- Benvenuti al Moulin Rouge!
Moulin Rouge, nome alquanto banale per un Club. Eppure Mr. Cialdini ama quel nome, simbolo dell'omonimo locale francese in cui quindici anni prima aveva incontrato la moglie Gloria.
L'uomo, dall'imponente stazza e i lunghi capelli castani legati in una coda alta, che gli cade lateralmente su una spalla, osserva il proprio locale con orgoglio. Sorride lieto mentre la clientela entra, accomodandosi dietro gli eleganti tavolini in mogano lucido, parzialmente coperti da una tovaglia di seta bianca decorata da un centrotavola altrettanto elegante, colmo di rose rosse recapitategli la mattina stessa dal suo fioraio di fiducia. Un piccolo lumino illumina delicatamente i segnaposti presenti sui tavolinetti.
Ripensa a come da giovane abbia svolto ogni sorta di lavoro pur di potersi permettere quello che attualmente è il più bello, lussureggiante ed esclusivo locale di tutta Detroit. Si assicura che i camerieri svolgano bene il loro lavoro nell'accompagnare i clienti appena sopraggiunti al loro tavolo, rigorosamente sotto prenotazione, per poi raggiungere la moglie dietro le quinte.
Con grande entusiasmo si muove agile tra la confusione, fino a raggiungere la propria amata che si occupa del trucco delle ballerine di burlesque, che a breve animeranno la serata con esibizioni da mozzare il fiato.
Gloria, del tutto presa dal suo lavoro, sta in piedi, maneggiando con maestria un'ingente quantità di pennelli, mentre la specchiera accanto a lei brulica di trucchi. Si era sempre chiesto come facesse sua moglie a destreggiarsi tra tutta quella roba, rendendo le ballerine ancor più belle di quanto già non fossero.
Era proprio quello in modo in cui si erano conosciuti. Gloria svolgeva il mestiere di make-up artist in un locale nella stupenda Parigi, mentre lui lavorava come cameriere nel medesimo locale.
A distanza di 15 anni, trova sua moglie ancora più bella, mentre trucca sapientemente lo splendido angelo adesso steso su una poltroncina nera in pelle di fronte a lei.
Con un sospiro esasperato Celestino si volta udendo in sottofondo sua nipote Tanya importunare un ballerina in maniera un po' troppo oppressiva.
"Tanya, vedi di tenere a bada il tuo istinto Alpha!" Aggrotta le folte sopracciglia, mentre la nipote sbuffa annoiata.
Quella ragazza possiede un istinto superiore a qualsiasi altro maschio Alpha, nonostante sia una donna, forse dovuto al carattere forte e prepotente o forse è soltanto troppo piena di sé.
"Zio Celestino, sta calmo! Stavo solo ammirando la bellezza della signorina...!"
"Invece che importunare, scalda la voce, che tra non molto dovrai esibirti!"
Tanya si allontana scoccia, cominciando con qualche vocalizzo. Malgrado sia una giovane donna di 29 anni ha ancora molto da imparare.
Celestino lascia scorrere lo sguardo verso la nipote, che poco prima di andar via gli fa l'occhiolino, pronta a dare il via ad una nuova serata di musica dal vivo e danze sensuali, immerse nell'esclusiva raffinatezza che è il loro locale.
"Tesoro mio, io torno in sala!" Bacia delicatamente la nuca della moglie, dove il segno del marchio fa bella vista.
Non è mai stato un uomo amante degli stereotipi tra alpha e omega, ma la società gli ha quasi praticamente imposto di doverlo fare per non lasciarsi soffiare la donna che ama da qualche altro Alpha. Ma il giorno in cui lo ha fatto, ha capito quanto fosse totalizzante il legame formatosi tra lui e la sua stupenda omega.
La donna ricambia il gesto con un meraviglioso sorriso, tornando a prestare attenzione alla sua opera d'arte. Il trucco è riuscito divinamente!
Cialdini torna in sala e osserva il locale: le luci soffuse, le pareti avorio, i lampadari di cristallo rosso, le tende in velluto del medesimo colore che fanno pendant con le poltrone poste agli angoli della sala.
