~Fred WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora