Una serata diversa

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Erano passati due giorni dall'incontro alla Nuance e ancora nessuna notizia o chiamata che potesse farmi pensare un possibile ripensamento da parte del signor Styles.

Più volte pensai di lasciar perdere e di trovare altro, impegnando tutto il mio tempo in quelle che erano ormai diventate solite ricerche.
Ma ai miei occhi ogni cosa sembrava già vista e rivista, inoltre mi allettava molto l'idea di poter essere, in parte, responsabile di una presunta espansione del marchio, dal momento che ancora nessuno aveva scritto nulla sulla Nuance.

Ma come poteva, un marchio così famoso nel nostro stato, non far parte ancora di un servizio nell'aggiornatissima VOGUE, ritenuta la più grande promotrice di tendenze?
Il dispotismo e la maleducazione di quel ragazzo erano alcune delle possibili risposte.

Erano ormai giunte le attesissime vacanze di natale, ed io avevo quasi concluso lo shopping sfrenato per i regali.
Rispetto alle altre città, a Beverly Hills il Natale non era caratterizzato da freddo e neve come nel resto degli Stati Uniti.
Anche se da piccola non desideravo altro che passare quel giorno a fare pupazzi e battaglie di neve proprio come nei film, crescendo avevo apprezzato le miti temperature dato l'amore incondizionato per il mare e la perenne estate.

Ancora immersa nel caos del Beverly Center, presi il telefono con la mano libera dalla mia borsa e chiamai Zayn bisognosa di progettare qualcosa per quella sera.

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Come da accordo alla solita ora, il moro era a casa mia, ma a differenza delle altre volte, anche io ero in orario. Cosa che a quanto pare non piacque a Zayn, il quale dopo averlo constato che dovevo solo indossare la giacca per poter uscire dal mio appartamento mi rivolse uno sguardo misto tra il confuso e il..triste?

-Che hai?- mi rispose con un alzata di spalle indicandomi il portafoglio, ma io non capivo ancora dove fosse il problema

-Oh ma andiamo, con questa tua mossa mi hai fatto perdere il doppio che avevo guadagnato sabato scorso!- disse con un sbuffo gesticolando, io alzai le sopracciglia e scoppiai a ridere.
-Questa cosa delle scommesse tra te e Nick deve finire- conclusi scuotendo la testa

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Quella sera optammo per qualcosa di meno caotico.
Affidandoci a dei colleghi di lavoro di Zayn, andammo in un locale frequentato da "gente dei piani alti" come diceva lui, dove poco dopo il nostro gruppo ci raggiunse.

Aspettammo una mezz'ora prima di entrare data la fila, diversamente dal solito ci accomodammo ad un tavolo con divanetti e poltrone e, con l'aiuto di un cameriere, ordinammo dei drink senza preoccuparci di alzarci.

Come consuetudine, dati gli impegni di entrambi in quei giorni, raccontai gli ultimi avvenimenti al mio migliore amico, fino ad arrivare all'importante "colloquio", se così poteva essere definito.

-Mi ha trattata come fossi merda negli autogrill e lui oro in gioielleria- gli raccontai finendo di sorseggiare il mio vodka lemon.

-Beh, è pur sempre un famoso stilista- mi stuzzicò

Ottenne un'alzata degli occhi al cielo e un piccolo sorriso, non realmente infastidita.

-Però..però non posso negare che sia attraente, ragazzaccio ma attraente- dissi facendogli l'occhiolino ricevendo una gomitata amichevole seguita da un "sei la solita"

Era ormai l'una e la gente che entrava era decisamente minore di quella di qualche ora prima.
Nonostante fosse un locale ben diverso da quelli che frequentavamo noi, la situazione non mi dispiaceva, qualcosa di più tranquillo ogni tanto, veniva apprezzato anche da una come me.

Mi sedetti su un divanetto con Kate e Margaret posto difronte all'entrata, mentre chiacchieravo con le ragazze una testa bionda catturò la mia attenzione.

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