"Perfetto!"
Tanya, da perfetta alpha qual è, fa il suo ingresso: i capelli castani corti, rasati sui lati, con quell'enorme ciuffo fucsia che scende giù sul viso, lo smoking classico con il dettaglio del pantalone a sigaretta, il mocassino basso, nero e lucido. Raggiunge il pianoforte e afferra il microfono sfoderando uno sguardo felino, mentre la piccola orchestra comincia a suonare.
Canterà divinamente anche quella sera, ne è più che certo.
La serata si apre con un allegro spettacolo di Can-can animato dalla potente voce di Tanya, che canta mentre le bellissime donne lasciano svolazzare le vaporose gonne su e giù, mettendo in mostra le gambe bellissime. Poi raggiunge il piano, lasciando il palco alle ballerine. Avrà il suo momento d'oro a fine serata.
Come da scaletta, lo show deve ancora iniziare. Tre splendide donne nei loro lunghi abiti di strass fanno il loro ingresso.
Gli spettatori captano i ferormoni omega emessi dalle ballerine, compiacendosi della sensualità delle ragazze adesso intente nell'esibirsi in un burlesque, altalenando i movimenti aggraziati agli abiti sfilati con maestria.
La serata procedere tra balli e musica, mentre i camerieri nei loro completi raffinati girano per i tavoli servendo grandi quantità di alcolici ai presenti.
Celestino torna dietro le quinte pronto ad accogliere l'entrata in scena del pezzo forte della serata. Il pubblico non aspetta altro. Osserva l'abito lungo ricoperto di cristalli Swarovski. Il suo fiore all'occhiello è pronto.
Sua nipote Tanya è già sul palco, pronta a dare il via allo spettacolo.
-Birds flying high
-You know how i feel
-Sun in the sky
-You know how i feel
-Reeds drifting on by
-You know how i feel
-It's a new dawn
-It's a new day
-It's a new life
-For me
-And I'm feeling good
La donna intona la prima strofa, volgendo lo sguardo verso la piccola scalinata posta alla sua sinistra. Una figura sinuosa nel suo abito scintillante irrompe, attirando l'attenzione del pubblico.
L'abito lungo con uno spacco vertiginoso posto alla coscia destra mostra la gamba in tutta la sua interezza e sensualità, terminando proprio sul fianco, delineando il bordo del body sottostante.
Tanya senza perder tempo accoglie la compagna di palco porgendole la mano destra, che accoglie con un sorriso sensuale, marcato dal rossetto rosso che le tinge le labbra. Con passi lenti e sexy, raggiungono insieme il centro del palco.
-Fish in the sea
-You know how I feel
-River running free
-You know how I feel
-Blossom in the trees
-You know how I feel
-It's a new dawn
-It's a new day
-It's a new life
-For me
-And I'm feeling good
La ballerina ondeggia i fianchi sensualmente, sventolando il pomposo boa nero ed esponendo nuovamente la gamba scoperta per la gioia degli spettatori. Indossa dei tacchi spropositati, almeno 5 centimetri di plateu per altri 18 centimetri di tacco a spillo.
Con prepotenza la cantante stringe la mano libera intorno ai fianchi della ballerina, sollevando lo sguardo verso quel viso sapientemente truccato da sua zia Gloria: le labbra piene e rosse, lo smokey eyes nero, le ciglia finte, i glitter argentati. Sembra quasi una bambola dai lineamenti perfetti.
-Dragonflies out in the sun
-You know wot I mean
-Butterflies all having fun
-You know what I mean
-Sleep in peace when the day is done
-It's an old world
-It's a new world
-It's a bold world
-For me
Un'altra strofa intonata magistralmente dal timbro di voce potente ma raffinato di Tanya, che osserva la compagna di palco far volteggiare il boa nero, lasciandolo cadere poi lungo le spalle fino a raggiungere il pavimento. I lunghi, folti e cotonati capelli neri si muovono quasi ipnotici insieme al luccichio dell'abito argentato.
La donna comincia sorridente a sfilare i guanti chiari di seta, lasciando la pelle chiarissima scoperta. Muove i fianchi sinuosa, poggiando una mano sulla spalla della cantante mentre svolge una spaccata in piedi perfetta, seguita poi da una leggera piroette su quei tacchi vertiginosi.
