What Lovers Do (feat. SZA)
Maroon 5-
Scesi dalla moto, traballando un po' nel momento in cui i miei piedi toccarono terra; dopo essermi assicurata di avere una piattaforma stabile sotto di me, mi preoccupai di sistemarmi i capelli, ormai sfatti a causa del casco e del vento.
Il lavoro risultò abbastanza inutile poiché il proprietario della moto non perse tempo a sfrecciarmi davanti come fossi invisibile, annodando i capelli più di quanto non lo fossero già.Visto l'orario, mi diressi verso l'entrata del grande palazzo dove scorsi la ragazza dai lunghi capelli biondi lavorati con morbide onde, affiancarmi con un sorriso smagliante, pronta a porgermi il solito maxi cappuccino di Starbucks e a darmi il buongiorno.
- Ogni ragazzo che incontro è sempre un passo in più verso il convento - dichiarai con un sonoro sbuffo mentre con la mano libera cercavo di rendere presentabili alcune ciocche dei miei capelli cercando di mantenere quella che, a prima mattina, mi ero impegnata affinché fosse una perfetta piega liscia.
- Nuova fiamma Zen? - rispose lei con aria divertita accompagnata da una piccola risata, sicuramente dovuta alla mia espressione concentrata e al tempo stesso spazientita.
- No, - dissi alzando gli occhi al cielo -era solo l'ennesimo amico di Kanye che si è 'gentilmente' offerto di accompagnarmi - rimarcai "gentilente" con tono ironico, poiché vista la sua guida abbastanza maldestra e convinta, non lo era stato affatto.
- Kanye è già in città? - mi chiese con aria quasi sognante, le lanciai un'occhiata confusa.
Cosa poteva importarle se mio fratello fosse in città o meno?
Alla mia domanda non susseguì però una risposta concreta, ricevetti solo un'alzata di spalle e uno sguardo che lasciava trasparire una punta di imbarazzo.A quel punto non volendo soffermarmi sulla questione, per non scoprire cose che realmente non avrei voluto sapere, la sorpassai sentendo subito dopo il ticchettio dei suoi tacchi raggiungermi e ci dirigemmo a lavoro.
-
Ero seduta alla mia scrivania, posta accanto a quella degli altri 4 ragazzi con i quali condividevo l'ala sinistra del secondo piano del palazzo: settore editoriale moda attuale.
Procedeva tutto come ogni giorno, a differenza di una cosa.Era il 18 dicembre 2018, o anche famoso come il giorno più atteso dell'anno.
Gente che correva a destra a sinistra, con malloppi di fogli e portalistini in mano da un lato, dall'altro ragazzi sulla ventina, in preda al panico che torturavano senza ritegno le loro povere unghie.
Era il giorno della selezione, venivano esaminati centinaia e centinaia di apprendisti per esporre al meglio le proprie capacità, astuzia nelle scelte, e malleabilità nel campo.
Sebbene il numero di iscritti al concorso fosse abbastanza alto, quello dei ragazzi vincitori alla fine non superava i 30.
Successivamente, per chi passava la selezione, le prove non erano di certo finite lì, al contrario, da quel punto si decretava l'inizio dei giochi.Questa prima valutazione, difatti , permetteva al neolaureato un anno effettivo di lavoro come apprendista nei corridoi della famigerata azienda Vogue.
Durante quest'anno, doveva tirar fuori tutto il meglio di se stesso per aggiudicarsi una scrivania e il salario tanto desiderato.Sapevo bene quanta ansia e stress comportasse quella selezione perché ci ero passata anche io, poco più di un anno prima.
Un'altra cosa che sapevo, grazie alle facce sconvolte e abbattute che avevo visto passarmi davanti più di una volta in quel periodo, era che non sempre alla fine dell'anno da tirocinante i direttori accogliessero le tue idee a braccia aperte pronti ad assicurarti un volto nella casa editoriale.Nei migliori dei casi, se non erano disposti ancora a darti un posto fisso ma ti reputavano comunque in gamba, dovevi passare un altro anno in quella situazione precaria aspettando le seguenti selezioni.
Al contrario invece, l'unica opzione era il licenziamento, anche se non si parlava ancora di un lavoro vero e proprio.
Questo se non altro portava un sano senso di competizione e, a volte, di invidia tra tutto il personale.
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VOGUE - H.S.
FanfictionIl più bell'abito che può abbigliare una donna sono le braccia dell'uomo che ama. Ma, per chi non ha la possibilità di trovare questa felicità, io sono qui. (Yves Saint Laurent) Stesso campo, ruolo diversi. Accumunati da una sfrontata voglia di camb...