Ci sono gesti che straziano, devastano, stuprano le anime. Modalità che annientano, divorano qualsiasi emozione si trovino ad oltrepassare... ci sono baci che ti tolgono il respiro e che al contempo ti riconducono alla vita.
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Alexander sbadigliò,aveva quella vaga sensazione di sonno residuo che non lo aveva ancora abbandonando del tutto. Ero seduto comodamente sul trono e leggeva con aria scocciata le lettere che gli erano arrivate. Una recava notizie noiose su sua zia Deanna che si era sposata per la terza volta e lo invitava a visitare il castello del suo nuovo maritino. Riga dopo riga perse interesse per le inutili informazioni sul felice matrimonio che la zietta era lieta di fargli sapere.
L'altro veniva da Demelza e da Dioniso stesso. Aveva lasciato l'amico a fare le sue veci. E aveva atteso notizie su come il popolo di Demelza avesse reagito al nuovo reggente del trono. C'era scontento, poche rivolte qua e là. Sedate nell'immediato dal suo braccio destro. In poche righe Dioniso lo aveva tranquillizzato sulla sua capacità di gestire abilmente ogni cosa.
Procastinò le altre lettere di cui non gli fregava un corno.
Si sentiva irrequieto, aveva tentato di allontanare la mente e i pensieri da quello che era accaduto la notte prima con la principessina. Cielo! Lo aveva condotto nel baratro della pazzia! Lo aveva incantato in un piacere perpetuo. Anche lontano dal calore Delle sue labbra sentiva le sensazioni piacevoli che ella gli aveva concesso.
Tutta la notte l'aveva immaginata in modi che Alexander era sicuro nessuno l'avesse mai scopata ma che presto avrebbe fatto lui.
Si chiese se la ragazzina si fosse già svegliata, cosa stava facendo? Era anche lei bagnata tra le gambe per i ricordi della sua lingua che l'aveva assaporata voracemente fino a farla godere nella sua bocca? O meglio, sentiva ancora il sapore del suo cazzo sulla sua di lingua?
Poteva smettere di porsi tutte quelle domande e andare a soddisfare di persona ogni curiosità. L'avrebbe trovata addormentata? Nuda e meravigliosa? Aveva in mente un buon modo di svegliarla! Le avrebbe infilato dentro un dito facendola mugolare di sorpresa. Una volta destata dal sonno le avrebbe infilato un altro dito muovendoli dentro di lei freneticamente fino a restituirle un po' di pazzia che attanagliava lui.
L'avrebbe portata sull'orlo dell'orgasmo e poi si sarebbe fermato negandole ogni soddisfazione. L'avrebbe obbligata a chiederlo urlando, doveva implorarlo con le lacrime di scoparla per far sì che lei venisse sul suo cazzo vigoroso. Alexander sorrise eccitato da quella prospettiva. L'obiettivo che aveva in mente era semplice voleva entrare dentro al suo corpo, ma principalmente voleva insinuarsi nella sua testa. Appropriarsi di ogni suo pensiero,dominare ogni cosa,voleva apparire nei suoi sogni, divenire protagonista di ogni suo incubo,stimolare ogni sua fantasia. Non ci sarebbe stato mai nient'altro che Alexander stesso! Scese
dal trono agilmente e si diresse quasi correndo nella camera di Brianna. Vide la serva che aveva assegnato per badare ai bisogni primari della principessa,
Si fermò momentaneamente per chiederle: " la principessa ha cenato ieri sera? Le avete già servito la colazione?"
La serva si inchinò umilmente prima di rispondere: " Mio signore, le ho servito la cena ma non ha toccato cibo.. e si le ho già servito la colazione ma non ho ancora appurato se abbia ingerito qualcosa. Le ho anche preparato l'acqua calda come da voi ordinato. " Era contrariato, lievemente arrabbiato. Le aveva dato solo un accidenti di ordine! Doveva nutrirsi e dormire! Lo aveva volutamente ignorato non toccando la cena. Se questo era un modo per sfidarlo e vedere dove i suoi insubordinamenti lo avrebbero condotto, o a quali tipi di punizioni l'avrebbe sottoposta, allora la principessa l'avrebbe scoperto presto! Non doveva mai , ma mai rifiutarsi di eseguire i comandi del suo Re! Perché Alexander era questo, Re del suo popolo della sua amata Demelza,lei gli apparteneva in tutto e per tutto!
