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La donna davanti a me aveva capelli corti, occhi scintillanti ed un' espressione di gioia che stranamente non mi parve né finta e né forzata: possibile che fosse davvero contenta di vedermi?

"Prego entra, posso offrirti una tazza di tè?"
Ero un po' titubante sull'accettare: in fondo ero appena arrivata e avevo ancora tutte le mie cose da sistemare...ma c'era qualcosa in quella signora sorridente che mi incuriosiva e poi io adoravo il tè e con un po' di fortuna forse non mi avrebbe trattenuta a lungo.

"Certo, la ringrazio." Mi fece accomodare su un cuscino vicino ad uno di quei tavoli troppo bassi per essere dotati di sedie.

Mi guardai intorno: l'abitazione aveva lo stile della classica casa giapponese ma doveva essere stata ristrutturata almeno in parte, in quanto tra le pareti e il pavimento si potevano notare assi di legno più nuove e altre più vecchie.
I mobili erano bassi e lasciavano un'ampia visuale del resto della dimora.

Mi iniziò a parlare della sua famiglia: di come fosse orgogliosa che la sua unica figlia frequentasse una prestigiosa scuola di Tokyo e che per questo si vedevano raramente; di come non non vedesse l'ora che la venisse a trovare insieme al fidanzato, un certo Sohei col quale conviveva, approfittando della pausa estiva.

Mi parlò anche del marito ma non mi disse più di tanto, solo il fatto che fosse scomparso troppo giovane e che lei ,da sola, a crescere una bambina in città non ce l'avrebbe mai fatta e che per questo era venuta qui.

Mentre mi stava accompagnando alla porta mi disse: "Ah un ultima cosa, mi sembri una brava ragazza perciò non penso ci sia bisogno di dirti di prestare attenzione alla vegetazione; Sai in quanto contadini noi ci teniamo molto a questo dettaglio, piuttosto ti volevo parlare degli animali che vivono qui nei dintorni: ti posso assicurare che sono tutti innocui basta solo non disturbarli"

"Grazie mille per l'informazione ne terrò conto", detto questo uscii dalla casa di Hana avviandomi verso la mia.

Mi misi a sistemare le mie cose ed essendo un immobile appena ristrutturato era tutto un po' vuoto: avrei dovuto sistemarlo.
Finito di svuotare la valigia tirai fuori anche i miei carboncini e altro materiale artistico: il disegno era un hobby che ormai mi portavo dietro da un po' di tempo e probabilmente avrei approfittato dei magnifici paesaggi per fare qualche schizzo durante le vacanze.

Mentre ero in sovrappensiero sul sistemare i miei vestiti in maniera ordinata in un armadio o il lasciarli su una sedia a caso, partì la suoneria del mio telefono: "Pronto?" Risposi senza guardare chi fosse, ancora scossa dalla scelta che avrei dovuto prendere.

"Ciao Hikari, io e Haru pensavamo di fare una passeggiata sei dei nostri?"
Era Saki: " certamente,  qui ci sono dei campi stupendi se vi va ci incontriamo davanti a casa mia"
" Sì va bene mandami l'indirizzo, a tra poco"

Dopo averle mandato un sms con le indicazioni  mi iniziai a preparare: mi legai capelli in una treccia e scelsi degli abiti leggeri in quanto fuori c'era un caldo pazzesco "mi chiedo come facciano gli agricoltori a lavorare con una temperatura simile" pensai.

I due arrivarono presto mano nella mano come una vera coppietta, non dico di essere gelosa ma a volte questo loro modo di fare mi fa sentire un po' esclusa. Saki se ne accorse e mollò subito la presa, lasciando un Haru confuso che fece ridere la sottoscritta. Mi dispiaceva costringerli a questo ma hey gli ho già lasciato spazio privato riguardo l'alloggio, anche se essendo loro amica mi sarei sentita di troppo, quindi tutto sommato è stato meglio così.

Camminammo per un po' seguendo un sentiero che portava tra i boschi. Io e Saki rimanemmo incantate alla vista degli enormi alberi presenti lungo il tragitto mentre Haru li vedeva solo come legna da ardere; in realtà non so perché lui sia venuto, preferisce di gran lunga la civiltà ai posti sperduti. Probabilmente l'avrà convinto Saki.

Man mano che continuavamo a camminare, senza accorgercene ci ritrovammo nel cuore del boschetto in cui ci eravamo inoltrati, dove si stagliava un enorme quercia: era probabilmente l'albero più grande che avessi mai visto e sotto di esse erano presenti dei buchi molto grandi, delle tane.

Haru iniziò ad avvicinarsi tirando dei calci ai piedi delle radici dell'albero.
"Hey scemo che stai facendo? Se c'è un animale lì sotto lo spaventi!" Dissi sorpresa dal suo comportamento.
"Stai tranquilla voglio solo vedere se esce fuori"

Stavo per controbattere spiegandogli cosa la stessa Hana mi disse riguardo il lasciare in pace gli animali, ma qualcuno mi precedette: udimmo un ringhio, profondo e agghiacciante risuonare da sotto i piedi di Haru, a chiunque fosse appartenuto doveva essere molto arrabbiato.

Senza pensarci due volte iniziammo a correre, prima di andare via mi parve di scorgere due zampe artigliate uscire da sotto la quercia.
"Altro che animali innocui: quello era un lupo!"

IL RITORNO DELLA PIOGGIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora