Obbligo

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“…Come donna, oh, Dio,come donna voglio esser dominata.
Non m’interessa che mi si dica che devo stare in piedi da sola,
né che devo aggrapparmi a tutto ciò che sono capace di fare,
ma voglio essere catturata,
scopata,
posseduta dal volere di un maschio…
a suo piacimento,
a suo comando.
Anais Nin
Brianna spalancò gli occhi,gli doveva un orgasmo, glielo doveva subito? Certo, come no, era maestra nel dare piacere ad un uomo.
Non sapeva neanche da dove accidenti cominciare! Il panico le serpeggiò dentro. Quello che lui le aveva fatto poco fa, l'aveva lasciata languida, soddisfatta ma le era stato imposto. Si lamentava di quello ? No! Gli avrebbe concesso di rifarlo ? Si!
Cioè no! Accidenti, no che non gli avrebbe concesso di rifarlo! Che diamine andava a pensare?
Lui doveva sapere di queste assurde battaglie interiori?No! Mai!
Negare sempre e per sempre. Mentire fino alla fine. Poteva fargli sapere che aveva odiato ogni istante di quelle deliziose mani su si lei. Aveva detestato quella lingua che aveva avuto il potere di scuoterle corpo mente e anima.
"Non ti darò mai piacere! Mai! Se mi hai rapita per questo... Hai perso il tuo tempo!" Dichiarò, cercando con lo sguardo una minima possibilità di fuga. 
" Davvero? Come pensi di impedirmi di avere ciò che voglio?!" Alexander le chiese con espressione arcigna.
Bella domanda.. ancora una volta in lei si fece largo con prepotenza la consapevolezza di essere minuscola, e debole nei confronti del guerriero che le stava dinnanzi.
La paura tornò a regnare sovrana. Non avrebbe potuto fare niente. Non aveva alcun potere, si sarebbe trovata ancora una volta in balia dei capricci di un uomo. L'ultima volta che era accaduto aveva implorato la morte per poi portarsi dietro una cicatrice che le aveva sfregiato l'intera faccia. Ora si trovava nuda e rannicchiata al cospetto di questo giovane Re che le aveva rubato la casa, l'ultimo frammento di quello che dovrebbe essere una famiglia. È poco prima con arroganza senza eguali le aveva rubato la dignità. Obbligandola a godere oscenamente.
Socchiuse gli occhi, parlò lentamente affinché ogni parola fosse ben recepita.
" Dovrai costringermi, prendermi con la forza , e quel punto sarebbe uno stupro... " rabbrividì alle sue stesse parole.. " sei il tipo di uomo che può avere una donna,solo stuprandola, Re Alexander? Pronunciò il suo titolo con tutto il disprezzo che riuscì a racimolare!
Quest'ultimo scese dal letto lentamente,la scrutò minuziosamente  sembrava perso in chissà quale ragionamento. Brianna libera di muoversi fece per coprire la sua nudità. " Non ti azzardare a coprirti! Ne ora ne mai! Ti voglio sempre nuda e disponibile al mio sguardo" Un  Re era avvezzo a dettare comandi quanto era abituato a camminare o mangiare. Ma in Alexander e negli ordini che le rivolgeva c'era qualcosa che aveva il potere di obbligarla all'obbedienza! Il tono secco, sicuro..trasudava potere da ogni poro.
Come una marionetta manovrata dal
marionettista lui con la voce la muoveva con fili invisibili.
Non si coprì.
Restò immobile sotto lo sguardo ardente di lui.
Attendendo...
Cosa? Non lo sapeva.
Restano per minuti che a lei parvero ore, a fissarsi in silenzio. Silenzio che ruppe lui:
" Sono il tipo d'uomo che può avere qualunque donna voglia..
in qualsiasi modo la voglia..
in qualsiasi momento la voglia!
Quello che ti farò mia principessa, non sarà soltanto stuprare il tuo corpo. Ti farò gridare tanto e a lungo, facendoti sperimentare dolori che nemmeno hai mai osato immaginare, punirò severamente ogni gesto di ribellione! Per cui se fossi in te, troverei solo modi di compiacermi"  Allungò la mano accarezzandole la caviglia per tutta la lunghezza della gamba con tenerezza,come se le stesse facendo una dichiarazione d'amore e non la minaccia crudele che invece le aveva seccato la gola. Brianna era pietrificata, nonostante lui continuasse a chiamarla principessa non la trattava come tale. Le stava facendo capire in modo chiaro che a dispetto del titolo con cui le si rivolgeva per lui non era altro che una schiava prigioniera con cui divertirsi e all'occorrenza da torturare per il proprio piacimento.