Ringraziò la serva congedandola , si incamminò nuovamente,ansioso di vedere Brianna ancora di più di prima.Brianna
Brianna percepiva le palpebre pesanti ,i leggeri brividi di freddo che le accarezzavano il corpo erano troppo fastidiosi e insistenti perché lei potesse continuare a riposare bene e indisturbata. Sbattè le palpebre più volte prima di riuscire ad aprirli del tutto, abbandonando l'abbraccio del sonno. Scattò su, palpò velocemente il suo corpo rendendosi conto della sua totale nudità, superato il primo stato di momentanea confusione,i ricordi della sera precedente si abbatterono su di lei con la forza di un carro armato,esso le stava passando sopra ripetutamente, schiacciando e frantumando ogni ossicino del suo corpo...
Era stata rapita..
Non si trovava più al sicuro nel suo castello di Demelza..
E il suo rapitore aveva abusato oscenamente di lei. Con orrore ricordò che nonostante ciò lei aveva goduto in maniera indecente e inappropriata!
In maniera deliziosa..
Arrossì percependo chiaramente la sensazione di calore passarle dal volto e andarle a finire nelle viscere.
Scese dal letto. Percorse con lo sguardo l'intera stanza, la curiosità spinse i suoi piedi verso gli strumenti che adornavano i muri. Li osservò da vicino e ne toccò qualcuno.
Girando per la stanza minuscola notò una porta diversa da quella d'entrata. Ci si fiondò come una furia.
Doveva sapere cosa c'era dall'altro lato, se era in qualche modo possibile una fuga verso la libertà attraverso di essa. Pian piano tutto l'entusiasmo si spense come acqua gettata su un leggero fuocherello. Era una stanza adibita a bagno. Nel centro vi era una vasca capiente e larga piena fino all'orlo di acqua fumante. Certo non era la soluzione magica al suo problema ma un rilassante bagno caldo le avrebbe certamente giovato. Era abbastanza sicura che l'avevano preparato appositamente per lei. Il re poteva anche volerla in perenne stato di sofferenza ma doveva partire da pulita! Non fece nulla per reprimere l'ondata di odio che l'aveva prevalsa, se la godè appieno. L'apostrofò con ogni epiteto orribile che le venne in mente. Una volta sfogata parte della sua rabbia,si immerse in quella mini piscina naturale sospirando di piacere,strofino la pelle con intensità,in un secondo momento, vide le ampolle ripieni di oli essenziali e profumati.
Ne annusò un paio prima di sceglierne uno alla vaniglia che le piaceva tanto. Massaggiò la pelle con esso gradendo la sensazione di morbidezza della pelle unta dall'unguento.
Poi dedicò la stessa premura ai capelli. Passò le dita tra le ciocche per sciogliere i nodi. Spero di trovare anche una spazzola per pettinarli bene. L'unica cosa che le importava del suo aspetto fisico erano i capelli,essi erano i suoi migliori amici le coprivano la cicatrice, la proteggevano da sguardi indagatori, sguardi orripilati, tristi,curiosi, impietositi..
Quando l'acqua cominciò a cambiare temperatura e ad essere meno piacevole,decise di alzarsi. Trovo un telo enorme e vi si avvolse asciugandosi in fretta,odiava sentire freddo. L'era sempre piaciuto stare al caldo. Nonostante l'asciugamano fosse umido decise di tenerlo addosso, arrangiandolo a vestito.
Tornò nella stanza delle torture (nella sua testa così decide di soprannominarla) trovò un vassoio stracolmo di cose da mangiare: c'era frutta, cereali,latte. Dei morbidi Panini ricoperti di zucchero e pieni di una crema gialla. Non ingeriva cibo da mmm fece un calcolo mentale, più di 24 ore.
Doveva essere affamata. Ma in lei non c'era voglia di mangiare,neppure pietanze di quel bell'aspetto.