Si porta al centro della pista con le spalle verso il pubblico che applaude e acclama, e sgancia le clip che tengono il vestito, che così viene aperto mostrando il suo corpo bellissimo.
Il gruppo musicale intona una parte strumentale, mentre le due donne sul palco si portano l'una di fronte all'altra. La cantante posa le mani sui fianchi dell'altra facendola roteare, concludendo con un'altra spaccata perfetta ballando in coppia.
-Stars when you shine
-You know how I feel
-Said i'll be fine
-You know how I feel
-Oh freedom is mine
-And you know how I feel
-It's a new dawn
-It's a new day
-It's a new life
-For me
-Ooh feeling good
-Ooh feeling good
La cantante intona un'ultima strofa, tra vocalizzi ben studiati e le splendide acrobazie della compagna di palcoscenico. Quest'ultima intanto ha già sfilato il body con strass, rimanendo con indosso un perizoma abbagliante, collegato ad una striscia di Swarovski che si allunga verso il busto, seguita da una balza vedo non vedo che le avvolge il piccolo seno, salendo sempre più su fino ad ornare il collo pallido e sottile.
La cantante stringe la ballerina per i fianchi portandola a sé, mentre osserva i suoi affilati occhi scuri luccicare sotto le luci del locale. La sua bellezza è incredibile, per non parlare del profumo emanato. Un omega perfetto.
La canzone termina sotto gli applausi estasiati del pubblico, mentre le due protagoniste sorridono compiacendo i presenti.
La cantante torna alla sua orchestra, lasciando il palco alla splendida creatura con cui ha l'onore di condividere il palco ogni sera.
La ballerina sorride al pubblico, per poi voltarsi di spalle mentre sculetta sensuale verso l'immensa coppa di champagne appena sopraggiunta appositamente per lei. Le gira intorno, carezzando il bordo dell'immenso bicchiere con la mano destra. Solleva una gamba elegantemente, slacciando il cinturino che stringe la scarpa alla caviglia, ripetendo l'operazione con l'altra scarpa. Sfila in modo aggraziato le calze autoreggenti, mentre muove i fianchi accompagnata dalla voce di Tanya che canta per lei.
Sgancia il gancetto che unisce il perizoma di strass con il piccolo top, aprendo anche la clip che lo tiene legato al collo. Dopo volge le spalle al pubblico per aumentare l'attesa.
Da terra afferra il boa nero gettato poco prima e lo avvolge intorno al busto, ammiccando sensuale ai presenti. Sale i piccoli gradini sistemati lì appositamente per l'occasione. Alza una gamba, poi l'altra, entrando dentro l'enorme bicchiere, e ancora una volta si gira di spalle, lanciando il boa per aria.
Il pubblico è estasiato, non aspetta altro.
Lentamente ruota il busto, per la gioia degli spettatori, mostrando finalmente il piccolo seno parzialmente coperto da dei copricapezzoli adesivi, luccicanti, a forma di cuore color argento, in tinta con il perizoma.
Si adagia all'interno della coppa, muovendo le braccia, gettandosi addosso lo champagne, sorridendo e ammiccando alla folla.
Tanya torna in possesso del palco, raccogliendo le scarpe della ballerina, mentre intona un'altra meravigliosa canzone. Le ballerine di Can-can, seguite dalle ballerine di burlesque, che si erano esibite a inizio serata, tornano sul palco tra gli applausi del pubblico.
La cantante aiuta il fiore all'occhiello di suo zio ad uscire dalla coppa, porgendole nuovamente le scarpe. Una volta indossate, raggiungono insieme il centro del palcoscenico.
La folla è estasiata, in visibilio di fronte a tanta bellezza, talento e sensualità. Applaudono, acclamano. La cantante dall'eccentrico ciuffo fucsia stringe possessivamente i fianchi dell'omega alla sua sinistra. Non può negare che il suo profumo la attiri, sono pur sempre alpha e omega. Ringraziano il pubblico un'ultima volta. Le luci si abbassano, anche per quella sera lo spettacolo è terminato.
