"Get faded, turn up, pour it on up
'Till I can't even think no more"Lo saluto con un cenno del capo.
«Te ricordi de me?»
Si, nel contesto. Come si chiamava? Daniele? Davide?
«Come poi nun ricordarte de me?»
Damiano, si chiamava Damiano.
«Mi ricordo di te, Damiano. Come dimenticare», dico, sarcastica. Lui sembra aver colto l'ironia perché gli sfugge una risata che addolcisce i tratti duri del suo viso, rendendolo ancora più bello. La domanda sorge spontanea: perché lui ha un ricordo così vivido di me? Probabilmente non era abbastanza ubriaco da dimenticare tutto al risveglio. Non importa.
«Te semo piaciuti?», domanda lui.
"Si, siete davvero bravi»
«T'o avevo detto che semo i mejo de Roma»
Sorrido di fronte alla sua mancanza di modestia. A molti potrebbe dar fastidio, io invece la trovo esilarante.
«Damià, noi qua avemo finito»
A parlare questa volta è la bassista, una bionda alta una quindicina di centimetri meno di me, dagli occhi di ghiaccio e la pelle diafana. Ha le unghie smaltate di nero e l'anellino al naso, come Gloria e come (noto solo ora) Damiano. Si volta a guardarmi e mi porge la mano.
«Piacere, so Victoria»
Le afferro la mano.
«Piacere mio, sono Ambra»
«Ve conoscete?», dice lei, scrutando simpaticamente me e il ragazzo. Prima che io possa proferire parola, lui liquida l'argomento con un semplice «ce semo conosciuti 'na sera, ar pub». La ragazza annuisce e si sistema la custodia dello strumento in spalla. Ci si avvicinano anche i restanti due membri del gruppo e Damiano me li presenta.
«Ambra, questo è Thomas- indica un ragazzo più alto di lui, molto magro e con un imponente ciuffo color caramello che gli copre uno dei due occhi, che mi porge la mano sorridendo timidamente- e quest'altro è Ethan». Il secondo ha una cascata di capelli corvini lunghissimi e leggermente mossi, la pelle tendente all'olivastro e trasuda timidezza da tutti i pori.
«Ma lo poi chiamà Pocahontas», aggiunge Victoria ridacchiando. Stringo la mano al moro e lui accenna un sorriso tra il timido e l'imbarazzato, a cui rispondo. Il biondo richiama Damiano, intimandogli di "sistemare la sua robba", e lui obbedisce, lasciandomi in balìa dei suoi colleghi. Inizio dunque a parlare con Victoria, o meglio, lei inizia a parlare con me. Mi fa qualche domanda su di me, dove abito, cosa faccio per vivere ed io svio il discorso sulla loro band, e lei mi racconta tutto: come si sono conosciuti, come lei e Thomas hanno deciso di fondare seriamente un gruppo, di dove hanno "raccattato" Ethan, dei loro progetti per il futuro. Mentre parla, i suoi occhi sorridono e s'illuminano di una luce meravigliosa, simile a quella che ricordo di aver intravisto in quelli di Damiano quella sera. È proprio Damiano che mette fine alla nostra conversazione, rubandomi Victoria per gioire dei successi della giornata e del gruzzoletto da loro guadagnato, facendomi sorridere. Il ragazzo si gira poi verso di me.
«Senti, te c'hai da fà più tardi?»
«No, perché?»
«Te va se c'annamo a beve na robba tutti assieme?»
«Certo»
Sorrido all'idea che si prospetta della serata, immaginandoci tutti ubriachi e felici.
«Ce l'hai 'a macchina?»
Annuisco.
«Allora famo così: me dai er numero, così te dico dove e quando, ok?»
«Ok.- Damiano mi passa il suo telefono ed io faccio come mi è stato richiesto, inserendo e salvando il mio numero, per poi restituirglielo- A dopo allora»
Mi saluta con un cenno del capo ed io mi volto, accompagnata dai saluti degli altri tre, che saluto con la mano, e vado verso la mia macchina, per poi tornare a casa, dove mi preparo per la serata. Verso le otto di sera mi arriva un messaggio da un numero sconosciuto.+39 391*******: se beccamo dopo cena, te invio a posizione
+39 391*******: (allegato posizione)
La zona indicata mi è nuova, ma Google Maps dice che per arrivarci sono una ventina di minuti di macchina. E poi, cosa mi sta a significare "dopo cena"?
Ambra: dopo cena tipo?
Attendo una sua risposta mentre apro l'armadio in cerca di qualcosa da mettere ed opto per un vestito bordeaux attillato, una giacca di pelle, dei tacchi neri e dei grandi orecchini a cerchio argentati. Prendo il telefono e noto che non ha risposto. Deciso dunque che mi presenterò per le dieci. Trucco solo gli occhi e sistemo i capelli, che lascio sciolti. Arrivo sul posto con mezz'ora di ritardo rispetto alla mia tabella di marcia mentale, parcheggio e controllo il telefono. Damiano mi aveva chiamata un paio di volte. Ops. Scendo e li trovo davanti al locale da loro prescelto, sentendo da subito lo sguardo del ragazzo su di me. Grazie, Dam, mi stai riempiendo di sicurezza.
Spazio Autrice
Salve,
Garantisco che sono ancora viva e vegeta, ma ho avuto degli impegni, uno spettacolo e tante tante prove ultimamente, quindi perdonatemi.
Non mi uccidete, vi prego.
Prossimo capitolo PoV Dam, so get ready.Canzone del giorno: 2 on- Tinashe
Outfit Ambra:
http://www.polyvore.com/m/set?.embedder=24756600&.svc=copypaste-and&id=236563904
Buona serata.
Vostra,
vicodinandcigs.
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Les Formidables/ Damiano David
General FictionAmbra Isabelle Fontana, diciottenne veneziana, abbandona il liceo che frequentava per intraprendere la formazione artistica all'Accademia di Teatro di Roma. Cinica e determinata, non presta attenzione ai rapporti interpersonali, fino a quando la sua...