E allora? Cosa avrebbe dovuto fare? Indebolirsi tanto per la mancanza di cibo? Lasciarsi morire di fame? Continuò a fissare il vassoio pensierosa. Sobbalzo animatamente al tono di voce di re Alexander
" Brianna!" Non lo aveva sentito arrivare, non aveva sentito la porta aprirsi e non aveva mai sentito il suo nome pronunciato con così tanta ira!
Fece in tempo a guardare fugacemente il lampo di furia colorargli di rosso le iridi prima che uno schiaffo a mano aperta le si abbattesse sulla guancia regalandole un bruciore che le fece pizzicare gli occhi. La forza dell'impatto le fece voltare la testa di lato.
Perché diamine l'aveva colpita ?
Era la sua cazzo di versione del buongiorno?preferiva non essere salutata affatto e grazie tante!
" Principessa, hai un problema all'udito ? O sei semplicemente stupida ? " Le inveí
contro. Con più audacia di quanto credeva di possedere gli urlò contro a sua volta! L'insulto aizzò il fuoco del suo nervosismo già acceso dal dolore dovuto allo schiaffo
"Re! hai un problema di qualche tipo o Sei solo un fottuto psicopatico del cazzo?" La colpì ancora, questa volta con un manrovescio che le spaccò il labbro,perse l'equilibrio e cadde.
In meno di due minuti gli era caduta ai piedi. Come sempre dal momento esatto in cui aveva avuto il dispiacere di conoscerlo!
Con il dorso della mano pulì il sangue fuoriuscito dalla piccola ferita . Detestava averne il sapore in bocca, ne aveva bevuto troppo fino a vomitare quando il bastardo che l'aveva torturata l'aveva lasciata affogare nel suo stesso sangue.
Fissò il colore scuro sporcarle la mano restandone ammaliata.
Alexander rapì la sua attenzione abbassandosi al suo livello. Si costrinse a guardarlo negli occhi , fingendosi spavalda. Come se non fosse scossa e meno che mai spaventata.
" Ti aveva dato solo due ordini! 1: Non copriti mai!!!!" Le strappò l'asciugamano con uno strattone,risoluto nel suo intento di averla nuda per sempre! Continuò:
"2: di mangiare! Devo infilarti in gola pezzo per pezzo ogni boccone finché non hai ingoiato tutto?" Brianna inorridí immaginando la sensazione di lui che le infilava cibo in bocca a forza, percepì quasi la sensazione di costrizione, le veniva da rigettare il nulla che aveva nello stomaco.
Chi accidenti gli aveva conferito il diritto di farla stare così male? Rispose con la consapevolezza che il suo ridire le avrebbe causato altro dolore, ma non le importava. Non poteva subire in silenzio,senza provare a farlo quantomeno ragionare.
" Avrei mangiato se avessi avuto fame! Ti è passato per la mente che non puoi comandare il mio appetito e quello di nessun'altra? " chiese.
" Ti è passato per la mente che io ho il potere di comandare ogni cazzo di cosa, del tuo corpo?" Le rispose con lo stesso tono saccente.
Brianna scosse la testa, esasperata da quell'atteggiamento.
" Ti senti un Dio sceso in terra ma non puoi esserlo!" Affermò sicura delle sue parole.
Alexander le agguantò il mento per tenerla bene in pugno.
" Io per te, sono Un Dio! L'unico che imparerai a venerare, la tua vita mi appartiene completamente! Mi sarai grata per ogni respiro che ti concederò,mi ringrazierai per ogni castigo che ti infliggerò, benedirai ogni orgasmo che ti imporrò. Godrai come la più esperta Delle puttane sopra il mio cazzo grosso,o sotto gli attacchi della mia lingua ingorda del tuo sapore, ti struscerai vogliosa sulle mie dita invocando più piacere."
La ragazza lo ascoltava totalmente sedotta dal movimento Delle labbra che si muovevano lente,sensuali. L'eccitazione traspariva di parola in parola.
" Sei folle" sussurrò. Lo era davvero se pensava di ottenere quello che le aveva appena elencato.
" Non immagini nemmeno quanto io lo sia, principessina! Ora subirai la tua prima punizione! Vedremo quanta voglia avrai di sfidarmi ancora!"