Le ballerine invadono le quinte raggiungendo i camerini. Con insistenza la nipote di Celestino tiene ancora stretta a sè la bellissima ballerina dagli occhi scuri.
"Tanya, potresti anche lasciarmi ora! So camminare!"
"E privarmi della tua splendida compagnia? Sia mai!"
Proseguono lungo il piccolo corridoio dove il ticchettio dei tacchi rimbomba.
"Devi spiegarmi come fai a danzare tanto stupendamente su dei tacchi tanto alti." Prende parola l'alpha, stringendo la presa sul fianco.
"Tanto allenamento...!" Risponde l'omega, intimidita dal carattere forte e prepotente dell'altra.
Si bloccano, giunti di fronte alla porta.
"Ti riaccompagno a casa in macchina! A dopo bellezza!" Tanya si sporge, posando un bacio sulla guancia destra della balleria, prima di allontanarsi e raggiungere la porta del proprio camerino.
La ballerina sospira stancamente, poggiando la mano sulla maniglia e aprendo la porta. Richiude l'anta alle proprie spalle, chiudendo a chiave per evitare che qualcuno possa entrare. Innanzitutto sfila le scarpe, che abbandona in un angolo della stanza, avvicinandosi alla sedia posta di fronte ad un grandissimo specchio.
Afferra una vestaglia e la indossa, legandola alla vita, per poi accomodarsi e osservare la propria immagine allo specchio. Porta entrambe le mani alle tempie, sfilando delicatamente la lunga parrucca nera, che posa sul porta parrucca. Con lentezza rimuove la retina per capelli e scuote lievemente la testa, passando le mani tra i corti e sbarazzini capelli neri.
Torna ad osservarsi allo specchio, tira via le ciglia finte e raccatta le salviettine struccanti dal cassetto alla sua sinistra. Ne stringe una tra le dita sfregando gli occhi, vedendo lo splendido lavoro compiuto da Gloria svanire. Prosegue con il suo operato gettando via la prima salviettina e ripetendo l'operazione per altre quattro volte. Sorride allo specchio, adesso si che si riconosce.
Delicatamente toglie anche le lenti a contatto, rimettendo i suoi fedeli occhiali dalla montatura blu riposti nella custodia.
"Avrei bisogno di una doccia..." Sospira, sentendo tutto il corpo appiccicoso per via dello champagne.
Non ha una doccia personale in camerino, dunque dovrà attendere di tornare a casa per concedersene una.
Sfila la vestaglia, tirando via il perizoma e i copricapezzoli, osservando il proprio corpo nudo di fronte allo specchio. A distanza di 5 anni prova ancora imbarazzo nel guardarsi completamente senza veli. Raggiunge il piccolo armadio e apre le ante, così da potersi rivestire frettolosamente. Non vede l'ora di tornare a casa.
Afferra la tracolla, infila le scarpe. Nella mano destra stringe il giubbotto mentre esce fuori dal camerino. Rimane in corridoio, attendendo pazientemente che Tanya si faccia vedere. Quel passaggio è necessario, non è sicuro girare in treno di notte. Almeno non per un omega.
"Yuuri!"
Il ragazzo si volta verso la voce che lo chiama.
Celistino cammina spedito verso di lui, allargando le braccia orgoglioso.
"Sei stato stupendo! I miei complimenti!" Poggia le enormi mani sulle spalle del giovane di almeno 20 centimetri più basso.
"Grazie!" Si imbarazza, sorridendo timidamente.
"Apetti mia nipote?"
"Sì, mi accompagna a casa lei." Risponde neutrale. Si sente in debito con quell'uomo, lo ha preso sotto la sua ala, garantendogli un lavoro e protezione.
"A domani!"
"A domani." Ricambia il saluto, vedendo l'uomo raggiungere la moglie in fondo al corridoio.
Sospira, sistemando gli occhiali sul naso con un gesto veloce, guardandosi nuovamente intorno alla ricerca della donna che dovrebbe accompagnarlo fino al suo appartamento.
"Mi aspettavi dolcezza?"
