Heart Of Ice [Camus X Reader] ITA Saint Seiya

Dear Diary 3

Caro diario,

mi sono svegliata dopo 3 giorni da quello scontro e mi hanno riferito che io ho una cosa chiamata cosmo. Per questo dovró essere io ad ereditare l'armatura del cigno. Oggi siccome sono ancora molto debole non sono scesa per gli allenamenti ma sto semplicemente guardando fuori dalla finestra. Quanto odio questa dannata maschera. Ma non posso toglierla altrimenti se qualche ragazzo mi vedesse dovrei essere costretta a ucciderlo o ad amarlo, e sinceramente meglio non rischiare.
Alla prossima

(T/n)

(T/n)'s pov:
Bussano alla porta e mi rimetto di corsa sotto le coperte bisbigliando un 'avanti'. Entra dalla camera Aiolia con il mio pranzo

Aiolia: Come ti senti oggi?
Chiede posando il vassoio con la minestra sul comodino

Io: Meglio di ieri...
Rispondo guardando la finestra

Aiolia: Vedi di mangiare sono tre giorni che non mangi e sei gia magra di tuo. Rischi di diventare anoressica.

Io: Ok ...
Risposi sbuffando mettendomi seduta nel letto e mettendomi il vassoio sulle gambe

Aiolia: Ciao
Esce dalla porta. Alzo di poco la maschera per mangiare ed una volta finito la sistemo meglio e poso di
nuovo il vassoio sul comodino.
...

Sei anni dopo

Caro diario,

sono gia passati sei anni. Wow. Mi sono letteralmente volati. Ho gia 23 anni. Oggi riceverò la mia armatura ma non prima di superare l'ultima prova. Ti ricordi quel potere di cui ti ho raccontato? Beh. Non sono mai riuscita più ad usarlo. Ma con il tempo ci riusciró. Ora vado altrimenti faccio tardi.

(T/n)

(T/n)'s pov:
Chiudo il diario e siccome sono gia pronta scendo e mi incontro con Camus. Insieme andiamo nel luogo dove dovrei ricevere la mia armatura. Ci fermiamo davanti ad una grande montagna di ghiaccio.

Camus: Per avere l'armatura dovrai rompere quel ghiacciaio
Dice in tono freddo incrociando le braccia ed appoggiandosi a un pezzo di ghiaccio. Provo a tirare un pugno ma la parete è talmente dura da farmi sanguinare la mano. Mugugno un 'tch' di dolore e riprovo ancora facendo ulteriormente sanguinare le mani. Provo a calciarlo ma è la stessa cosa. Dopo poco mi fermo con il respiro affannato e guardo bene il pezzo di ghiaccio. È impossibile romperlo. Almeno da questo punto. Ogni cosa ha il suo tallone d'Achille. Guardo meglio e scorgo un piccolo punto che è più concavo degli altri e da esso esce un po d'acqua. Mi alzo saltando sulla roccia ghiacciata e colpisco quel punto frantumando tutto il resto della roccia. Alla fine su un rimanente di ghiaccio vedo un piccolo cristallo trasparente e luminoso. Mi avvicino e lo prendo ed a quel contatto la pietra brilla. Sento dei passi dietro di me e girandomi vedo il cavaliere dell'acquario che cerca di non far notare più di tanto lo stupore nei suoi occhi.