L'aveva presa come una sfida? Non lo era,cavolo! Aveva semplicemente finito con l'addormentarsi per la stanchezza. Si era coperta per non sentirsi esposta come invece lo sarebbe stata nella sua nudità. Non aveva pensato a lui, non era nelle sue intenzioni contrariarlo e combattere faccia a faccia con la bestia dormiente che popolava il cuore del Re! Avrebbe dovuto dirlo? Implorare perdono come una bambina dinnanzi ad un errore? Mai! L'avrebbe punita lo stesso e con più soddisfazione,tanto valeva cucirsi le labbra!
Alexander si eresse in tutta la sua altezza sovrastandola dall'alto. Le diede l'ordine di alzarsi e Brianna eseguì. Non aveva senso rimandare l'inevitabile. Alzò il mento e si sforzò di sembrare austera. Come se nulla di quello che le avrebbe fatto le avesse creato problemi. Non gli avrebbe dato soddisfazione alcuna. Le indicò con un cenno del capo i moschettoni appesi al centro della stanza, santo cielo voleva appenderla per i polsi.
Pregò gli dèi di darle la forza ma soprattutto di raddoppiarle le dosi di coraggio.
Alexander la seguí voglioso come un ragazzino eccitato alla vista della sua prima donna nuda, era bellezza in movimento,sembrava una fata uscita dalle più meravigliose fiabe.
Non stava più nella pelle,voleva toccarla ovunque,con il morso di una frusta che le avrebbe marchiato il corpo lasciandole segni che lui dopo avrebbe percorso con la lingua. La ragazza sussultò lievemente quando lui le agganciò i polsi nelle manette sollevandola di parecchi centimetri, toccava a malapena con i piedi a terra. In questa posizione, legata con i seni spinti all'infuori avrebbe avuto il potere di dar venire nei pantaloni uno qualsiasi dei suoi guerrieri. Ma Alexander aveva autocontrollo da vendere e nonostante ciò non riuscì a trattenere un esclamazione estasiata.
Le strizzò le tette piene e pesanti, percepiva l'intenzione della principessa di non emettere suoni, questo gli diede voglia di fare di tutto per farle perdere il controllo. Non esisteva che lei se ne stesse buona buona a subire come una martire! Lui le avrebbe procurato un po' di dolore ma a lei sarebbe piaciuto e se ne sarebbe vergognata da morire. Le pizzicò i capezzoli irti come non mai tirandoli verso l'alto. Sul volto le si palesarono i primi segni di cedimento. " Dimmi principessa, vuoi che baci con delicatezza questi tuoi seni eccitati o vuoi che continui a torturarli così come sto facendo? Sembra piacerti già tanto cosí" Le pose il quesito solo per provocarla,non avrebbe tenuto conto della risposta,era consapevole Che non avrebbe emesso verso coerente, fintanto che era accecata dal piacere come era evidente lei fosse in quel momento. Le tormentò i capezzoli con le dita, poi ne prese uno in bocca e lo leccò teneramente lenendo il dolore provocato dal pizzico energico che gli aveva dedicato prima. Brianna perse quelle battaglia gemendo di piacere. Si morse la lingua maledicendolo in malo modo.
" Principessa, ma che effetto devastante ti faccio ? Se ti tocco tra le gambe ti trovo Bagnata fradicia? Gli uomini di Demelza ti hanno mai fatta impazzire come impazzisci per me?"
"No!" Rispose in fretta, di puro istinto riprendendosi leggermente dall'assalto sensuale di lui.
Ma quella era la risposta sincera di una sola delle due domande. Non aveva intenzione di specificargli quale.
Ma dal sorriso compiaciuto che le rivolse capi che lui aveva già intuito la verità.
Morí di vergogna, non trattenne più i gemiti che le strappava per le molteplici attenzioni crudeli che ricevevano suoi seni sensibili.Buongiorno ragazze come sempre vi chiedo di segnalarmi gli errori.
Lasciatemi il vostro parere 💕
In più se vi va,su instagram posto nelle storie alcune citazioni dei miei libri o di libri di altre autrici che adoro.Se volete seguirmi stellina_ri

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Dark Scar
RomanceContiene scene violente, sensuali...e di dubbio consenso. Non adatto a cuori sensibili 💔 Quando si è prigionieri di incubo l'unica cosa che si agogna e la libertà Brianna principessa e futura erede al trono di Demelza porta sul viso il segno di un...