Ed eccola in tutta la sua virilità. Tanya Cialdini.
- Chissà se tutti gli italiani alpha sono così spavaldi?! - Si chiede, osservando la donna indossare un leggero giubbino di pelle nero con inserti di pizzo e borchie, decisamente rock.
"Su, andiamo! Non sia mai che un diamante raro come te debba tornare a casa in piena notte da solo!" Passa una mano tra i capelli, ravvivando il ciuffo fucsia.
Yuuri sospira, camminando dietro alla donna e guardandola dal basso verso l'alto. Quando danzavano sul palco grazie ai tacchi vertiginosi che indossava era più alto di lei, mentre adesso...
Escono dal locale, il freddo pungente della notte li coglie in pieno. Yuuri si stringe nel giubbotto, tirando su il cappuccio e stringendo la tracolla. Sta gelando. Camminano l'uno affianco all'altra lungo il marciapiede scansando i piccoli cumuli di neve posti agli angoli della strada. Qualche metro e giungono di fronte all'auto.
Il moretto osserva la donna vestita in maniera fin troppo leggera per la fredda temperatura presente in quella notte, in pieno Gennaio.
"Entra, che aspetti?!"
Il giapponese si riscuote, aprendo frettolosamente la portiera dell'auto e ficcandosi dentro. La donna veloce infila la chiave e avvia il quadro principale, per poi accendere il riscaldamento e mettere in moto. Accende lo stereo dell'auto, selezionando una stazione radio statunitense molto gettonata.
"Domani vieni alle prove?"
"Uh?" Il ragazzo si volta stranito. Non ha capito la domanda, perso nei suoi pensieri.
"Ti ho chiesto se vieni alle prove."
"Mh... Sì." Risponde, tornando a prestare attenzione alla strada.
È notte fonda e le vie della città sono praticamente deserte, così giungono in fretta alla loro meta.
"A domani splendore!"
La donna si sporge, baciando la guancia chiarissima del giovane, che frettolosamente saluta uscendo dall'auto e volge un lievissimo sorriso imbarazzato alla collega.
Attraversa il marciapiede, raggiungendo il portone. Tira fuori le chiavi dalla tracolla, tremando; il freddo che lo ha avvolto in meno di un minuto gli fa già battere i denti.
Finalmente entra, percependo il tenue calore presente nel pianerottolo alleviare quel gelo. Raggiunge l'ascensore del palazzo e sale fino al terzo piano. Sente i piedi indolenziti dai tacchi altissimi indossati poco meno di due ore prima.
Le porte dell'ascensore si aprono ed esce guardando il corridoio stancamente. Una volta dentro casa, sfila le scarpe, camminando scalzo per il corridoio cercando di non far rumore. Entra spedito in bagno, chiudendosi la porta alle spalle. Incurante del casino che ha messo su spogliandosi, entra nel box potendo concedersi una doccia calda. Sfrega la spugna su tutto il corpo, soffermandosi particolarmente sulle gambe appiccicose a causa dello champagne.
Conclusa la doccia esce dal box, tendendo un braccio verso l'accappatoio, che infila stringendo la cintura intorno alla vita. Una volta uscito dal bagno, con passi leggeri prosegue lungo il corridoio diretto verso la propria camera. Si blocca di fronte alla stanza accanto alla sua. La porta è socchiusa. Con titubanza entra, la luce del corridoio illumina flebilmente la camera delineando la piccola figura stesa a letto nell'atto di dormire profondamente.
Yuuri sorride avvicinandosi al letto, si siede sul materasso e accarezza i morbidi e lisci capelli argentei della bambina. Intenerito si china verso la sua piccola, posando un bacio sulla sua fronte.
"Mami..."
Yuuri posa lo sguardo sul viso della sua piccola, incrociando i suoi limpidi occhi azzurri. "Viky! Ti ho svegliata? Scusami...!"
"Sei trornato?" Domanda la piccola con voce impastata dal sonno.
"Mh! Mh!" Annuisce lui. "Adesso torna a dormire!" Le bacia nuovamente la fronte, sistemandole le coperte.
"Dormiamo insieme?"