Cosa poteva mai aver fatto di male nella vita da trovarsi in quella situazione? Perché gli dèi volevano che lei soffrisse così tanto e continuamente? E soprattutto invece di compiangersi addosso così come stava facendo, come poteva trovare il modo per scappare, salvare suo padre, affrontare il probabile esercito che proteggeva il castello e.. la mente smise di vagare libera e tornò vigile al presente. Alexander l'aveva afferrata saldamente per le caviglie e l'aveva tirata giù dal letto. Cadde sul sedere, emise un piccolo gemito di dolore, prima che lui la posizionasse nel modo che voleva: In ginocchio bloccata dal letto dietro di sé e da Alexander stesso.
Lui non perse tempo , evidentemente la forte voglia che lo attanagliava lo rendeva frenetico . Si Calò i calzoni liberando finalmente l'erezione che lo stava torturando. Brianna ora restò senza fiato, era enorme, duro come una spada e le arrivava quasi al volto. Senti la sua stessa voce sussurrare un imprecazione che non si era accorta di essersi lasciata sfuggire.  Lui rise pieno di orgoglio.
"Non fare la timida principessa! Sono sicuro che non hai mai succhiato un cazzo pari alle mie dimissioni ma sono altrettanto certo che imparerai alla svelta a prendermi tutto in gola. Apri la bocca, ora!" Ogni parola da lui pronunciata era :Volgare. Sporca.. indecente..
Erotica in maniera innaturale.
Negò con il capo,troppo a corto di parole per asserire alcunché.Troppo stupefatta. Dalla situazione...
Dalle reazioni che lui le provocava.
Dal suo corpo che sembrava caldo..
Dai suoi seni che sentiva pesanti. 
Era nuova a tutto questo. Era terrorizzata e in egual modo curiosa.
Alexander spazientito le portò il dito medio alle labbra, fece pressione fino ad infilarlo totalmente nella bocca bagnata di lei,con la saliva
Le umettò le labbra secche le accarezzò con insistenza fino ad averle scivolose,morbide, carnose. Fatte apposta per far impazzire di cupidigia un uomo. Lei era inginocchiata al suo cospetto ma era lui quello piegato alla forza del desiderio che lei aveva il potere di innescargli dentro. Aveva avuto molte amanti belle,sensuali, esperte! Ma la principessina era attraente in modo proprio. Come nessuna mai. Era morbosa l'attrazione che sentiva verso la cicatrice che lei sembrava odiare tanto. Non riusciva mai a distogliere del tutto lo sguardo da quel volto che era una vera e propria opera d'arte. Non poteva più trattenersi. Avvicinò l'erezione alla bocca magnifica di Brianna. La ragazza serrò le labbra, con espressione caparbia e di sfida lo fissò dritto negli occhi. Povera piccola, così non faceva che eccitarlo.  Quando lo avrebbe capito?
La lotta per lui era sempre stato il più potente degli afrodisiaci. Le tirò con un strattone deciso i capelli,agguantò il suo pene e lo sbattè contro le labbra di lei. Le Strinse i capelli più forte tirando all'indietro fino a che lei non arrivò ad appoggiare del tutto la testa sul materasso. Il dolore al cuoio capelluto era accecante non riuscendo a sopportarlo oltre. Cedette a quella invasione.
Lo accolse nella bocca strabuzzando gli occhi quando con una spinta decisa le arrivò fino alla gola. Santo cielo avrebbe potuto soffocarla.
Alexander gemette sonoramente. Oh , se esisteva un paradiso doveva essere simile alla bocca della principessa.
Fu più irruento di quanto volesse, entrava e usciva rapidamente scopandole le labbra con il ritmo agognato dal suo desiderio. Percepì che la brutalità con cui la stava prendendo era troppo per lei. Dal momento che la ragazza gli aveva appoggiato le mani sulle gambe e faceva pressione con forza come a volerlo allontanare, dagli occhi le avevano già cominciato a traboccare grossi lacrimoni dovuti alla profonda penetrazione. Si sentì magnanimo quando con uno sbuffo scocciato le concesse di respirare fuoriuscendo da quel calore paradisiaco.
Brianna respirò in fretta, tirando nei polmoni tutta l'aria che poteva. Stava per implorarlo di non infilarle nuovamente quella bestia in bocca. Ma lui lo fece battendola sul tempo, ringraziando gli dei,stavolta fu più lento e più delicato. Tale delicatezza non trasparí dal suo tono.
"Succhia. Non costringermi a soffocarti di nuovo" la minacciò. Brianna si chiese:
Se avesse succhiato quell'enorme arnese come Alexander ordinava lui
avrebbe mantenuto quella velocità sopportabile?se così era, la cosa le sembrava un buon compromesso. Dopotutto Non sarebbe stato bello morire affogata dal primo cazzo che aveva avuto in gola nell'arco della sua vita. Perché lei non aveva dubbi,se Alexander continuava con il feroce ritmo di prima,lei davvero sarebbe  morta per asfissia.
Obbedì
Cominciò a succhiarlo tutto e nel modo che riteneva giusto. Il re emise un verso di godimento estremamente soddisfacente. Brianna pur essendo asservita ai suoi voleri si sentiva potente come non lo era mai stata nemmeno come principessa di Demelza. Usò la lingua leccandolo in tutta la lunghezza. Poi lo prese nuovamente in bocca succhiando sempre di più,perdendo man mano la rigidità e la compostezza. Si sentiva bella come mai. Come se fosse una donna normale senza alcun sfregio a renderla il mostro che aveva sempre creduto di essere. Alexander le pareva in preda a  convulsioni di piacere. Voleva vederlo completamente perso,voleva sentirlo urlare per l'appagamento che lei e solo lei gli stava procurando.
" Brava, continua così" la incitò lui, tra un gemito e l'altro.
Lo stava mandando in estasi.
Alexander prese a strizzarle i capezzoli non riuscendo a tenere le mani lontano da lei. La principessa aveva i seni molto sensibili e recettivi al suo tocco, ella emise un verso strozzato che gli riverberò sul cazzo facendolo raggiunge il picco di piacere, eiaculò con forti schizzi di sperma inondandole la bocca.
Il liquido aveva un sapore amaro, brianna lo sputò immediatamente sulle scarpe di Alexander.
Capí successivamente che per quanto il gusto del piacere di quell'uomo non le guastasse minimamente avrebbe dovuto ingoiarlo e basta. Perché le conseguenze per averlo sputato erano di sicuro più amare,schifose umilianti..
Il re si morse il labbro inferiore, quel pizzico di dolore fece sì che lui calmasse l'ondata d'ira che l'aveva travolto,doveva essere calmo e gestirla bene. Strangolarla subito non gli avrebbe donato la soddisfazione che meritava .
Brianna si pulì la bocca dai residui di sperma osando accompagnare il gesto con un espressione di disgusto.
Questo lo mandò nuovamente fuori di testa! Odiava il suo liquido seminale? Glielo avrebbe fatto ingoiare tutti i giorni più volte al giorno, finché non avrebbe finito con amarlo! Le strattonò i capelli e le tirò il capo verso il basso per portarla alla scarpa che si era azzardata a bagnare con lo sputo.
" Tira fuori quella tua linguetta inutile,e lecca tutto fino a pulirmi completamente la scarpa"
Brianna rispose battagliera: " pagherai ogni cosa orribile che mi stai facendo e..
le assestò uno schiaffo sonoro sulla natica al solo scopo di interromperla. Spinse la punta della scarpa maggiormente sulle labbra di lei.
" Principessa non ho tempo da sprecare in tua compagnia e non amo molto sentirti blaterare! Muoviti!"  sorrise crudelmente guardandola  dall'alto.  Brianna lo fissò scioccata, poi abbassò lo sguardo.
Tirò fuori la lingua,stanca e arresa. Calde lacrime le rigavano la guancia e ne odiò ognuna di esse. Aveva ordinato loro di non azzardarsi a fuoriuscire dai suoi occhi ma era stato vano.
Lustrò le scarpe come meglio poteva.
Implorò che lui si ritenesse presto soddisfatto e che finisse di torturarla psicologicamente come stava facendo. Non finì presto, anzi le sembrarono ore. Aveva perso la sensibilità della lingua a furia di leccare come lui desiderava. Quando finalmente le concesse il permesso di smettere si sentì dieci volte più vuota e debole di prima. Restò inginocchiata non trovò nemmeno la forza per alzarsi.
Alexander nell'infinito della sua bontà la prese tra le braccia gettandola sul letto. la lasciò sola dandole poche direttive . Tra cui quella di mangiare ciò che lui le avrebbe fatto servire e di dormire per riprendersi dal viaggio.
Come se fosse stato viaggiare il problema che l'aveva sfinita così tanto e non lui con i suoi modi bestiali . Non mangiò affatto. Lo stomaco era chiuso in una morsa. Ma gli occhi le si chiusero subito e quel letto gigante gli sembrava il più comodo su cui avesse mai dormito. Un ultimo pensiero l'accompagnò nel mondo dei sogni. .
Se non aveva tempo da sprecare con lei, perché non la lasciava in pace ?

Ho scritto molto in fretta se ci sono errori.. segnalate. Lasciatemi il vostro parere e soprattutto i vostri consigli ❤️❤️

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