Il giovane sorride, lasciandosi sopraffare dal dolce viso della figlia. Si stende accanto a lei con ancora indosso l'accappatoio. La bambina stringe le piccole braccia intorno al busto del genitore, poggiando il viso sul suo petto e lasciandosi cullare dal suono del suo cuore, mentre Yuuri carezza i suoi capelli biondo platino con amore.
La piccola lo ha praticamente denudato nel tentativodi stendersi sul suo petto, ma poco importa. Lei può tutto.
La bambina si riaddormenta immediatamente, crollando in un sonno profondo. Con delicatezza Yuuri sistema la piccola tra le coperte, alzandosi lentamente per non rischiare di svegliarla. Le bacia la fronte un'ultima volta augurandole la buonanotte, uscendo successivamente dalla cameretta diretto verso la propria stanza.
Volge un ultimo sguardo verso la camera della figlia prima di entrare nella propria e chiudersi la porta alle spalle. Si para di fronte all'armadio, apre le ante e tira fuori una canottiera, un paio di slip e il pigiama, rivestendosi in fretta. Il freddo inizia a farsi sentire, è rimasto troppo tempo con addosso quell'accappatoio umido.
Il rumore netto della porta che si apre fa sobbalzare il giovane giapponese, che sente il cuore salirgli in gola per lo spavento mentre finisce di infilare la maglia del pigiama.
"Yuuri, sei tornato!"
"Phichit! Mi hai spaventato!" Risponde, sentendo il cuore battere ancora furioso nel petto.
Si sistema il pigiama osservando la figura del suo migliore amico dall'aria assonata. Sbadiglia sonoramente, portando una mano alla bocca e stropicciando poi un occhio.
"Che ore sono?"
"Le tre del mattino. Torna a dormire, è tardissimo...!"
"Ti ho ripetuto mille volte che devi venire ad avvisarmi quando rientri!" Il giovane thailandese aggrotta le folte sopracciglia nella speranza di enfatizzare lo stato di irritazione.
"Vicky? Si è addormenta tardi? Ha cenato senza fare capricci?"
"Non cambiare discorso con me!" Il ragazzo varca la soglia della camera parandosi di fronte all'amico, che sospira rassegnato.
"Sai che non amo svegliarti nel cuore della notte, Phichit...!"
Sbuffando il moro lascia cadere il discorso, tanto sa già che non avrebbe ottenuto mai nulla da quel cocciuto di Yuuri. Parlare con lui è come parlare ad un muro.
"Ti ha accompagnato Tanya?"
"Sì. Ora dimmi di Vicky!" Asserisce di spalle, sistemando le coperte del letto.
"A cena ha fatto un po' di capricci, ma nulla di irrisolvibile. E dopo cena si è addormentata quasi subito."
Il ventitreenne sospira nuovamente rassegnato, bloccandosi appena un istante per poi sedersi sul materasso. "Non mi sto comportando da bravo genitore. La lascio con te ogni sera!"
"Yuuri...!" Fulmineo l'altro raggiunge l'amico, accomodandosi accanto a lui.
"Ti sbagli! Sei un genitore stupendo e Viktoria ti ama!" Avvolge le spalle dell'altro con un braccio.
"Lavori! Non c'è nulla di male in tutto ciò. E lei lo sa bene!" Prosegue, lasciando che il loro sguardi si incrocino.
"Adesso basta drammi! Andiamo a dormire, che domattina devo vedere l'insegnate che curerà la mia presentazione per il corso di fotografia e non voglio rischiare di arrivare in ritardo!" Sorride abbracciando di slancio il proprio migliore amico.
"Buonanotte Yuuri!"
"Buonanotte Phichit!" Ricambia la stretta, osservano l'altro lasciare la camera. Dà un ultimo sguardo allo smartphone abbandonato sul comodino.
Domani lo attende un'altra lunga giornata.
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Viktoria
Fanfiction(Long del 2018) La donna comincia sorridente a sfilare i guanti chiari di seta, lasciando la pelle chiarissima scoperta. Muove i fianchi sinuosa, poggiando una mano sulla spalla della cantante mentre svolge una spaccata in piedi perfetta, seguita po...